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(T/n)'s pov.

L'uomo è sempre stato affascinato dalla capacità, a lui non donata, di volare, poter sfrecciare nel cielo tra le nuvole. Proprio per questo l'uomo ha sempre sognato questa libertà e si è spinto fino a creare aeroplani che potessero sovrastare sul mondo.
Ma ognuno di noi ha il suo modo di volare e per me quel modo è la pallavolo.

Ogni singola volta in cui metto piede in campo, sento una serie di emozioni colpirmi come un soffio di vento.

Ma era passato un po' di tempo da quando sono stata colpita da quel vento.

Oggi sarebbe stato il mio primo giorno al liceo Karasuno, un liceo molto interessante se si parla di pallavolo, un club sul quale giravano molte dicerie, come il fatto che fossero degli ex colossi.
Avevo visto alcune partite e mi ritrovai a pensare molte volte al nome di "piccolo gigante" non poteva che essere interessante quella squadra.

Ovviamente ora non so chi si trovi in quel club, ma spero che mantengano alto il nome del loro liceo.

Alzai lo sguardo sulla struttura imponente della scuola, circondata da alberi di ciliegio.
Si comincia.

Una volta entrata nella struttura, pololata da tanti altri ragazzi di aule diverse, un ragazzo mi venne incontro.
Lo vidi passare la sua mano sulla testa, cosa che feci anche io dato che ci eravamo scontrati fronte contro fronte.

"Ehm...scusami"
Disse il ragazzo, notai che fosse alto quanto me.

"Ehi tu in che classe vai?"
Chiesi, senza pensarci troppo.
"Classe uno."
Rispose un po' stordito.
"Perfetto, andiamo."
Dissi per poi trascinarlo dietro di me fino ad arrivare in classe con il fiato per la corsa.

"T-tu come ti chiami?"
Chiese con un sorriso in volto.
"T/n T/c e tu?"
Risposi sorridendo a mia volta. Mi era già simpatico quel nanetto.
"H-Hinata...Hinata Shoyo"
"Okay Hinata mi sa che ci prenderemo il cazziatone assieme quest'oggi." Dissi facendo riferimento al nostro ritardo.
Lui annuì per poi ridere leggermente.

Una volta entrati la professoressa ci sgridò avvisandoci che la prossima volta ci avrebbe messo una nota, per poi indicarci gli ultimi banchi liberi.

Fortunatamente io e Hinata finimmo come compagni di banco, solo... in prima fila.
Senza farmi vedere, gli lanciai un bigliettino.
"Dovrebbe essere il primo giorno eppure questa è già ciclata"
Ci avevo scritto. Poi Hinata mi rilanciò il biglietto.
"Hai proprio ragione" aveva scritto. Alla fine passammo tutte le ore così.

Suonò finalmente la campanella del pranzo e chiesi ad Hinata se gli andasse di andare sul tetto e magari mangiare insieme. Avevo già legato con quella carota, era solare e simpatico, Hinata.

Salimmo le scale, arrivammo sul tetto e poi ci sedemmo su una delle panche all'ombra.
"Senti ma, a te piace la pallavolo?"
Chiese lui guardandomi con un sorriso a trentadue denti.
"Io amo la pallavolo"
I suoi occhi si trasformarono in due scintille.
"Hai mai visto il piccolo gigante?" "Che ruolo preferisci?" "Sei brava a giocare?" "Hai mai giocato in una squadra?" "Sei mai andata in un torneo? Lo hai vinto?"
Chiese a raffica.
Gli misi le mani sulle spalle, come per fermarlo da quella serie infinita di domande e così fece.
"Si, conosco il piccolo gigante e si gioco a pallavolo e devo dire che me la cavo. Infine, il mio ruolo preferito credo sia...schiacciatore laterale o comunque schiacciatore."

"ANCHE IL MIO! Adoro quando schiacci e la palla fa WOOOOOSSSH!"
Urlò e i volti di tutti si girarono su noi due...
Gli tappai subito la bocca.
"Abbassa il volume della tua voce!"
Lo sgridai.

"Io mi sono iscritto alla squadra di pallavolo maschile, tu a quella femminile?"
Chiese sorridendo.

"No"
Dissi sviando lo sguardo.
"Eh? Perché no?"
Chiese visibilmente confuso l'arancione.

🌊𝓕𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓼𝓵𝓮𝓮𝓹🌊 (𝚃𝚘𝚋𝚒𝚘 𝙺𝚊𝚐𝚎𝚢𝚊𝚖𝚊 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora