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«Svegliatevi bastardi!» le urla delle guardie insieme ai bastoni che sbattono sulle sbarre mi svegliano.
Mi metto a sedere, così come Jungkook.

«Buongiorno»
«'Giorno»
«Stavo pensando, dato che dormiamo con questa divisa, insomma, voi la tenete sempre? Non ve la togliete mai? Vi fate delle docce?»
«La mattina non sono abituato a pensare, a differenza tua a quanto vedo. Quindi se proprio vuoi saperlo, chiedimelo più tardi»

«Ma vi insultano sempre? Le guardie intendo»
«Sì»
«Sbrigatevi voi due!» due guardie entrano e ci mettono le manette.
«Dove andiamo?»
«A lavorare»
«Come? Credevo che si stesse solo in prigione»
«Questo è anche un penitenziario, in realtà»
«Non lo sapevo»
«Mi sembra ovvio»

Arriviamo al cortile, ci sono tanti carcerati.
La cosa che mi sorprende è che sono tutti giovani. Più o meno della mia età. Parecchio più, ma considerando Jungkook beh.
«Ehi Jungkook, Taehyung» ci vengono incontro gli altri ragazzi.
«Ciao»  li saluto.

«Precisamente, cosa si fa?» chiedo.
«Vedi queste pietre? Vedi questi picconi? Devi distruggere le pietre con i picconi» mi spiega Namjoon.
«Sul serio è questo che fate?» chiedo, alzando un sopracciglio.
«Sì, quindi prendi e iniziamo. Non infilzare nessuno»
«Ma ti pare» prendo un piccone e inizio a cercare di rompere le pietre.

È febbraio, dovrebbe essere ancora inverno, in realtà non so che giorno è. Se è lunedì, giovedì, sabato. Ho smesso di saperlo da quando sono stato condannato.
Fatto sta che c'è un sole che farebbe evaporare l'acqua e sto sudando.

È stancante, che senso ha lavorare se non serve per accorciarsi la pena?
Un rumore strano mi fa sobbalzare.
«Credo di aver rotto il piccone. Vado a prenderne un'altro» dice Yoongi sbuffando.
«Vado io, prendi il mio» dico.
«Grazie, sono all'angolo lì» indica, io annuisco e vado.

Mentre cammino un bastone mi si para davanti, ma mi fermo in tempo prima di sbattere la faccia.
«Dove vai?»
«A prendere un'altro p-piccone» balbetto intimorito.
Mi fa un cenno ed io proseguo.

Appena arrivato vedo dove sono i picconi e ne prendo uno.
Faccio per andarmene ma vengo preso per le spalle e sbattuto con violenza il petto contro il muro. 

«Ciao, nuovo Yugyeom»
«C-Che cosa vuoi da m-me, Kai?»
«Vedo che ti hanno detto il mio nome»
«Sai, sei molto eccitante, devo ammetterlo»  sussurra al mio orecchio, per poi iniziare spingere il suo bacino contro il mio fondoschiena.

«C-che stai f-facendo?»
«Ti sto dando un assaggio di quello che ti succederà» dice, continuando a spingere talmente tanto da farmi sentire la sua presenza.
Immediatamente stringo i denti e chiudo gli occhi.

«Per favore no!» urlo, ma lui mi mette una mano davanti alla bocca per soffocare le mie urla e l'altra mano a bloccarmi i polsi.
«Lasciami!» continua ad ignorarmi.
«Jongin ti prego!» continuo a cercare di urlare, ma sono completamente bloccato.

«Lascialo subito» una voce conosciuta mi fa aprire gli occhi.
«Ah ciao Jeon, stavo conoscendo meglio il nuovo Yugyeom» dice lasciandomi e avvicinandosi a lui.
A quel punto Jungkook scatta verso di lui, lo prende per il colletto, lo butta a terra e gli scaraventa numerosi pugni sul viso.

Ad un certo punto arrivano le guardie.
«Jeon! Kim! Che state facendo?» a questo punto Jungkook si ferma e li guarda.
«Lui non ha fatto niente, era qui per caso. Sono stato io a colpire Jongin» dice, prendendosi la colpa. Vedo gli altri ragazzi dietro di loro che mi fanno cenno di avvicinarmi.

«In questo caso...» dice una guardia, tirando fuori un bastone e dandolo con violenza su uno stinco di Jungkook.
Lui cade in ginocchio, e entrambe le guardie iniziano a bastonarlo.
Jongin nel frattempo se la ride.

ᏢᎡᏆՏϴΝ ՏϴႮᏞᎷᎪͲᎬՏ | ᏙᏦϴϴᏦDove le storie prendono vita. Scoprilo ora