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Come sempre c'è un'atmosfera tranquilla per le stradine di Miyagi.
Ripenso a quello accaduto questa mattina, a quel contatto che tanto avrei voluto ricevere e che ancora non riesco a capire perché.
Eppure penso sia comunque sbagliato.
Michimiya, dopo avermi mandato quel messaggio con l'avvertimento per il prossimo allenamento con la squadra maschile mi ha anche allegato un numero di telefono, il suo.

Suono al campanello di casa mia.
Dopo pochi istanti, trovo mia madre davanti a me, con la sua solita espressione vuota, priva di emozioni.
"Ho appena finito di preparare il pranzo, vai a lavarti le mani e vieni a tavola".
Così faccio..però, solitamente, non si comporta così, beh, si, è molto taciturna e solitaria, ma oggi sembra più..più triste?!

"Dov'è papà?"
chiedo durante il pasto
"Emh..è a-andato a trovare i-i..nonni"
i nonni? quelli che si sono trasferiti il mese scorso a Busan, ah non credo proprio..c'è qualcosa che non va.
"Quando la smetterai di prendermi in giro?" sbuffo "so benissimo che i nonni oramai non risiedono più qui in Giappone..perciò..dimmi la verità..dove si trova?"
Silenzio.
Solamente silenzio.
Non uno di quelli piacevoli, ma uno di quelli che ti fa rabbrividire al solo pensiero.
Ma non tardò a cessare subito seguito da silenziosi singhiozzi.
Alzo lo sguardo sorpresa, mia madre sta piangendo con lo sguardo rivolto verso il piatto.
"M-mamm-"
"È s-stat-o r-ricov-verato grav-vemen-nte in osp-pedale" dice tra i vari singhiozzi "mi spiace..mi spiace così tanto per non esserci stata per te in tutto questo tempo"
conclude una volta asciugate le lacrime.

Non parlo.
Non voglio farlo e non ho intenzione di farlo adesso.
Vorrei accettare le sue scuse ma il mio orgoglio me lo impedisce, non ce la faccio.
Mi alzo e corro in camera mia, sbattendo forte la porta e successivamente poggiandomi contro di essa scoppiando a piangere.
Perché? Perché a me?
Mi pongo questa domanda da ormai troppo tempo, sono stanca di questa situazione.

Dopo svariati minuti mi alzo distrutta dal pavimento e mi dirigo verso il bagno per darmi una sciacquata e successivamente buttarmi nel letto e riposare.
Entro e mi guardo allo specchio, sembro uno zombie.
Mi lavo la faccia, mi metto una tuta per stare comoda in casa dopodiché mi dirigo finalmente al mio letto buttandomici sopra, cadendo in un sonno profondo.

Skip Time
Apro gli occhi con fatica, ricordando l'accaduto di qualche ora prima, mi alzo a fatica e rimango seduta, a fissare il vuoto, con la speranza che, quel pizzicare nei miei occhi, cessi prima di farmi scoppiare nuovamente a piangere.
Per fortuna riesco a trattenermi, malgrado qualche lacrima sfuggita al mio controllo.
Devo parlare con qualcuno, assolutamente, con qualcuno che mi sappia ascoltare.
Nakamura per quanto le voglia bene, ascolterebbe ben poco quello che ho da dire, cercherebbe subito di tirarmi su il morale in qualche modo, sono grata di avere un'amica del genere nella mia vita, ma quello di cui ho bisogno adesso è di sfogarmi e svuotarmi da tutti i miei pensieri.
Non ci penso due volte.
Entro nella chat vuota con Nishinoya e decido di chiedergli di incontrarci al parco vicino casa di Hinata, dopotutto sta mattina abbiamo parlato un po' e sembra un buon ascoltatore.

io:
Ei sono t/c, mi ha dato il tuo numero Michimiya
Nishinoya:
Ciao t/c-chan! Hai bisogno di qualcosa?
io:
In realtà si..possiamo incontrarci al parco vicino casa di Hinata tra 20 minuti circa? Ho bisogno di parlare con qualcuno perfavore
Nishinoya:
Si certo! Nessun problema..è successo qualcosa di grave?
io:
Ti spiegherò tutto lì..grazie per la pazienza, a dopo
Nishinoya:
Non preoccuparti, a dopo :)

Chiudo il telefono dirigendomi verso il mio armadio.
Non voglio truccarmi o vestirmi bene, ci devo solo parlare e sfogarmi, ma non devo sembrare neanche una scappata di casa.
Opto per un pantaloncino corto nero e un felpone grigio abbastanza largo, non fa tanto freddo del resto.
Essendo ancora a pezzi e non avendo, di conseguenza, neanche la voglia di muovere un dito, ci metto cinque minuti pieni per vestirmi.

Prendo un grande respiro e facendomi forza apro la porta di camera mia cercando di fare meno rumore possibile.
Scendo a piccoli passi le scale e riesco ad uscire di casa senza essere vista.
Solo dopo qualche secondo realizzo di non avere le scarpe.
Ma ce la posso fare!?
Se rientro mi becca, sicuro..ma non posso di certo andare scalza.
Sbuffo numerose volte e infine riapro la porta di casa senza farla cigolare troppo, afferro le scarpe e la richiudo velocemente, facendo forse, un po' di rumore.
Il pensiero che mia madre mi avesse vista o sentita mi terrorizza, così, comincio a correre, con le scarpe in mano, decidendo di fermarmi al primo incrocio tranquillo per metterle.
Svolto l'angolo, mi fermo col fiatone per aver corso troppo, mi infilo le scarpe e agonizzante riprendo la strada per il parco.

Entro dal cancello principale e mi siedo sulla prima panchina libera, aspettando solamente l'arrivo di Nishinoya.
Tempo due minuti ed eccolo lì, in tutta la sua bellezza, che mi saluta sorridendo.
Chissà se riuscirò a raccontargli tutto.
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Ecco un nuovo aggiornamento!
Troppa inattività..troppa,
comunque spero vi piaccia!!!
Byee

him & I ; nishinoya yuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora