Capitolo 13.

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In questi giorni ho proprio la testa fra le nuvole. Sono sbadata e non riesco a concentrarmi sulle cose che ho da fare. Nella mia mente appare solo l'immagine di me e Jace su quel banco.
Fortunatamente, Ellie non si è accorta di nulla, ma io ho bisogno di togliermi questo peso dal petto.
Sono passati alcuni giorni da quel momento, e per quanto io cerchi di non pensarci, mi tormenta giorno e notte.
Il modo in cui stringeva i miei fianchi, le mie mani tra i suoi capelli, le sue labbra che accarezzavano le mie. Quello che più mi preoccupa, però, è il modo in cui mi sono sentita il quel momento, le solite farfalle nello stomaco che ormai non sentivo da tempo.
Mi sono sentita felice, libera da tutte le cose negative che mi frullavano per la testa.
E se Ellie non si è accorta di niente, non posso dire la stessa cosa di Zack, ovviamente.
È proprio per questo che in questo preciso istante, è arrivato un messaggio sul mio telefono da parte sua, dove dice che mi aspetta alla solita caffetteria fuori scuola. Sbuffando prendo la mia giacca di jeans, la borsa ed esco, avviandomi a piedi.
Metto le cuffie e faccio partire la mia playlist.
Mentre cammino i miei pensieri ritornando su quel ragazzo dagli occhi azzurri; non vedo Jace da quel pomeriggio.
Cavolo! Devo smetterla di pensarlo, è stato solo un misero bacio, non può e non potrà mai esserci nulla tra di noi.

Dopo dieci minuti mi rendo conto di essere arrivata e trovo Zack seduto al solito tavolino in fondo che mi aspetta sorseggiando il suo caffè.
"Ciao Zack" saluto spostando la sedia dal tavolo per sedermi.
Sentendo la mia voce alza gli occhi dal cellulare e ricambia il mio saluto sorridendo.
"Ho ordinato già il succo e un muffin al cioccolato per te" mi dice osservandomi con attenzione.
"Allora.. perché mi hai chiamata?" inizio "È successo qualcosa?" domando, fingendomi sorpresa.
Conosco già la risposta però cerco di essere indifferente.
Lui alza gli occhi al cielo prendendo l'ultimo sorso del suo caffè.
"Questo devi dirmelo tu.." inizia, ma viene interrotto dal cameriere che poggia l'ordinazione fatta da Zack per me.
"È successo qualcosa che non mi hai detto?" continua quando il cameriere va via, puntando i suoi occhi su di me.
Come si fa a mentire avendo un paio di occhi puntati addosso che mi fissano? Ho provato tante volte a dire qualche bugia a Zack ma non ci riesco, mi viene da ridere.. quando mi fissa in quel modo sembra un detective, pronto a farmi l'interrogatorio.
Per questo, oggi evito di girarci intorno e inizio a parlare alzando gli occhi al cielo e ricevendo un sorriso da parte sua.
"Ehm... ecco.." perché non riesco a trovare le parole!? e perché sento le mie guance prendere fuoco!!!?
"Bea stai bene?" ridacchia.
"Io e Jace ci siamo baciati." dico tutto in un fiato.
Spalanca gli occhi senza dire una parola.
"Zack ti prego dì qualcosa." piagnucolo, e lui sembra risvegliarsi dai suoi pensieri e infatti risponde.
"Oddio.." inizia alzando la voce. Ma cosa gli prende?
"Zack cosa ti prende, non gridare!" gli tiro un piccolo pugno sul braccio.
"Sapevo che sarebbe successo." mi guarda con un sorriso furbo sulle labbra.
Sbuffo e mi appoggio allo schienale della sedia prendendo finalmente un sorso del mio succo.
"E?" continua incoraggiandomi a parlare.
"Cosa Zack?" ci siamo baciati cosa vuole sapere ancora?
"Come ti sei sentita, ti è piaciuto?" mi domanda, ma io questa volta non rispondo.
"Bi!!" mi richiama.
"Zack ti prego possiamo cambiare argomento?" mi lamento distogliendo gli occhi.
"Cosa ti preoccupa?" afferra la mia mano.
"Zack non so di cosa tu stia parlando. Cosa dovrebbe preoccuparmi?" so bene di cosa sta parlando, e lui sa bene che sto cercando di evitare l'argomento.
"Bi, io penso che dovresti provarci.. non sono tutti come Ryan.. so che hai sofferto molto ma non puoi stare così per sempre!" riporto i miei occhi nei suoi e mi sorride.
Sospiro e mi decido a rispondere.
"Zack io non lo so, davvero. Quando mi ha baciata ho provato una sensazione strana.. ma comunque non ci conosciamo bene. Anzi, potremmo dire di non conoscerci per niente." ridacchio alleggerendo un po' la situazione.
"È stato solo un misero bacio.." continuo abbassando gli occhi.
"Bi da quando è arrivato, ho visto come lo guardi. Ryan è stato uno stronzo non pensarci più, se Jace ti piace, provaci." alza le sopracciglia e mi guarda.
"Ci penserò, però adesso cambiamo argomento." dico. Alza gli occhi al cielo sapendo che è inutile continuare con questa conversazione.
"Buono il muffin?" si sforza Zack e lo ringrazio, so che vuole solo aiutarmi, ma non mi aiuta continuando a ricordarmi di quella situazione.
"In realtà fa un po' schifo" dico facendo una faccia disgustata, che gli provoca una risata.

Dopo aver parlato del più e del meno, Zack propone di andarci a fare un giro a piedi visto che siamo stati per più di un'ora seduti.
Prendo una bottiglietta d'acqua e usciamo fuori dalla caffetteria.
Mentre sto per bere un sorso, Zack parla.
"Ohh Ellie e il suo cugino affascinate che ti piace tanto a ore dodici!" ridacchia mentre invece l'acqua mi va di traverso.
"Zack ti prego prendiamo la macchina e non facciamoci vedere" non mi fa finire di parlare che già sta gridando il nome di Ellie.
"Ti odio." sussurro mentre noto Jace ed Ellie avvicinarsi a noi.
"Cosa ci fate qui?!" domanda Ellie.
"Siamo andati a fare un giro" afferma Zack lasciando un bacio sulla guancia di Ellie.
"Voi come mai da questa parti?" domando imbarazzata sentendo un paio di occhi puntati su di me.
"Oh si, io e Jace stiamo cercando un lavoro" dice sorridendo.
Jace continua a fissarmi e io non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi penetranti.
"Un lavoro?" chiedo stranita. Ellie non ha bisogno di un lavoro.
"Per Jace, era stanco di stare tutto il giorno a casa.. Vero Jace?" chiede Ellie dando un occhiata al cugino, che per un attimo distoglie lo sguardo da me.
"Ehm.. si" dice sbuffando.
"E l'avete trovato?" chiede Zack.
"No.. non ancora" dice con aria triste. Si vede che ci tiene a Jace, cerca di aiutarlo in qualsiasi modo.
"C'è un negozio qui vicino, cerca commessi, provate a vedere là" dico sorridendo timidamente.
Un amico di famiglia ha un negozio di musica, vendono CD e cose simili, potrebbe andare bene per lui.
"Grazie! Adesso andiamo a vedere, venite con noi?" chiede Ellie.
"Oh guarda stavamo proprio andando via, ma ci vediamo domani, ciao!" dico velocemente, poi tiro Zack per un braccio cercando di allontanarmi da loro.
"Dai Bi, perché dovete già tornare a casa? Sono appena le sei. Dai, venite con noi!" insiste.
Cavolo El stai zitta, non mettermi ancora più in imbarazzo.
"Ehm.. ecco.." balbetto, mi sento a disagio, anche perché Zack non mi sta affatto aiutando. Sta cercando in tutti i modi di trattenersi dal ridere.
"In realtà ha chiamato mia madre. Le serve una mano." invento una scusa qualsiasi.
"Oh si" inizia Zack "Le serve una mano per lavare il suo cane" continua.
Il mio cane? Da quando ho un cane?
Noto subito un espressione strana sul viso di Ellie, non capendo niente di quello che stiamo dicendo io e Zack.
Gli tiro una gomitata sul fianco destro mentre Ellie parla ancora.
"Ma.. Bea non ha un cane" afferma stranita.
Zack spalanca gli occhi e questa volta sono io a portare una mano sulla mia bocca cercando di non ridere.
"Ehm no, volevo dire il mio cane." si corregge Zack mentre io annuisco ad Ellie.
"Aspettate" inizia osservandoci alzando le sopracciglia "La mamma di Bea ha bisogno di una mano per lavare il tuo cane? E perché deve lavarlo Rose se il cane è di Zack?" domanda rivolgendosi a me.
Sto per parlare quando mi interrompe nuovamente.
"Ragazzi state bene?" domanda stranita mentre Zack scoppia definitivamente a ridere.
"No in realtà con tutte queste domande mi è venuto il mal di testa." inizio portandomi una mano sulla fronte e notando un piccolo sorriso sulle labbra di Jace. Che figura!
"Sarebbe meglio tornare a casa. Andiamo Zack?" continuo.
"Oh.. si certo" risponde ritornando per un secondo  serio.
Afferro il suo braccio e inizio a tirarlo verso la sua auto.
"Ciao" grida Ellie in lontananza per farsi sentire, mentre cerca ancora di capire.
Saliamo in macchina e non mi da nemmeno il tempo di chiudere la porta che scoppia nuovamente a ridere. Ridacchio anche io ripensando alla faccia di Ellie quando cercava di capire cosa stavamo dicendo noi due.
"Smettila" dico rivolgendomi a lui.
Alza le mani in segno di resa e parte avviandosi verso casa mia.

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