Capitolo 3.

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Mi sveglio verso ora di pranzo, mi fa malissimo la testa e sembra che la mia gola stia andando in fiamme. E i miei capelli.. sembro uscita da un film horror.
Non reggo per niente l'alcol, infatti ho ricordi sbiaditi di ieri sera.
Come ci sono arrivata al mio letto!?
Sbuffo e decido di alzarmi.
Mi rilasso sotto la doccia e decido di fare anche lo shampoo, per cercare di risolvere questo disastro. Dopo aver asciugato i capelli, scendo in cucina dove trovo mia madre che prepara il pranzo e mio padre che guarda la tv.
"Buongiorno..." sbadiglio
"Giorno Bi, stai bene?" mi chiede
"Ti ha portata Zack a casa ieri sera" continua, sapendo che me lo sarei chiesta.
Ora è tutto molto più chiaro.
"Ho un terribile mal di testa" mi lamento.
"'Mangia qualcosa e prendi un'aspirina, sono nel cassetto in bagno" annuisco.
Mentre addento il toast che mi ha preparato mia madre, noto che mio padre non mi ha rivolto ancora la parola, e so già che sta elaborato qualche rimprovero da farmi.
"Papà..." cerco di prenderlo in giro facendo ridacchiare mia madre
"Dai papà, era solo una festa" rido.
Continua a non rispondere così evito di mettere il dito nella piaga e vado a prendere l'aspirina.

La vibrazione del mio telefono mi fa sussultare, così mi costringo ad aprire gli occhi.
Dopo mangiato ero veramente stanca, così ho deciso di fare un riposino, che però tanto riposino non è stato.. Sono le sei..
Prendo il cellulare dal comodino e vedo il nome di Ellie sul display.
Non si può stare un secondo in pace con questa ragazza..
"Pronto?" rispondo con voce assonata.
"Bea!" mi saluta la mia amica.
"Ci vediamo oggi? Andiamo a prendere qualcosa in centro, ho bisogno di parlarti" mi chiede.
Dovrei studiare, ma dato che la situazione mi annoia e sono curiosa di sapere cosa sarà successo di tanto eclatante nelle ultime dodici ore, accetto.
Tra mezz'ora passerà a prendermi e andremo da Starbucks.
Inizio a prepararmi indossando jeans strappato sulle ginocchia e una felpa corta abbinata.
Lascio i capelli sciolti e metto le scarpe.
Sono le sei e mezza quando il mio telefono squilla di nuovo. Precisa come un orologio svizzero, come sempre.
"Arrivo" rispondo e attacco direttamente.
Arrivo giù e saluto i miei genitori, per poi dirigermi fuori, dove trovo Ellie nella sua auto con la musica a palla.
"Ciao amica!" mi saluta.
"Ciao" sorrido.
Parte e arriviamo da Starbucks cantando le nostre canzoni preferite. Si, ha un cd con su tutte le nostre canzoni.
Entriamo e ci accomodiamo ad un tavolino. Ordino il mio solito frullato alla fragola e aspetto con ansia che arrivi.
"Allora? Cos'hai di tanto importante da dirmi?" chiedo impaziente di sapere la risposta.
"Ehm.. Beh.. Ecco.. Non so proprio da dove iniziare" dice e sembra veramente imbarazzata.
"Parti dal principio" cerco di sollevarla da questa situazione ma non sembra aiutarla.
"Quando tu sei andata via dalla festa.. ecco.. beh... ho incontrato Jacob, era con Ryan.." inizia ma poi si blocca.
"E?" sicuro è successo qualcosa tra loro.
"E niente.. siamo andati in bagno e.." continua a non parlare.
"Ellie, non devi giustificarti con me, se non mi racconti nulla non posso aiutarti" spiego.
"L'abbiamo fatto" ha lo sguardo basso, so che si sente colpa per averlo fatto.
Jacob è il suo ex e si è sempre comportato male con lei, non la merita, e non merita che lei stia male così ora.
"Raccontami tutto" la obbligo quasi.
Inizia a raccontarmi i dettagli della storia ma io sono distratta da un pensiero che mi tormenta da quando mi sono svegliata.
Ricordo un ragazzo della festa, ma non ricordo nulla di lui. Niente di niente. Non avere il controllo di questa cosa mi infastidisce tremendamente.
"Bea? Mi stai ascoltando?" la voce di Ellie mi riporta sulla Terra.
"Ehm scusa, pensavo" mi limito a dire.
"Hai capito?" chiede.
E ora?!
"Si ho capito, e credo che una tipa come te, solare e sempre sorridente, non abbia bisogno di uno come lui. Ellie lui spegne quella meravigliosa luce che è in te. Ti rende cupa, guardati! Guarda come stai dopo che succede qualcosa. Devi smetterla di farti male. Fallo per te, per una volta mettiti al primo posto, per una volta scegli te!"

In spite of everything.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora