(4)

2.4K 148 88
                                    



T/n's pov.

"Un'amichevole contro l'Aoba Josai!" Ripetè, per poi prendere fiato.

L'Aoba Josai?! È una delle squadre più forti della prefettura! Poi avevo anche sentito qualche nome...tipo...Tooru Oikawa, il loro capitano, nonché alzatore niente male, anzi direi che per le sue capacità è un avversario davvero temibile. Avevo sentito parlare di un certo schiacciatore...Hajime Iwaizumi! Anche lui è veramente forte...sarà una bella partita a cui assistere!

Mi ero persa nei miei pensieri, nel frattempo, il professore si era presentato anche alla carota e al Re.
"Però hanno chiesto una condizione...Kageyama Tobio dovrà giocare tutta la partita come alzatore."

Ma non è Suga l'alzatore titolare?

"Sarebbe un peccato farci sfuggire quest'occasione, no? Voglio vedere quanto può funzionare il loro attacco combinato contro una delle squadre più forti." Disse deciso l'argentato.

"La partita sarà martedì prossimo, sarà un solo match e ci andremo con il pullman della scuola..."
Iniziò a dare tutte le informazioni e poi continuammo con gli allenamenti.

Skip time- dopo le lezioni e allenamenti pomeridiani.

"Sugawara-San!" Gridai uscendo correndo dalla palestra, seguita da Daichi, Tanaka ed Hinata, cercando di raggiungerlo, notai stesse parlando con Kageyama di qualcosa.
Loro si girarono e si fermarono, notandomi.

"Suga-San! DAICHI HA DETTO CHE CI OFFRE I NIKUMAN!" Gridammo io e Tanaka, con occhi sognanti, mentre pensavamo a cibarci dopo una giornata di allenamento.
"Molti degli studenti della Kidaichi non vanno poi all'Aoba Josai?"
Chiese l'argentato a Kageyama.

"Si, spesso si."
Rispose.
Io e Tanaka li guardavamo stupefatti.

Questi pensano ai nostri avversari, ORA, e non al cibo?! Ma stanno messi male...

Mentre i due discutevano, io e Tanaka ci giocammo un nikuman a sasso carta e forbici. Purtroppo vinse lui, quindi mi rimisi ad ascoltare la conversazione dei due alzatori.

"Non nego sia frustrante non poter giocare a questa partita, ma...voglio dimostrare ai tuoi vecchi compagni quanto tu sia cambiato!" Esclamò l'argentato poi mettendo una mano sulla spalla del corvino.

"Suga-San! Sta tranquillo! Ti faccio compagnia io dalla panchina." Dissi sorridendo per poi venir ricambiata. "Conto su di te allora!"
Io e Suga, in quei giorni, parlavamo sempre di più, rispetto a Kageyama, credo si possa definire l'esatto opposto, è molto espressivo e mi batte il cinque ad ogni schiacciata. Ogni volta che invece sbaglio, quelle poche volte, riesce a non farmi sentire di peso o a disagio, sembra veramente una mamma che si preoccupa dei suoi figli.

In quel momento arrivò Daichi con delle buste contenenti i nikuman. Nonostante la sua vittoria, Tanaka decise di dividerceli, così, impulsivamente lo abbracciai.
"GRAZIE TANAKA SEI IL MIGLIOR SENPAI DEL MONDO!"

Lui continuò a ripetere per qualche minuto di essere il miglior senpai del mondo, ormai fortemente convinto.

Poi riprendemmo a camminare, in gruppo.
"Certo che ne hai di fame." Disse, prendendomi in giro, Kageyama.
"Parli tu che stai attaccato al biberon." Risposi a tono indicando il cartone del latte che stava bevendo da una cannuccia.

"Il latte ti fa crescere, dovresti berne un po'." Continuò lui.
"Devi dire un'altra cosa contro la mia altezza e io ti castro." Dissi guardandolo di sottecchi.
Lui si zittì immediatamente, il che mi fece ridere.

"Quindi il grande e grosso, gigante Kageyama, si fa spaventare dall'ottava nana di Biancaneve?" Continuammo a prenderci in giro a vicenda, fino a che, non rimanemmo solo io e lui. Hinata era andato a casa con la bici, Daichi e Suga avevano preso un'altra strada e Tanaka un'altra ancora.
"Tu devi andare di qua?" Dissi indicando una via illuminata solo dalla luce dei lampioni. Lui fece cenno di "si" con la testa e riprendemmo a camminare. Potevano essere le 20:10 e tra di noi era calato il silenzio.

"Hinata mi ha detto che ti piace schiacciare." Questa volta fu lui a rompere il ghiaccio.
"Si, il mio ruolo preferito è lo schiacciatore."
"Durante gli allenamenti ho visto qualche tua schiacciata, alzata da Suga, non sei affatto male!" Disse complimentandosi. Potei sentire le guance andare a fuoco, lui si avvicinò pericolosamente a me per poi mettermi una mano sulla fronte.
"Mhm...non sei calda eppure hai il viso rosso, sicura di star bene?"
Quella domanda mi fece arrossire ancora di più.

Allontanati! Sei troppo vicino! Poi si sta preoccupando per me?

"S-si sto bene."
Perchè sto balbettando?! Io non balbetto mai!

Lui si allontanò dal mio volto tornando alla distanza iniziale. Decisi di sviare argomento.
"Hai paura di rivedere i tuoi compagni delle medie?" Chiesi abbassando leggermente lo sguardo.

"No."
Rispose secco.
"Perché? Insomma io fossi in te un pochettino si."
"Ci sei tu a guardarmi alla partita, no?"
"Si...?" Dissi non capendo che cosa intendesse.
"Allora non mi fa paura niente." Disse, come se fosse la cosa più normale del mondo, come se ciò che ha detto fosse alla pari di un <Se scaldi l'acqua, bolle.>
Spalancai gli occhi, sorpresa, imbarazzata, ma anche felice.

"Insomma se dovessi mettere a confronto te e i miei ex compagni...no non c'è paragone fai più paura tu come allenatrice." Disse lanciandomi una piccola occhiata.

Gli diedi un piccolo pugno sulla spalla e ridacchiai.
"Modestamente, faccio paura" Confermai ridendo.

🌊𝓕𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓼𝓵𝓮𝓮𝓹🌊 (𝚃𝚘𝚋𝚒𝚘 𝙺𝚊𝚐𝚎𝚢𝚊𝚖𝚊 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora