PoV Chiara
Dopo tutta una mattinata di shopping compulsivo per trovare qualche vestito adatto per la serata io, Giulia e Giada eravamo in hotel.
Io stavo facendo la doccia mentre le altre cercavano qualche idea per trucco e acconciatura.
Dai messaggi che mi ero scambiata prima con Giuseppe sarebbe passato a prendermi in macchina alle 20.00, per poi andare dritti al ristorante che per me era ancora sconosciuto.
Alla fine alle 19.50 ero pronta, avevo un vestito blu, lungo fino alle caviglie e che mi lasciava scoperta tutta la schiena se non per un leggero strato di tulle blu.
Ci avevo abbinato un paio di scarpe col tacco nere e una pochette nera con all'interno il telefono e il portafoglio.Grazie a dio era una bella serata e non faceva affatto freddo, e questo mi aveva permesso di non perdere ore e ore per trovare qualcosa da mettere sopra all'abito.
Giulia e Giada si erano improvvisate parrucchiere e make-up artist e mi avevano aiutato. Senza di loro probabilmente sarei stata in tremendo ritardo e non era decisamente il caso di far aspettare il Presidente.
Alle 19.57 mi arriva un messaggio:
"Signorina la macchina la attende. 😉"Dopo un'ultima occhiata allo specchio decido di scendere e mentre chiudo la porta sento Giulia urlare:
«Ti salterà addosso staseraaaa!!!»
Esco dall'hotel e lo trovo in piedi appoggiati alla macchina.
Aveva optato per un abito blu con una camicia dello stesso colore, senza cravatta. Dire che era bellissimo è riduttivo.
Da quando sono uscita dall'hotel non mi ha mai tolto gli occhi di dosso.
Mi avvicino alla macchina e a quel punto si raddrizza e mi fa il baciamano sorridendo.«Sei bellissima stasera.»
«Presidente, anche lei non scherza.»
Non avevo intenzione di fare in modo che il mio imbarazzo rovinasse la serata.
Per tutto il giorno avevo deciso che gli avrei tenuto testa, e avrei risposto a tono alle sue eventuali battutine.Mi avvicino alla macchina per salire ma mi precede, mi apre la portiera e mi fa segno di sedermi.
Poi lui fa il giro di corsa e sale mettendosi al volante.
Mettiamo la cintura e partiamo.Dopo circa 40 minuti di macchina passato a parlare e a fare battutine arriviamo in un ristorante vicino al mare.
Stavo ancora elaborando dove fossimo mentre Giuseppe era già sceso dalla macchina e mi aveva aperto la portiera, porgendomi la mano per uscire.Immagino Giuseppe conoscesse i proprietari, perché appena entrammo li salutò calorosamente e loro ci accompagnarono in una stanza con un unico tavolo.
Mi sposta la sedia per permettermi di sedermi e mentre sto per sedersi lui si piega un po' avvicinandosi al mio orecchio e sussurrandomi
«Con questo vestito mi farai morire. Non so quanto riuscirò a resisterti.»
Giuseppe mi versa il vino rosso nel calice davanti a me, per poi versarne un po' nel suo.
«Presidente, ha intenzione di farmi ubriacare?»
«Credi davvero sia così disperato da dover far ubriacare una donna per poterla sedurre?»
Risponde alla mia frecciatina con una voce bassa e roca, quasi sensuale. Che mi fa improvvisamente arrossire.
Ovviamente se ne accorge e sorride prendendosi gioco di me.
Ormai è una lotta a chi cede per primo a queste tentazioni.«Perché? Sta cercando di sedurmi? Non me ne ero accorta. Dovrebbe migliorare le sue tecniche per flirtare Presidente.»
Mi soffermo un po' di più sull'ultima parola per provocarlo sempre di più.
PoV Giuseppe
Il modo in cui mi provoca mi fa sentire un ragazzino. Non mi sento il Presidente del Consiglio con lei, quasi mi dimentico di tutti i problemi, della mia carica e di tutte le responsabilità.
Con lei sono solo Giuseppe.
E lei sta flirtando con me e cerca di provocarmi facendomi cedere.Con quel vestito è bellissima e vorrei tanto passare una mano su quello strato di tessuto leggero sulla sua schiena facendole venire i brividi.
Merda. Dobbiamo muoverci a finire questa cena. Più ci penso più sento il sangue che dal mio cervello affluisce da tutt'altra parte.
«Stiamo facendo a gara a chi cede per primo a queste frecciatine? Lo sai vero che non sarò io. Sono un uomo adulto, non un ragazzino che cederà alla prima tentazione.»
Dicendo questo mi appoggio con la schiena alla sedia, guardandola con uno sguardo più attraente possibile.
«Tu stai cercando di mettermi in difficoltà e prenderti gioco di me.» Mi risponde.
«Non ho intenzione di prendermi gioco di te. Ma potrei prenderti in qualche altro modo se lo desideri.»
Direi che ho vinto questo round. La vedo inghiottire velocemente e arrossire. Probabilmente starà avvampando.
«Che ne dice Signorina? Andiamo?»
Lei annuisce senza parlare. Sono riuscito ad ammutolirla. Il mio ego aumenta un po'.
Ci avviamo verso l'uscita dopo aver pagato e quando arriviamo alla macchina la prendo per i fianchi e la attiro a me.Mi appoggio con la schiena alla macchina e la bacio. Sento che socchiude le labbra e senza farla attendere approfondisco il bacio con la lingua, sento la sua lingua che cerca la mia, il suo sapore.
Tengo una mano sul suo fianco e l'altra la lascio scorrere su e giù sulla sua schiena praticamente nuda e sospira a quel contatto.
Lei ha una mano sui miei capelli e l'altra sul mio petto.
Una scarica elettrica di diffonde lungo tutto il mio corpo.
Spingo il bacino verso di lei per cercare un po' di sollievo e farle sentire l'effetto che mi fa.
A quel contatto non posso che gemere sulla sua bocca.Lei si stacca per riprendere aria dicendo «Presidente, le pare il caso di fare atti osceni in luogo pubblico?»
Sorrido e le so un ultimo bacio a stampo veloce allontanandola da me.
«Andiamo allora?» le rispondo ammiccando.
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Ciao a tutti!Scusate per il ritardo ma come sempre do la colpa all'università!
Come mi avete proposto ho saltato il capitolo intermedio per passare direttamente a quello interessante della cena.
Cosa succederà tra questi due alla fine della serata?
Ancora non ho deciso se essere stronza o magnanima.Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo.
In teoria dovrei aggiornare già domani!
A presto!🙃
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Un Incontro Inaspettato// GIUSEPPE CONTE
FanfictionFanfiction che ha come personaggio il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte😏