Capitolo 5.

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"Allora ragazze, dove vi devo accompagnare?" chiede Zack.
"A casa.." non finisco di parlare, che subito El mi interrompe.
"Perché non andiamo a casa mia? Mi ha scritto mia madre dicendomi che sarebbe uscita." chiede.
"Oh ok, per me va bene, avviso i miei allora" afferro il cellulare e mando un messaggio a mia madre.
Arrivate a casa di El, ringraziamo Zack per il passaggio.
La mia amica apre la porta ed entriamo.
"Mamma.." inizia El gridando "Siamo a casa" continua.
"Siamo?" risponde lei, sbucando dal divano.
"Bea, tesoro! Quanto tempo, come stai?" chiede venendo verso di me, per poi abbracciarmi.
"Tutto bene Carol" le sorrido "Scusami per il disturbo ma dobbiamo svolgere una lavoro di biologia" continuo.
"Non preoccuparti, sei sempre la benvenuta" ricambia il mio sorriso.
Nel frattempo vedo scendere un uomo dalle scale, capelli corti neri e con un leggero strato di barba.
"Ciao ragazze" ci saluta, dando un bacio sulla guancia ad Ellie.
"Tu devi essere Bea, giusto?" mi osserva con un sorriso sulle labbra.
"Ehm si, piacere.." arrossisco.
"El mi ha parlato molto di te, io sono Tom, il fratello di Carol e, ovviamente, lo zio di questa peste che ti ritrovi come amica" ride, ed io e Carol con lui.
Ellie, invece, con un finto broncio e un sorriso che cerca di nascondere, si avvia in cucina.
"Okay noi andiamo ragazze, accompagno Tom ad un colloquio di lavoro, ci vediamo più tardi" ci avverte Carol.
"Va bene mamma" annuisce El.
Saluto entrambi con la mano e inizio a prendere i libri dalla borsa.
Mentre sto per prendere qualche appunto, sento El sbuffare per la decima volta, muovendo la matita sul tavolo provocando un rumore fastidioso.
"El ti puoi fermare per un secondo e mi aiuti con questo benedetto compito?" mi lamento.
Lei si alza e si butta sul divano.
"Dai Bi, per oggi abbiamo fatto abbastanza" continua a lamentarsi.
"Abbiamo?" ridacchio.
"Ho fatto abbastanza, visto che tu non hai fatto altro che sbuffare per tutto il tempo" mi siedo con lei sul divano. Alza gli occhi al cielo e accende la tv, facendo zapping tra i canali.
"Che ne dici se prima di uscire passiamo a casa mia, cosi avviso i miei e poso lo zaino?" le chiedo.
"Si, andiamo in camera così mi cambio anche io" spegne la tv e andiamo in camera sua.
"El vado in bagno, mi sta scoppiando la vescica" le dico, ma lei è troppo impegnata a scegliere cosa indossare.
Mi chiudo la porta alle spalle, non ho nemmeno il tempo di fare qualche passo che vado a sbattere contro qualcosa, anzi, qualcuno.
"Cazzo El, guarda dove vai" dice in modo scorbutico.
Alzo gli occhi e lui mi osserva attentamente, io avrei voluto rispondere nello stesso modo scorbutico, ma dalla mia bocca non esce nemmeno una parola. Cavolo! E questo chi è?
Alto, un figo assurdo, indossa solo un paio di pantaloni da tuta. Il petto pieno zeppo di tatuaggi, oddio credo di svenire.
"Ma tu chi sei?" mi domanda continuando ad osservarmi molto attentamente.
Mi risveglio dai miei pensieri e finalmente rispondo.
"Ecco io.. sono.. un'amica di El, mi dispiace per quello che è accaduto ma.. non ti avevo visto" riesco a dire.
Lui continua ad osservarmi per qualche minuto poi mi da le spalle e inizia a scendere le scale. Bah, lascio stare il suo comportamento da maleducato e vado finalmente in bagno chiudendomi a chiave.
"El mi ha mandato un messaggio Zack, ci aspett.."
Mi blocco non trovando El nella sua camera, così scendo di sotto e la trovo in cucina parlando con quel ragazzo.
"El.." inizio.
"Bea eccoti, lui è mio cugino Jace." sorride
"Jace, lei è Bea, la mia migliore amica." continua.
"Piacere" rispondo.
Lui non dice una parola, mi osserva e basta, e questa cosa mi mette in imbarazzo.
"Mi ha scritto Zack, ha detto che ci aspetta alle otto da Bill" distolgo gli occhi da Jace e mi rivolgo ad Ellie.
"Io sono pronta possiamo anche andare" inizia "Jace, ti va di unirti a noi? Così ti facciamo conoscere i nostri amici ed esci un po' visto che da quando sei qui sei uscito pochissimo." alza gli occhi al cielo El.
No, no, rifiuta ti prego.
"Vado a cambiarmi" risponde sbuffando.
Cavolo, non posso trascorrere questa serata con il suo sguardo che mi fissa e quindi sentirmi in imbarazzo per tutto questo tempo.
"Perfetto, fa presto, dobbiamo passare a casa di Bea" Lui sale le scale. "Ti aspettiamo fuori" urla dal piano di sotto a Jace che è sparito nel lungo corridoio del piano di sopra.
El scrive un biglietto a Carol, scrivendo che lei e Jace sarebbero usciti con me e gli altri.
Finito di scrivere usciamo dalla porta sul retro, scendendo le garage per prendere la macchina.
Si mette alla guida, io nei sedili posteriori e dopo aver chiuso la porta ci raggiunge anche il cugino che prende posto vicino ad Ellie sui sedili anteriori.
El accende la radio, mette in moto e si avvia verso casa mia. Dopo cinque minuti mi ritrovo in camera mia per cambiarmi, afferro i jeans neri con lo strappo sul ginocchio, una T-shirt bianca e gli anfibi.
Mi cambio, sistemo i miei capelli in una treccia disordinata e sono pronta.
"Mamma, papà io vado, esco con El e gli altri. Andiamo a mangiare qualcosa da Bill" li saluto.
"Va bene Bi, a più tardi" risponde mio padre mandandomi un bacio volante, mentre mia madre si limita ad annuire e sorride.
Chiudo la porta dietro di me, e salgo in macchina.
"Wow, hai deciso di fare colpo su qualcuno stasera?" ridacchia El.
"Ma anche no El" rido con lei.
Mette in moto e per tutto il tragitto, lui continua a guardarmi ogni tanto dallo specchietto retrovisore.

Arrivati da Bill, troviamo i ragazzi seduti già in un tavolo.
Non appena ci vedono, Alan inizia a fare dei fischi di apprezzamento nella mia direzione.
"Giuro che io lo strozzo qualche giorno" inizio a lamentarmi.
"Bi sai che lo fa solo per farti irritare e metterti in imbarazzo" ridacchia "Non farci caso Jace, i nostri amici sono un tantino strani" continua.
"Ho notato" sorride lui. E cavolo che sorriso.
Basta Bi, ritorna in te.
Salutiamo i ragazzi, poi ognuno si presenta a Jace.
Prendo posto vicino a Zack, El e il cugino di fronte a noi, Alan vicino ad El e Kevin alla mia sinistra.
Iniziamo ad osservare i menù e dopo aver scelto ordiniamo.
"Allora Jace, come mai da queste parti?" chiede Alan.
"Oh ecco, avevo voglia di cambiare aria" risponde, distogliendo lo sguardo da lui.
Vedo El che si gira per guardarlo, sorride leggermente per poi annuire.
Se voleva solo cambiare aria, come mai anche suo padre si è trasferito qui? Questa cosa mi puzza un po', ma deve essere qualcosa di importante e molto personale per la sua famiglia e quella di El.
"Ecco a voi ragazzi" a rompere quella piccola conversazione è la cameriera che ci porta i nostri piatti.
"Grazie bellezza" risponde Alan facendole l'occhiolino. Lei arrossisce e se ne va.
"Sempre il solito" commenta ridacchiando El.
Zack ride con lei e appoggia un braccio sulle mie spalle.
"Cavolo ma avete visto che tett.." inizia, ma viene bloccato da Kevin che gli tira un piccolo schiaffo dietro la nuca ricevendo un lamento da parte sua.
"Ora basta abbiamo delle ragazze qui con noi, quindi evita certi commenti e iniziamo a mangiare" lo rimprovera.
Continuando a massaggiarsi la nuca alza gli occhi al cielo e tutti noi ci ritroviamo a ridere, compreso Jace che dopo un po' punta gli occhi su di me.
Finito di mangiare, Zack decide di offrire lui la cena e, dopo diverse polemiche, ci avviamo fuori dal locale e , quando lui ci raggiunge, ci salutiamo.
"Bellezze con voi ci vediamo domani a scuola" parla Alan. "Jace tu perché domani sera non ti unisci a noi? Andiamo ad una festa, ci divertiremo. Alcol, ragazze.." continua alzando e abbassando le sopracciglia.
"Ci penserò" risponde ridacchiando.
"Perfetto amico" risponde Zack dando il cinque a Jace.
"El voi andate a casa, accompagno io Bea visto che sono di strada." continua.
El annuisce e si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia e un abbraccio.
"Ciao ragazzi" ci salutano.
Zack e io saliamo in macchina e subito accende la radio ridacchiando.
Dopo dieci minuti arriviamo sotto casa mia e quando sto per scendere..
"Carino eh?" mi chiede. Di che sta parlando?
Mi giro verso di lui alzando le sopracciglia, lui alza gli occhi al cielo e continua.
"Il cugino di El, Jace. È carino no?" continua osservandomi attentamente. Io alzo gli occhi al cielo.
"Ti prego Zack, non cominciare" mi lamento.
"Bi, ascolta.." inizia "So che quello che ti ha fatto Ryan ti ha ferita ma.." gli faccio segno di non continuare e lui sbuffa.
"Lo so che devo andare avanti, ma al momento non ci riesco, davvero. E dicendomi sempre la stessa cosa non mi aiuterai di certo" rispondo in modo distaccato.
"Hai ragione.. scusami" abbassa gli occhi. Forse sono stata troppo crudele nei suoi confronti.
"Scusami tu Zack, ma sai.. quando si parla di lui.." non so come continuare così mi blocco.
"Hey non preoccuparti, vai a dormire adesso, ci vediamo domani a scuola" mi sorride.
Ricambio il suo sorriso e mi avvio verso la porta di casa, andando dritta in camera mia.
Mi cambio e accendo la tv.
Vaffanculo Ryan.

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Spazio autrice: 

Ciao ragazzi (se ce ne sono) e ragazze ❤️
Come vi sta sembrando la storia fino ad ora? Vi piace? Lasciate un commento, se vi va.
Dopo questi primi cinque capitoli pubblicheremo ogni martedì, giovedì e sabato, in modo da organizzarci anche con le altre cose da fare!
baci R e T ❤️

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