Capitolo 1.

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Settembre.
La fine e l'inizio.
La fine di un'estate indimenticabile, che porterò per sempre nel mio cuore e di cui custodirò i ricordi per sempre; l'inizio di un nuovo anno, l'ultimo anno, ricco di ansie, emozioni.
L'inizio della fine, dell'ultimo primo giorno di scuola, delle ultime verifiche in classe, dell'ultima gita, le ultime litigate con i professori.
Questa storia mi rende triste e cerco di non pensarci, concentrandomi sulle mille cose che ho da fare, dato che solo ieri sono tornata dalle vacanze.
È sabato e sono già incazzata di prima mattina.
La mia incredibile, ma anche incredibilmente rompipalle migliore amica mi ha svegliata alle 7:00 solo per dirmi che vuole andare a fare shopping. Non vedevo l'ora di vederla, è passato un mese, un lungo ed interminabile mese, senza vederci.
Dopo la sua fastidiosa, ma amorevole chiamata, decido finalmente di alzarmi dal letto e andare a fare una doccia risanante per svegliarmi del tutto.
Apro l'acqua e aspetto che diventi calda, entro nel box e mi insapono con il mio bagnoschiuma preferito alla vaniglia, e, dopo aver perso un'abbondante mezz'ora, inizio ad asciugarmi e a decidere cosa indossare.
Questa mattina il tempo non è dei migliori, quindi decido di indossare i miei jeans chiari preferiti, una semplice maglia nera e le mie amate converse.
Dopo aver sistemato i capelli e aver applicato un leggero strato di trucco, mi reco in cucina, dove trovo mia madre intenta a preparare la colazione.
"Buongiorno mamma" dico lasciandole un bacio sulla guancia.
"Buongiorno Bea" mi saluta. "Come mai già sveglia?" se la ride.
"Mi ha chiamata Ellie, tra poco passa a prendermi per andare al centro commerciale" sbuffo.
Aiuto mia madre ad apparecchiare la tavola e nel frattempo noto mio padre scendere le scale, che ci saluta con un caloroso sorriso.
Mentre mi verso un bicchiere di succo ad ananas bussano alla porta.
Vado ad aprire e vedo Ellie che mi sorride e mi corre incontro per abbracciarmi forte. Un abbraccio che racchiude tutte le telefonate, le chiacchierate di notte e quelle di giorno, le risate per telefono, e tutto quello che non abbiamo potuto fare in questo mese. Nonostante questo è riuscita a starmi accanto anche da lontano, nei momenti belli e soprattutto in quelli più bui, per questo motivo non posso far altro che ringraziarla.
"Salve signora Parker, come sta?" dice salutando mia madre, che è spuntata dalla cucina. Continua a chiamarla signora nonostante mia madre gli abbia già detto svariate volte di chiamarla semplicemente Rose.
"Ciao tesoro, tutto bene grazie, ho preparato i pancake, ti unisci a noi?" le chiede.
"Oh si, adoro i suoi pancake" afferma Ellie, non vede l'ora di mangiarli, ne sono sicura.
Finito di fare colazione, finalmente usciamo di casa. Saliamo in macchina e accendiamo la radio.
Durante il tragitto Ellie non fa altro che guardarmi ogni cinque minuti per dirmi quanto le sono mancata in questo mese.
Arrivate al centro, girovaghiamo per vari negozi passando così già mezza giornata.
"Bea è già ora di pranzo, che ne dici se mangiamo qualcosa?" mi chiede.
"Si, ho una fame.." rispondo mentre sfioro il mio stomaco che ha iniziato già a brontolare.
Ci sediamo in una piccola pizzeria, e dopo aver ordinato due pizze iniziamo a chiacchierare del più e del meno. "Bea, non ti ho detto la notizia più importante" inizia. "Domani mio cugino e suo padre si trasferiscono per un po' qui da me, quindi domani sera..." già ho capito dove vuole arrivare, infatti continua: "Andiamo ad una festa, non accetto un no come risposta perché tra poco inizia la scuola e quindi saremo mega impegnate, e poi non posso far deprimere mio cugino dal primo giorno che si trova qui" sorride.
Verso le sedici torniamo a casa, e, andando di fretta stamattina ho dimenticato le chiavi, quindi suono il campanello.
Mio padre viene ad aprirci lasciandomi un lieve bacio sulla fronte.
"Hey ragazze" ci saluta mia madre. "Siete arrivate giusto in tempo, ho appena sfornato la torta al cioccolato!" Già, mia madre adora preparare i dolci. Non ho neanche il tempo di posare i miei acquisti che Ellie mi supera correndo da lei con gli occhi a cuoricino.
Dopo aver mangiato la torta, accompagno la mia amica alla porta e la saluto con un abbraccio e un bacio sulla guancia
"Allora Bi, ci sentiamo domani così ci organizziamo per la festa!"
"Va bene El, allora a domani."
Dopo aver trascorso il resto del pomeriggio svuotando ancora la valigia per sistemare le ultime cose, verso le dieci e mezza salgo su in camera, prendo il mio adorato pigiama e vado in bagno.
Lavo la faccia, mi spoglio e lo indosso.
Una volta finito decido di prepararmi un bicchiere di latte per poi andare a letto. Devo dire che la mia vita qui a Jacksonville mi è proprio mancata.

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Ciao a tutti! Siamo Roberta e Teresa e abbiamo iniziato questo nuovo percorso insieme, entrambe per la prima volta. Se vi piace, lasciate un commento. Baci R e T ❤️

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