Capitolo 16.

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Apro piano gli occhi quando un raggio di sole penetra dalla grande finestra della stanza di Jace, così guardo la sveglia: sono solo le otto.
Ho un mal di testa atroce, sarà perché ieri sono andata a letto particolarmente tardi, infatti non capisco cosa ci faccio già sveglia.
Strofino gli occhi per cercare di connettere il cervello a quello che faccio, ma non ci riesco, ho troppo sonno.
Mi giro dall'altro lato per chiudere di nuovo gli occhi ma la mia attenzione si fissa sulla parte di letto vuota al mio fianco.. dov'è Jace?
Sono solo le otto, non può essersi svegliato così presto..
I miei pensieri vanno inevitabilmente a ieri sera, a quei momenti che vorrei rivivere, in cui mi sono sentita felice e spensierata.
Abbiamo dormito insieme, ma chi se l'aspettava? Oh Jace, cosa mi stai combinando?
Decido di alzarmi per andare a scoprire dove si è cacciato.
Indosso i vestiti di ieri sera e scendo di sotto, dove trovo Ellie al tavolo con un bicchiere d'acqua davanti e lo sguardo fisso nel vuoto. È molto strana, solitamente è così allegra, e adesso sembra così spenta e triste.
"Buongiorno" la saluto, ma lei ricambia con un piccolo sorriso senza rispondere.
"Va tutto bene? È successo qualcosa?" chiedo.
"No, nulla, tutto ok.. piuttosto, tu dove sei stata stanotte? Ti ho sentita uscire." dice la mia amica che sembra essere tornata un po' più serena.
"Oh.." sono in totale imbarazzo.
Non so se voglio raccontarle la verità, mi vergogno tremendamente, ma decido di farlo, è la mia migliore amica! "Ehm.. ero con Jace" dico con un filo di voce.
"Con chi?!" quasi strilla.
"Con Jace, tuo cugino.. a proposito.. sai per caso dov'è?" chiedo, forse lei sa dove è andato.
"C'è qualcosa tra voi due?" chiede Ellie ignorando totalmente la mia domanda.
"Oh.. si.. cioè.. in realtà.." balbetto.
"Bea! Parla!" mi incita a parlare ma non sono sicura che quelle parole possano uscire dalla mia bocca..
"Ci siamo baciati" dico tutto d'un fiato e guardo interrogata la mia amica aspettando che risponda.
"Cosa?!" strilla.
Resto in silenzio abbassando lo sguardo sulle mie mani. Non so cosa dire. Non riesco a capire bene il suo tono di voce, sembra arrabbiata, triste.

"Bi.." mi richiama "Bi guardami." alzo gli occhi e trovo i suoi già a fissarmi.
"El mi dispiace non volevo mentirti, solo che non ci ho pensato.." dico avvicinandomi a lei e sentendo i miei occhi riempirsi di lacrime. Non ho mai mentito ad Ellie e adesso che è successo mi sento veramente in colpa.
"Ti piace!" dice all'improvviso alzandosi dallo sgabello.
"Che? No, assolutamente no!" esclamo.
Cosa diavolo va a pensare? Non mi può piacere una persona che prima mi tratta male, poi cambia umore e si preoccupa, dorme con me, mi abbraccia ed io mi imbarazzo ad ogni suo gesto.
Cosa mi stai facendo Jace?
"Ti piace.." ripete con un mezzo sorriso sedendosi sul divano.
Sospiro frustrata e mi lascio cadere al suo fianco.
"Si.. cioè no. Sono confusa El, un attimo prima fa lo stronzo e quello dopo diventa così gentile con me." sospiro ancora passandomi le mani tra i capelli.
"Conosco benissimo Jace, e si comporta in un determinato modo è solo perché ha paura di lasciarsi andare. Io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto speciale, fin da bambini. Ha sofferto e sta ancora soffrendo molto e, anche se sei la mia migliore amica, non posso parlarti dei suoi problemi. Dagli tempo, lui è fatto così." mi sorride tirandomi in un abbraccio.
"Scusami se non ti avevo ancora detto nulla.." rispondo ricambiando il suo gesto.
"Non preoccuparti, adesso che sono al corrente di questa situazione, ti aiuterò a conquistare mio cugino!" ridacchia facendomi l'occhiolino.
"No, io non voglio conquistare nessuno. Adesso prendo le mie cose e vado via, devo finire alcuni compiti per domani" afferro la mia borsa e mi avvio verso le porta.
"No ti prego non puoi lasciarmi da sola con quei tre." piagnucola.
"Dai, salutameli quando si svegliano." ridacchio mentre le mando un bacio volante.
"Ti odio" grida quando ormai ho chiuso la porta.

***

La settimana passa in fretta, e ci ritroviamo già a giovedì.
Di Jace nemmeno l'ombra; sono troppo curiosa di sapere cosa è successo ma non voglio risultare pesante con Ellie.. se vorrà dirmelo io sarò pronta ad ascoltare.
Sono qui, nel lungo corridoio della grande scuola diretta verso la mensa, dove i miei amici mi stanno aspettando per pranzare insieme. Accelero il passo per arrivare il prima possibile, ultimamente quando sono sola i miei pensieri si concentrano solo su una cosa, Jace, e questo non mi piace, così cerco di distrarmi con qualsiasi cosa.
Vedo Zack in lontananza che mi fa un cenno con la mano e li raggiungo dopo aver riempito il mio vassoio con un cibo alquanto vomitevole, accomodandomi accanto alla mia amica Ellie.
Taglio con calma la mia cotoletta e ne prendo un morso, fa davvero schifo!
"Allora ragazze? Qualche novità?" chiede Zack curioso.
So a cosa si riferisce per lo sguardo astuto che mi ha rivolto, ma non cedo ai suoi tranelli.
"Oh si!" dico mentre finisco di masticare. "Ricordi quel famoso compito di biologia?" chiedo.
"Come dimenticarlo, ultimamente stava diventando un'ossessione" sbuffa il mio migliore amico ridendo.
"Al professore è piaciuto tantissimo, ci ha fatto i complimenti svariate volte per quanto gli sia piaciuto!" dico fiera del lavoro svolto da me ed Ellie.
"Immaginavo, ma come non aspettarselo da voi due? Siete due secchione no?" dice prendendoci in giro ridendo, e si aggiungono anche Kevin ed Alan. Rivolgo un'occhiataccia a tutti e tre, ma poi rido anch'io.
"Sarà.. l'importante è che è piaciuto al professore!" rispondo ovvia.
"Ragazzi che ne dite di venire di nuovo da me nel fine settimana?" chiede Ellie quando abbiamo ormai finito di mangiare. "Ho di nuovo casa libera" spiega. Ci credo, sono spariti tutti!
"Come mai? Tuo cugino è andato via?" chiede Kevin con un tono di preoccupazione nella voce.
Appena sento il suo nome abbasso lo sguardo, iniziando a giocherellare con il codino che porto sempre vicino al polso. Sento lo sguardo di Ellie su di me, così la guardo, sapendo di non ottenere una spiegazione a riguardo né ora né mai.
Ho mandato qualche messaggio a Jace, senza ovviamente ottenere risposta. Non credo di essere stata troppo invasiva, gli ho semplicemente chiesto come stesse andando. Evidentemente è troppo impegnato per rispondermi, o troppo triste..
"È tornato a casa" si limita a dire la mia amica.
"Ah" risponde Kevin, e quella piccola conversazione finisce così, lasciandomi un vuoto nello stomaco incolmabile.
"Che palle" esclama Alan al suono della campanella. "Nemmeno il tempo di finire questo cibo disgustoso" si lamenta mentre noi cominciamo a ridere.

Io ed Ellie salutiamo i ragazzi e ci avviamo verso la palestra per la lezione di scienze motorie.
"Bi puoi farmi le trecce? Ti prego" chiede piegando il labbro inferiore.
"Oggi non ho proprio voglia di giocare" mi lamento iniziando a dividere i suoi capelli.
"Inventati una scusa qualunque, quel vecchio ci crederà subito" ridacchia.
"Dai El non chiamarlo così" le tiro i capelli ridendo con lei.
Il nostro insegnate di scienze motorie è il primo ad annoiarsi ogni volta che allena noi ragazze, ovviamente con i ragazzi è sempre lì pronto a vincere tutte le partite dei campionati, con loro cambia totalmente e se qualcuno non segue i suoi consigli sono guai.
"Hai sentito Jace?" chiede la mia amica tornando seria, io scuoto semplicemente la testa.
"Ha una testa dura quello lì" sbuffa.
"Beh ha preso dalla cugina, ora usciamo altrimenti ti ammazzano visto che devi provare con le cheerleader" ridacchio mentre alza gli occhi al cielo e mi segue fuori dagli spogliatoi.

Usciamo dallo spogliatoio ed entriamo nella grande palestra, dove il professore e il resto della classe ci aspettano.
"Buongiorno" diciamo all'unisono io e la mia amica, poi lei raggiunge il gruppo delle cheerleader.
"Salve professore non mi sento bene, potrei saltare ginnastica per oggi?" chiedo al prof con gentilezza.
"Signorina Parker, non è la prima volta che salti la mia lezione. Questa è l'ultima, alla prossima ti spedisco diretta dal preside. Va' a sederti" dice con tono duro ma terminando il suo discorso con un sorriso.

Mi siedo sulla panchina e poggio il telefono accanto a me, poi prendo i miei fogli per disegnare qualcosa per ammazzate il tempo.
Inizio a disegnare quando la vibrazione del cellulare mi interrompe. Volto lo sguardo e noto sul display la notifica di un nuovo messaggio. Afferro il telefono e il mio sguardo si focalizza direttamente sul mittente: Jace.
Non mi aspettavo sue notizie, ma la mia curiosità è troppo grande, così apro subito la notifica.
«Bene» cita il messaggio.
Sono passati tre giorni da quando gli ho chiesto come stesse, e mi ha risposto solo adesso, limitandosi ad un semplice "bene". Mi fa piacere stia bene, ma dopo quello che è successo tra di noi mi aspettavo qualcosa di più.. ma è sempre di Jace che stiamo
parlando.

In spite of everything.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora