Capitolo 12

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Il giorno seguente andando a scuola non vidi e non senti per tutto il giorno Marco e mi preoccupai era una cosa insolita,non era da lui. La giornata passò velocemente e garzie ad Amy e alle sue battute squallide,senza sale,mi divertii e spostai i miei pensieri altrove... Nel pomeriggio non feci niente,mi annoiai ad un certo punto fisso lo scherzo del cellulare ma niente aspetto il suo messaggio ma niente da fare quel maledetto display non si voleva illuminare. Cosi mi addormentai. Ero in un vicolo molto stretto,sentivo dei passi dietro me e mi seguivano cosi io cominciai a correre finché un uomo mi afferrò per il braccio e disse

"Ora sei mia puttana"

Mi svegliai urlando e passai una mano sulla fronte e notai che era impregnata di sudore e i miei capelli vi erano appiccicati, cosi andai a farmi un bel bagno.....dopodicché mi misi sotto le coperte e mi addormentai ma il mio sonno fu interrotto dal un altro incubo stavolta venivo investita da una macchina a tutta velocità. La settimana proseguii cosi senza vedere Marco e con sogni tormentati dagli stessi incubi....la mia favola stava svanendo...passavano i minuti,le ore e i giorni ormai erano due settimane che non avevo trovato tracce di lui,cominciai ad allarmarmi seriamente non era da lui,gli era sicuramente accaduto qualcosa.... Io ed Amy lo cercammo dappertutto ma niente,chiesimo anche ai suoi compagni. Cazzo io non ce la facevo più stavo ogni giorno sempre peggio del precedente,stavo perdendo peso perché non mangiavo,avevo le occhiaie per le ore di sonno mancanti...tutti i miei amici e parenti si allarmavano e ogni giorno mi facevano la predica,ma cavolo perché non capiscono si dovrebbero mettere nei miei panni,mettere le mie scarpe,percorrere la mia stessa strada,cadere dove sono caduta io e rialzarsi con la stessa grinta che ho avuto io.

tutto resta...tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora