T/n's pov.Fortunatamente, i miei genitori acconsentirono al mio spostarmi per le partite.
Alla fine, il giorno tanto atteso era arrivato, quella mattina mi incamminai a scuola in anticipo e decisi di fermarmi al bar a prendere un caffè. Avevo dormito poco la sera prima, non perchè fossi ansiosa o simili, ma per Hinata.Quella carota si deve solo permettere di stare male...
Sorseggiai il mio caffè caldo in quell'armoniosa atmosfera rilassante, tipica della mattina. In quel bar vuoto era tutto così...semplice. Tra tutte le conosce che conosco, la calma è una delle migliori, per quanto sia poco frequente in una squadra come la Karasuno.
Accanto a me si presentò un'altra figura. La guardai con la coda dell'occhio, accorgendomi un secondo dopo che quello davanti a me fosse Hinata.
"Buongiorno, vedo che neanche tu hai dormito molto." Dico ridendo leggermente.
"Buongior-NO! HO DIMENTICATO I SOLDI A CASAAAA!".
Addio tranquillità e relax, mi mancherete."Dai tranquillo, se vuoi un caffè te lo offro io, basta che non urli." Lui annuì e una volta finito di bere ci dirigemmo verso l'autobus che ci avrebbe dovuti accompagnare alla Seijoh.
"Ci affidiamo a lei!" Esclamarono gli altri verso Takeda.
"Ehi scusate! Abbiamo fatto ritardo." Diciamo contemporaneamente io e la carota. Iniziando a fare tanti di quei "Gomen" verso Daichi, che neanche Yamaguchi con Tsukishima poteva tenerci testa.
"Fa niente, ora salite e sedetevi." Rispose il nostro capitano, facemmo come ordinato e una volta in quel corridoio di sedili, una mano si alzò a salutarmi."Buongiorno" disse Kageyama. "Buongiorno." Risposi sorridendo.
Devo essere di supporto per lui ed Hinata, oltre ad essere il centro dell'attacco, sono anche quelli messi peggio per quest'amichevole. Hinata ha troppi film mentali in testa, mentre Kageyama ri-vedrà i suoi compagni delle medie.
"Ti va di sederti qui?" Disse facendo 'pat pat' sul sedile. Annuì in risposta. Durante il viaggio, ci fu un po' di silenzio tra noi.
"Sei sicuro di non avere neanche un po' di paura per i tuoi ex compagni?"
"Si, alla fine, ora ho una nuova squadra. Loro non c'entrano nulla con me, anzi, ora che sono dall'altra parte della rete non vedo di che preoccuparsi." Disse guardandomi con la coda dell'occhio, per poi ri-posare il suo sguardo verso il finestrino.
"Va bene così allora" dissi contenta.In quel momento si sentì un urlo proveniente da Tanaka. Hinata gli aveva appena vomitato addosso.
Questa di che sarà una lunga giornata...
D'istinto mi tappai la bocca e il naso, anche solo sentire l'odore, o guardare del vomito, mi faceva venire la nausea. Mi diressi quindi dall'altra parte rispetto ai due e aprì il finestrino più vicino per cambiare l'aria.
Nel frattempo, Sugawara, Daichi e Kageyama erano esterrefatti, neanche loro si aspettavano che Hinata fosse COSÌ messo male. Appena Tanaka cercò di allontanarsi dalla carota, quindi avvicinandosi a me, con i suoi pantaloni sporchi di non so quale cibo, iniziai a maledirlo in tutti i modi possibili.
"VA DE RETRO BESTIA!" Gli urlai contro, dimenticandomi di tappare il naso, così rimisi il viso fuori dalla finestra, con intanto, il senso di nausea che si faceva sempre più presente."Tanaka ti prego non avvicinarti." Per fortuna le tre Marie erano di nuovo tornate a muoversi. Suga si avvicinò a me mettendomi una mano sulla guancia, mentre Kageyama cercava di tenere Tanaka fermo e Daichi di fermare, disperatamente, il rigurgito di Hinata.
"Ehi T/n stai bene?" In quel momento Suga sembrava veramente una mamma, aveva lo sguardo preoccupato il che mi fece sentire in colpa.Non dovrebbe preoccuparsi per me, ma per Hinata. Volevo solo che mi tenessero quei due sporchi di vomito lontani.
"Si, si sto bene, solo...devo prendere un po' d'aria." Lui sorrise leggermente.
"Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere!" Disse per poi andare ad aiutare Daichi.Skip time.
In un modo o nell'altro, eravamo arrivati a destinazione. Una volta scesi da quell'autobus, Hinata venne messo sotto pressione da Tanaka e iniziò a dirigersi verso il bagno.
"È ora di dargli una svegliata!" Esclamammo sia io che il corvino rimboccandoci una manica. "EHI! FERMI! Lo sapete che con lui non funzionerebbe!" Iniziò Suga preoccupato. "Non possiamo saperlo finché non ci proviamo." Ribattei.
"Concordo non la nanetta" disse lo spilungone, indicandomi con il pollice.
"ehi!""Tanaka aiutami a tenere fermi questi due!" esordì Suga.
Alla fine io e il corvino rinunciammo all'idea di picchiare Hinata e iniziammo ad incamminarci verso la palestra. Ad un certo punto sentimmo due voci.
"Non so se fossero forti in passato, ma mi ricordo che la loro manager è una ragazza bellissima."
"Dici davvero?!"
"Si...AH! E c'è anche un teppistello con loro, ha la testa rasata, non sembra un granché intelligente."
Tanaka si affacciò in modo inquietante e iniziò a guardali, mentre noi continuammo a camminare per poi fermarci.
"Se continuate a sottovalutarci...vi divoreremo." Disse il rasato, spaventando i due.
"Non dovresti spaventarli così, Tanaka-San. Non vi fanno un po' pena questi dell'èlite che se la fanno sotto?" Domandò retoricamente Tsukishima.Le sue doti nel provocare tornavano utili in certi momenti.
"Non è vero che ce la facciamo sotto!" Esclamò uno dei due, che più che dei capelli sembrava avesse un ananas in testa.
"Hai ragione. Li intimidiremo durante la partita." Dissi guardandoli da capo a piedi. "EHY VOI! NON VI SI PUÒ LASCIARE DUE SECONDI DA SOLI!" Urlò Daichi, facendo venire un brivido lungo la schiena a me, il rasato e al quattrocchi.
Per poi far abbassare il capo a Tanaka e fargli chiedere scusa.Stavamo per entrare in palestra, quando capelli d'ananas iniziò a parlare.
"Non ci si vede da un po', Re. Il regime dittatoriale che hai instaurato con loro...sono impaziente di vederlo." Stavo per rimboccarmi le maniche ed iniziare una rissa, quando il corvino rispose con un semplice "Certo" lasciando spiazzato il capelli d'ananas.Un volta in palestra, Hinata tornò e rimanemmo un attimo sbigottiti dall'altezza delle persone davanti a noi, per poi fare il saluto. Tanaka cercò, invano, di tirare su il morale ad Hinata, il quale scappò in bagno inseguito dal rasato.
"Ragazzi, dato che sarò in panchina come una specie di manager, mi stavo rendendo conto che voi non avete ancora un allenatore, o sbaglio?"
Loro fecero segno di 'no' con la testa."Mi chiedevo se potessi avere io un ruolo simile, almeno finché non ne avrete uno vero e proprio." Chiesi.
"Certo!" Esclamarono tutti loro tranne il corvino.
Lo guardai con fare interrogativo."Sapendo quanto sei dura come allenatrice, faccio fatica a dirti di sì."
Disse Kageyama facendomi ricordare ogni volta che avevo aiutato lui e la carota provocando in me una risata.
"Praticamente già lo facevi durante gli allenamenti, non ti sei resa conto che molto spesso dettavi tu gli esercizi necessari ad ognuno di noi? Saresti portata per fare d'allenatrice." Disse Daichi facendomi diventare le iridi due stelle dalla gioia.
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🌊𝓕𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓼𝓵𝓮𝓮𝓹🌊 (𝚃𝚘𝚋𝚒𝚘 𝙺𝚊𝚐𝚎𝚢𝚊𝚖𝚊 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛)
Fanfiction𖧷description𖧷 (T/n) (T/c), una fanatica della pallavolo sin dall'infanzia, decise di attraversare i cancelli del liceo Karasuno. Ma oltre ad una fanatica delle strategie, la nostra protagonista è una schiacciante formidabile. Tra tutte le scuole...