Capitolo 4.

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"Bea, dai alzati! La sveglia è già suonata, devi andare a scuola" sento mia madre gridare da piano di sotto.
Sbuffo e mi rigiro nel letto, dopo cinque minuti sento la porta della mia camera aprirsi.
Il sole entra dalla finestra e mia madre mi toglie le coperte di dosso.
"Dai mamma.." mi lamento "Altri cinque minuti, ti prego.." continuo.
"Bea ti sto chiamando già da un po', hai solo quindici minuti per preparati, scendere e fare colazione."  Finalmente se n'è andata.
Mentre sto per richiudere gli occhi, salto giù dal letto.
Oddio, ha detto quindici minuti ma che cavolo di ore sono!?
Guardo la sveglia e sono esattamente le 7:30.
Nel panico comincio a scegliere cosa indossare.
Devo sbrigarmi, non posso fare tardi il primo giorno di scuola.
Decido di indossare una canotta con una felpa, jeans e vans. Corro in bagno e lavo il viso, applico del mascara per aggiustare la mia faccia orribile di prima mattina e scendo per fare colazione.
"Finalmente Bea." inizia mio padre.
"Lo so papà, ma  non sono più abituata a svegliarmi così presto" mi verso un bicchiere di succo e inizio a mangiare i miei pancake.
"Inizio ad uscire, ti aspetto fuori" mi avvisa mio padre.
Ritorno in camera per prendere la borsa e saluto mia madre.
"Buon primo giorno di scuola Bi" mi lascia un bacio sulla guancia.
"Grazie mamma, a più tardi" le rispondo.

Arrivo a scuola e trovo Ellie vicino al cancello d'ingresso che mi aspetta.
"Buongiorno" dico con voce assonnata.
"Buongiorno" mi risponde lei, raggiante come sempre.
"Pronta?" continua. Annuisco senza rispondere e sorrido.
Entriamo nel grande cortile della scuola ed incontriamo il nostro gruppo, dove troviamo i nostri amici lamentarsi per l'orario.
Alla prima ora ho il corso di biologia, insieme ad Ellie.
Entriamo e posiamo le cose nell'armadietto, poi ci dirigiamo verso la classe.
È tutto come l'anno scorso, non è cambiato nulla, stesse facce, stessa disposizione dei banchi e stesso professore che entra in classe mezz'ora prima dell'inizio delle lezioni.
Ci accomodiamo al nostro solito posto vicino alla finestra e prepariamo l'occorrente per l'ora.
Al suono della campanella il professore inizia a fare il solito discorso di inizio anno, in cui ci illustra il programma che seguiremo.
"Cominciamo bene" sbuffa Ellie quando il professore comincia a spiegare l'argomento.
Si, in questa scuola si spiega dal primo giorno.
"Allora ragazzi, assegnerò oggi un compito sull'argomento della lezione di oggi. Il compito sarà svolto per coppie, che per questa volta sceglierete voi. Avete due settimane di tempo" spiega.
Ovviamente io ed Ellie saremo in coppia insieme.
"Ci vediamo oggi da me?" chiedo alla mia amica.
"Alle quattro" mi sorride e io ricambio.
"Bi, io vado dalle ragazze per organizzare i nostri allenamenti, ci vediamo dopo a pranzo." mi saluta e io le sorrido.
Inizio poi a raggiungere la classe di arte, la mia materia preferita.
Amo disegnare, mi fa sentire libera, poter rappresentare a mio modo anche delle cose a caso mi trasmette tranquillità, e devo dire non sono nemmeno poi così male.
Prendo posto al primo banco e subito dopo di me altri ragazzo iniziano a prendere posto, seguiti da Mr. Smith che fa il suo ingresso in classe chiudendosi la porta alle spalle.
"Buongiorno ragazzi e buon primo giorno di scuola. Oggi non ho intenzione di fare nessuna lezione stressante, vi lascerò in pace. Tuttavia, vorrei assegnare ad ognuno di voi un disegno che vi ricordi le vacanze che avete trascorso. Potete cominciare e alla fine dell'ora mi consegnerete i vostri lavori, buon lavoro".
Con un mega sorriso prendo il mio foglio, matita, gomma e inizio a disegnare, cercando di ricordare soprattutto i piccoli dettagli, per riuscire a creare un disegno che rispecchi le emozioni provate.
Non so quanto tempo sia passato da quando ho iniziato a disegnare, ma quando alzo gli occhi dal mio figlio, appena finito di scrivere il mio nome, noto che i miei compagni si stanno già dirigendo verso la porta, così intuisco che la lezione è terminata.
Ero così presa dal mio disegno che non ho sentito la campanella suonare. Succede sempre così quando disegno. Sistemo le mie cose nella borsa raggiungendo la cattedra e lasciando il mio lavoro a Mr. Smith.
"Ottimo lavoro signorina Parker" mi sorride, inserendo il mio disegno nella sua cartellina.
"Grazie Mr. Smith, arrivederci."

Esco dall'aula e vado verso la mensa, dove c'è una coda immensa.
Prendo il vassoio e mi metto in fila. Intravedo Ellie e le faccio cenno di venire vicino a me, così mi raggiunge.
"Com'è andata con le cheerleaders?" chiedo.
"Tutto bene, la settimana prossima cominciamo con gli allenamenti e sono davvero euforica, non vedo l'ora" come immaginavo.
Finalmente è il nostro turno e prendiamo da mangiare.
Scelgo le penne al sugo con il purea di patate e vado a sedermi in un tavolino in fondo, vicino alla finestra.
"Buon appetito" dico a Ellie e lei ricambia.
"Ciao ragazze!" ci salutano i nostri amici sedendosi con noi.
"Ciao" rispondiamo all'unisono.
"Ma chi è quella?" dice Zack guardando una bionda seduta al tavolo affianco al nostro.
"Celina Brown?" chiede Alan.
"La bionda" risponde.
"Oh, amico! Mi hanno detto che fa lavoretti da urlo!" dice Alan con aria sognante.
"Da provare" risponde Zack.
"Ragazzi!" rimproveriamo io ed Ellie e loro si mettono a ridere.
"Ci sono due ragazze con voi se non ve ne foste accorti" dico.
"Scusate" si scusa Zack per entrambi.

Le lezioni pomeridiane passano più in fretta e sono già le quattro. È ora di tornare a casa finalmente. Come primo giorno è stato niente male, mi sono divertita.
Io ed El ci dirigiamo verso il cancello ed incontriamo nuovamente i nostri amici.
"Allora ragazzi ci vediamo domani?" chiedo.
"Yes baby, anzi no perché stasera non andiamo a mangiare qualcosa insieme?" propone Alan.
"Oh, per me va bene." risponde El, gli altri annuiscono e così accetto anche io.
"El, Bea vi accompagno io, dai salite." ci dice Zack. Salutiamo gli altri e saliamo in macchina per tornare a casa.

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