Capitolo~ 8 Ho forse sbagliato tutto?

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Tutti accettarono contenti di quell'invito, tranne Haru, stava per inventare una scusa ma a sua sorpresa e soprattutto a quella di Ren, Tetsu lo tirò con sé.

-non se ne parla, è una vita che non usciamo tutti insieme-

Gli sorrise e Haru arrossì annuendo, quindi si alla fine accettò anche lui. Ren sorrise tra se e se, forse non sarebbe stato poi così difficile, nel frattempo vide Yui e Naoki chiacchierare tra loro, ci avrebbe scommesso, c'era del tenero, e in quel momento gli venne un' idea. Avrebbe convinto Haru e Tetsu ad aiutarlo ad isolarli, per far scoccare la scintilla, se ne sarebbero andati tutti e tre e alla fine li avrebbe lasciati da soli a parlare. Sarebbe andato tutto benissimo.
Al karaoke si stavano divertendo tutti, quando ad un certo orario, Ren si finse stanco e come da piano, sia Haru che Tetsu si offrirono di accompagnarlo, lasciando i due piccioncini da soli, non appena se ne andarono tutti e tre si diedero il cinque contenti di esserci riusciti e spiarono un po', notando che finalmente Naoki aveva preso coraggio, e mentre la ragazza stava dicendo qualcosa, Naoki iniziò a baciarla, prima a stampo poi con passione, molta passione, infatti i tre se ne andarono del tutto dal karaoke ridacchiando imbarazzati.

-Bhe... ha funzionato meglio di quanto mi aspettassi-

Disse divertito mentre camminava, ora rimanevano loro due, ci pensò un attimo e prese Haru per mano.

-Tetsu, aspettaci qui, andiamo a prendere da bere-

Corse poi verso un distributore portandosi dietro un confuso Haru e mentre prendeva le lattine, si voltò verso lui.

-So cosa provi per Tetsu, stamattina, per sbaglio ti ho sentito con Shin. Devi dirglielo, anche perché sono sicuro che anche tu gli piaci, forse aspetta solo che ti apri di più-

Sussurrò portando una mano sui suoi capelli ma Haru la scostò, arrabbiato.

-chi sei tu per dirmi cosa fare? Proprio tu che stai mentendo al ragazzo che ami per paura di essere respinto. E poi a lui piaci tu, smettila di essere così idiota-

Quelle parole lo ferirono, era la verità, lui non aveva affatto il coraggio di dirglielo, strinse i pugni con forza.

-lui è etero.. a cosa servirebbe dirglielo? E l'idiota sei tu, a Tetsu piaci tu e non te ne sei accorto, si magari avrà avuto una piccola cotta per me...ma sei tu quello di cui gli importa..-

Disse arrabbiato, ma non con lui, con sé stesso, era vero, chi era lui per dare consigli sull'amore? Tetsu li raggiunse preoccupato, notando un'aria pesante e Ren quasi sull'orlo delle lacrime, no non avrebbe pianto di nuovo.

-io torno a casa, da solo-

Sottolineó guardando Tetsuya e corse verso casa propria, perché era stato così stupido? Aveva messo per un attimo da parte i propri problemi per aiutare i suoi amici, ma riflettendoci lo aveva fatto quasi per egoismo, per dimenticare ciò che lentamente lo stava uccidendo.
Tetsuya voleva seguire Ren preoccupato, ma anche Haru non stava bene e tra i due scelse quest'ultimo, anche perché era molto più fragile di Ren, aveva bisogno di lui. Lo strinse a se, Haru affondò il viso nel suo collo, ripensando alle parole di Ren.

-Mi dispiace, per colpa mia se né è andato-

Disse, anche se non capiva perché non lo avesse seguito, dopotutto si preoccupava sempre per gli altri.

-va tutto bene, Haru, Ren se la sa cavare.-

Lo fece staccare e lo guardò negli occhi dandogli un leggero bacio sulle labbra, Haru arrossì di colpo, allora Ren aveva ragione.

-Mi piaci Haru, sono stato stupido a non capirlo, ma tu mi piaci da impazzire-

Il cuore di Haru batteva così forte da temere che uscisse fuori dal petto, sorrise timidamente e sussurrò.

-Oh Tetsu.. io ti amo così tanto, pensavo che non mi ricambiassi-

Lo strinse a se, estremamente felice, non riusciva a crederci e soprattutto si sarebbe dovuto scusare con Ren.

Per la strada di casa passò per un condominio dove si sentiva urlare, qualcuno stava litigando, ma di colpo vide uscire proprio Shin dal condominio e lo fissò sorpreso, ma anche imbarazzato, era l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare.
Lo sorpassò, Shin lo guardò a sua volta ma non disse nulla, semplicemente andò dalla parte opposta, tenendo le mani in tasca e la sigaretta in bocca.
Ren tornò a casa e spense il cellulare, non sapeva cosa fare, non poteva dire la verità a Shin, ma... non voleva che qualcun altro se lo prendesse, aveva doveva deciso, doveva essere suo.

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[Angolo me]

Mi dispiace, sono in super ritardo ma sono successe tante di quelle cose che mi sono totalmente dimenticata. Per farmi perdonare pubblicherò tre capitoli consecutivi.

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