Capitolo 14.

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"Scusami" inizio ridacchiando rispondendo alla chiamata di Ellie.
Questa sera aveva casa libera e ci ha invitati tutti da lei per trascorrere una serata diversa dalle altre, una specie di pigiama party. Però.. c'è un piccolo problemino: sono già le nove e dovevo essere da lei alle sette e mezza.. ma giuro che non è colpa mia!
"Bi ma dove cavolo sei finita!?" sbuffa.
"Sto arrivando, mio padre era impegnato a sistemare alcuni documenti di lavoro" spiego.
Afferro lo zaino dal mio letto e inizio velocemente a scendere le scale.
"Va bene ti aspettiamo" risponde e riattacca.
Rivedere Jace dopo la figura della scema fatta qualche giorno fa mi mette in imbarazzo, già immagino quando aprirà la porta ed io diventerò rossa come un peperone.. sono successe così tante cose che non so proprio come comportarmi..

Arrivo da Ellie e al mio ingresso sono già tutti qui. Mi accolgono con delle facce che se potessero uccidermi lo farebbero di sicuro.
"Ho portato il twister" dico con un'espressione stupida per cercare di farmi perdonare.
Sembra ci sia anche riuscita, quando tutti cominciano a ridere ricordandosi dell'ultima volta in cui ci abbiamo giocato. Era il compleanno di Zack, fece una piccola festicciola a casa sua con gli amici più stretti. Eravamo tutti ubriachi e, non ricordo nemmeno come, cominciammo a giocare al twister. Penso di non aver mai più riso come allora!
"Va bene, allora sei perdonata" dice Ellie ridendo.
"Ma dovevamo essere arrabbiati con lei!" si lamenta Kevin. Ma come? Stavano solo scherzando?
"Kevin!!" lo rimprovera Zack.
"Potreste spiegarmi cosa sta succedendo?" non li seguo più ormai.
"Oh, nulla" si limita a dire Ellie.
"Sono arrivate le pizze un'ora fa, saranno un po' freddine" spiega Ellie..
"Potevate mangiarle senza di me, non sarebbe stato un problema" dico e nel frattempo noto una sagoma in cima alle scale. È sicuramente Jace.
Ho un strana sensazione dentro, non vedo l'ora di vederlo, di incrociare nuovamente il suo sguardo, di sentirmi quasi in imbarazzo con lui, ma dall'altro canto non voglio incontrarlo, non voglio essere così presa da un qualcosa che non esiste nemmeno.
"Non potevamo non aspettarti" dice Zack.
Nel frattempo Jace scende le scale ed è bellissimo. Indossa un pantalone di tuta corto fino al ginocchio e largo, con sopra una t-shirt alla quale ha tagliato le maniche. Poi le scarpe con i calzini alti sotto rendono questo look molto da giocatore di basket. C'è qualcosa che non mi ha detto? Ma che dico! Non mi ha mai detto nulla..
"Tua madre e Tom?" mi rivolgo ad Ellie mentre ci dirigiamo in cucina.
"Io non ci sono per stasera, torno più tardi" dice Jace spuntando dal salone.
"Ma come? Dove vai?" chiede Ellie curiosa.
"Cose mie" dice e si sente il rumore della porta d'ingresso, così deduciamo tutti sia uscito.

"Buon appetito!" urliamo tutti quando ormai abbiamo apparecchiato la tavola.
Mangio la mia pizza che per la verità è un po' strana.. fa un po' schifo, ma non fa niente..
Guardo i miei amici che hanno già finito le loro birre e credo che stasera ci sarà da divertirsi..
"Non era tanto male dai!" dice Alan, ma l'ho visto quando ha addentato la prima fetta che faccia ha fatto.. Scoppio a ridere e mi guardano tutti in modo strano, perciò faccio spallucce senza smettere di sghignazzare.
I ragazzi giocano con la play mentre io ed Ellie sistemiamo la cucina. È incredibilmente noioso, ma con la mia amica è tutto più divertente.
Cominciamo a fare una guerra con la schiuma mentre laviamo i bicchieri e le posate.
Finiamo di lavare le stoviglie e siamo zuppe d'acqua, come lo è anche il pavimento.
Mentre asciughiamo le cose per rimetterle nel mobile entra Zack correndo in cucina, ma scivola sull'acqua caduta prima e cade all'indietro.
Io ed Ellie non smettiamo più di ridere mentre lui impreca, è una scena fantastica avrei voluto fare un video!
"Che succede?" chiedono Kevin ed Alan facendo ingresso in cucina, ma si fermano dietro Zack che è seduto ancora sul pavimento con le gambe all'aria.
"Maledizione" continua ad imprecare e noi continuiamo a ridere.
"Ragazzi! Avreste dovuto vederlo!" dico con le
lacrime agli occhi ormai.

La serata con i miei amici è passata fin troppo in fretta, vorrei più momenti di questo tipo con loro. Quando stiamo insieme dimentico il resto e per questo gli sono grata. Hanno tutti bevuto tantissimo, ma io sono rimasta abbastanza lucida per evitare di distruggere la casa di Carol. A proposito, chissà dove siano finiti lei è Tom.
Il twister è stata uno dei momenti più divertenti della serata, dopo la caduta di Zack ovviamente. A pensarci mi viene ancora da ridere.
È tardi, ma sono tutti ancora svegli. Di Jace nemmeno l'ombra e mi sto iniziamo a preoccupare dato che ormai è molto tardi.
Salgo sopra per cercare il telefono di Ellie e quando lo trovo prendo il numero del cugino, copiandolo nel mio telefono. 
"Ellie si sta preoccupando, che fine hai fatto?" scrivo nei messaggi e invio senza pensarci troppo.
Cavolo! Non ci crederà mai. Mandava Ellie il messaggio se fosse stata preoccupata..
Sbuffo frustrata e scendo in cucina per prepararmi una camomilla dato che sono agitata.
"Cosa ci fai ancora sveglia?" esclama una voce.
Salto dallo spavento e alzo lo sguardo dalla mia tazza.
"Cavolo Jace, mi hai spaventata." rispondo portando la mano sul mio petto dove il cuore ha iniziato a battere più forte. Per lo spavento ovviamente.
"Non mi hai sentito entrare?" ridacchia.
Ero talmente persa nei miei pensieri che non me ne sono proprio accorta.
"Beh come puoi vedere, no.. non ti ho sentito entrare" alzo gli occhi al cielo prendendo un sorso della mia camomilla.
Lancia un borsone a terra e si avvicina al piatto dove Ellie gli ha lasciato qualche fettina di pizza e ne addenta una, dopodiché si rivolge di nuovo a me.
"Allora.." inizia "Visto che ti ho spaventata e ti vedo molto agitata, che ne dici se ti porto a fare un giro per farti tranquillizzare?" chiede alzando un sopracciglio.
"Eh?" tossisco. Ma è pazzo? Un giro? A quest'ora?
Alza gli occhi al cielo afferra di nuovo le chiavi della sua auto e si avvia verso la porta principale.
"Quanto sei noiosa." ridacchia ancora. Stranamente è di buon umore.
"Dai andiamo!" conclude.
Mi alzo velocemente dallo sgabello, afferrando il suo braccio prima che possa uscire. Si volta e mi osserva con uno sguardo interrogativo.
"Jace.." inizio "Sono tutti sul divano non possiamo uscire così all'improvviso." indico il salotto.
Afferra questa volta, lui il mio braccio e mi trascina fuori casa.

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