«Taehyung, ho scoperto qualcosa su Jungkook» Jimin mi dice, dall'altro lato del vetro. Le cose con Jungkook stanno andando bene, insomma credo di poterci considerare amici, ma non mi ha ancora detto niente su come sia finito qui. Gli ho raccontato anche quello che è successo nei bagni, quando hanno provato a violentarmi
Quando glielo chiedevo cambiava sempre discorso.
«Dimmi»
«Non credo ti piacerà. Ho fatto delle ricerche e si dice che abbia ucciso i suoi genitori il giorno prima del suo diciottesimo compleanno»dice, lasciandomi spiazzato.
È un'assassino. Un'assassino. So che chiunque sia qui, lo è per un motivo, ma non me lo aspettavo.«Mi dispiace» dice.
«Ci deve essere una spiegazione, lo so, ma non posso chiederglielo. Non finché non vorrà parlarmene. Anche perché per quei, malati mentali se così si può dire, insomma c'è uno psicologo qui e serve per queste persone. Ma non ho mai visto Jungkook andarci»
«Vabbè devo andare,i tuoi genitori sono venuti?»
«No...»
«Ciao Tae»
«Ciao Jiminie»Torno in cella ma non vedo Jungkook. Dove sarà? Mi stendo sul letto, mentre lo aspetto.
Le sbarre si aprono ed è lui. Le guardie gli tolgono le manette ed entra. Resta fermo, a fissare il pavimento, per qualche secondo.Improvvisamente da un forte pugno al muro, facendomi sobbalzare.
Del sangue inizia ad uscire dalle sue nocche e lo sento imprecare.
Ora ha gli occhi lucidi, e posso notare un livido all'altezza della clavicola.«J-Jungkook, tutto bene?»
«No Taehyung, non c'è proprio un cazzo che va bene» dice, per poi sedersi e prendersi la testa fra le mani, tirandosi i capelli.
«Il senso di colpa per aver ucciso i tuoi genitori?» dico, sgranando gli occhi per essermi reso conto troppo tardi di quello che ho detto e che volevo semplicemente pensare, ma non avrei dovuto nemmeno questo.A queste parole sgrana gli occhi, alzando la testa.
«T-Tu come l-lo sai?»
«M-Mi dispiace-»
«Ti ho chiesto come cazzo lo sai!» urla.
«I-Io, Jimin ha f-fatto delle ricerche su di te, sul p-perché fossi qui e-»
«Non credo lo abbia fatto di sua spontanea volontà però» dice.Mi sento uno schifo, non avrei dovuto, non avrei dovuto dirlo, non avrei dovuto dire a Jimin di fare le ricerche, non avrei dovuto farmi trasportare dalla mia boccaccia e avrei dovuto rispettare i suoi tempi.
Io lo guardo con occhi dispiaciuti, lui con occhi delusi.
«Pensavo fossi diverso, Taehyung...»
«Jungkook scusami, io-»
«Le tue scuse non servono ad un cazzo, lo sai vero? Mi stavo fidando di te, credevo fossi diverso, ed io che mi stavo- non ha importanza, ora anche tu mi consideri un'assassino psicopatico»
«Non lo farei mai, e nessun'altro lo fa»«Nessun'altro lo fa? Vallo a dire a quella che fino a tre anni fa chiamavo famiglia. Prima sai dov'ero? I fratelli dei miei genitori sono venuti a trovarmi. Stavo per rompere il vetro. Perché loro non sanno, tu non sai, Jimin non sa. Nessuno sa un cazzo, non è andata così! Hai presente quando si dice "uccidi o vieni ucciso"? Ecco, immagina di tornare a casa il giorno prima del tuo diciottesimo compleanno e vedi tua madre a terra in una pozza di sangue, con affianco tuo padre alcolizzato e violento da anni con una bottiglia rotta in mano. La cicatrice che ho sul petto? Lui. Mi stava per uccidere, ma io l'ho fatto prima. Non sono arrivato in tempo per salvare mia madre, probabilmente avrei preferito morire invece che morisse lei. Eppure eccomi qui, in questa merda chiamata mondo con persone come te, e non avrei voluto dirlo, che credono io sia un'assassino. Ho perso tutti, ho perso fottutamente tutti. Gli unici che sanno la verità e che, nonostante le voci, non mi hanno giudicato sono Yoongi, Hoseok, Namjoon e Seokjin. Sono gli unici che mi sono stati accanto da quando sono qui. Tutto il resto della famiglia mi è contro, ho perso anche i miei vecchi amici. Non viene mai nessuno a trovarmi, se non i miei zii che lo fanno solo per farmi perdere la calma e andare alle sedute di un fottuttissimo psicologo. Non puoi capire come ci si sente. Non c'è momento in cui non mi maledica per non aver denunciato mio padre. Avrei salvato me, ma soprattutto lei. Mi manca, era l'unica che mi aiutava, che sapeva salvarmi. Infondo, una madre fa così. Non posso dire lo stesso di mio padre. Se fossi arrivato qualche minuto prima...» quasi urla, con le lacrime agli occhi.
«Non è colpa tua, non potevi sapere che sarebbe successo. Mi dispiace tanto»
«Non ho bisogno della tua compassione, soprattutto dopo che sei stato tu stesso a giudicarmi così, non sapendo nemmeno di cosa tu stessi parlando. M-mi hai deluso, Taehyung»Lo so Jungkook, lo so. Mi sento uno schifo ora. Non credevo avessi passato tutto questo. Non potrò mai perdonarmi per averti deluso. Te che mi hai sempre protetto, mi hai salvato ben due volte.
Lo guardo per infiniti secondi, ma poi lui si stende sul letto, prendendo il cuscino e metterlo sulla sua faccia per soffocare i singhiozzi.
Vorrei andare da lui ed abbracciarlo, implorarlo di perdonarmi per essere stato un tale coglione, ma non faccio niente. Non riesco a muovere un muscolo. Anche dai miei occhi iniziano ad uscire lacrime, ma le asciugo subito.
Mi stendo di nuovo, sperando di addormentarmi.
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ᏢᎡᏆՏϴΝ ՏϴႮᏞᎷᎪͲᎬՏ | ᏙᏦϴϴᏦ
FanfictionCompleta✔️ Dove Taehyung si innamora del suo compagno di cella Boyxboy Violence Presenza di altre ship Capitoli medi/lunghi Aggiornamenti a caso 20/06/2020 : 4° in violence/ 17° in Kookv 03/07/2020 : 19° in kookv 08/07/2020 : 10° in kookv 11/07/2020...