Capitolo 1°

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• l'inizio
Grace pov's

Venni svegliata dall'aggeggio nel mio comodino, con quel rumore odioso, che in questi 3 mesi di vacanze, non mi era affatto mancato.

Mi alzai barcollando ancora assonnata e busso alla porta del bagno.

«Occupato!» disse una voce maschile, mio fratello Niall.

Ah già, non vi avevo parlato di mio fratello Niall, eeeeh già non sono figlia unica.

«Muoviti Horan!» dissi scleroticamente e la porta si aprì di scatto.

Il biondo uscì facendomi una linguaccia e io gli feci una smorfia.

Mi chiusi in bagno, mi lavai la faccia, i denti, e mi truccai: dovevo essere impeccabile, era il mio primo.giorno di quinta liceo!

Mi misi un filo di eyeliner, tanto mascara, e la matita nera sotto agli occhi, ma, veramente poca, non mi piaceva dare nell'occhio.

Uscì dal bagno, e ora, il prossimo problema erano i vestiti..

Che cavolo mi metto?!

Frugai nell'armadio e optai per una t-shirt che arrivava sopra l'ombelico grigia con il segno del dito medio e sotto ad essa una canotta nera abbinata con dei jeans grigi con il risvoltino alle caviglie e delle vans tutte nere.

In fine mi misi un berrettino nero con scritto "Hope" e mi misi in spalla io mio zaino dell' eastpack, salutai i miei genitori e uscii insieme al biondo, entrai in macchina e lui si mise alla guida.

***

Caspita, non me lo ricordavo affatto così il college.

«Grace io vado, mi raccomando fai la brava.» disse mio fratello e mi stampó un bacio sulla fronte.

Mi trattava ancora come una bimba di 7 anni, era molto protettivo lui, insomma dai, è un dolcino assurdo.

Vidi Emily da lontano e le corsi addosso abbracciandola

«Babbana miaaaa.» dissi stringendola forte

«Rompi balleeee.» disse ridendo.

Dopo varie chiacchiare suonó la campanella; ecco, inizia la lezione, aiuto.

«Che corso hai?» chiese la bionda frattolosamente.

«Credo inglese!» dissi correndo verso la classe

«Idem aspettamiii.» disse ridendo

Entrammo in classe e ci sistemammo nei banchi.

Dopo qualche minuto che la campanella era gia suonata, entró un ragazzo alto, beh non altissimo -ma abbastanza-, occhi azzurri ghiaccio, dei capelli castani sistemati alla perfezione e un sorriso smagliante, caspita, mica male il ragazzo, anche se devo dire che.. Ha un'aspetto familiare..

«In ritardo Tomlinson.» Disse la professoressa McHood

«Eh è la corriera è arrivata in ritardo, che posso farci?!» disse il castano con tono nervoso.

«stia calmo e si vada a sedere al suo posto.» ordinó la signora.

La lezione era stra annoiante e mi stavo per addormentare due ore con quella vecchia erano un incubo.

«Grace ci sei?» mi bisbiglió la bionda.

«Sisi, scusa.» ritornai alla realtà.

«Silenzio!» urló la professoressa e io sobalzai nella sedia, mentre qualcuno dietro ridacchiava.

***

Uscimmo dalla classe e andammo al distributore e mi presi una bottiglietta d'acqua mentre chiaccheravo con la mia migliore amica.

«Comunque è stra carino quel tipo.» disse lei.

«Già già.» affermai sommersa dai miei pensieri.

Io ero sicura di conoscerlo.

continua

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