8. Caino di nuovo vivo

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Incredulo, la scia cadere la tazza.
<<N-Non è possibile. Come ha-ha fatto?>>.
Fa qualche passo indietro e mi trascina con lui prendendomi il braccio.
Lo guardo sgranando gli occhi, mentre vedo il suo sguardo spaventato, possibile? Il Diavolo che ha paura di qualcosa, ma soprattutto qualcuno?

<<Ehi Luc che hai? Che è quella faccia? Chi diamine è sto tizio?>>
Deglutisce. La sua espressione cambia da spaventata ad arrabbiata, i suoi occhi si illuminano di un rosso vivo.
<<T/N, vai via.>>
<<Cosa? Perché?>>
<<Non ora. Ti spiegherò dopo. Ora pensa solo a d andartene.>>
Sapeva più cose di me a quanto pare, era meglio se seguivo il suo consiglio e me ne andai silenziosamente.

P.o.v Lucifer
<<TUTTI FUORI!!>>
Urlai, facendomi guardare da tutti, persino da lui. Ma nessuno si mosse.
<<ORA!!>> urlai una seconda volta.

A quel punto rimase la centrale vuota, tranne me, quel bastardo e la detective, che non riusciva a muoversi per lo stupore.

<<Lucifer...>> disse lui <<ci rincontriamo.>>
<<Che cosa vuoi...Caino. Come sei riuscito a tornare in vita? Eri morto. Una volta per tutte.>>dico mettendomi davanti alla detective iniziando a squadrarlo, sento una mano posarmi sulla spalla. Era quella della detective.
<<Marcus... ma come...>> dice lei, singhiozzando.
<<Chloe...>> avanza verso di noi <<credimi non so nemmeno io come, ma credo di sapere il perché.>>
<<Fermo lì bastardo, non osare avvicinarti di più.>>
<<Non saresti di certo tu a impedirmelo. Sei comunque vulnerabile al momento.>>

È vero. La detective mi rende vulnerabile, ma non intendo lasciarla nelle sue mani.

<<Credo che Dio mi abbia dato una seconda occasione.>> dice lui tornando a guadare Chloe.
<<A colui che merita più di tutti morire? Improbabile. Ma fare cazzate ultimamente sembra normale, sopratutto fatte da mio Padre.>>

<<Seconda occasione per cosa?>> chiede lei mettendosi al mio fianco.
<<Credo per ricominciare>>si ferma, ha un attimo di esitazione <<con te, Chole. Credo che rimettere le cose apposto con te sia il motivo per cui sono tornato.>>

<<Io->>
<<Non dire niente, detective.>> la blocco. <<Ora vattene. Non provare più ad avvicinarti a lei. Non so se la tua presenza nel mondo dei vivi ti ripermetta di tornare a lavorare qua, ma sta lontano dalla detective.>>

Mi guarda con odio, poi si gira e se ne va, senza neanche replicare.

<<Detective, credo che tu ora debba tornare a casa. Riposati e dimentica tutto>>
Non risponde. Inizia a piangere e la abbraccio. Mi stringe a sua volta e le do un bacio sulla testa.
<<Credo che sarà difficile dimenticare stavolta, Lucifer.>>

***

Torno a casa. Il primo posto dove vado è dietro al bancone, un bicchierino farà più che comodo al momento. Mi giro verso il muro di bottiglie per sceglierne una.

<<Tre di whisky, grazie.>> mi dice una voce familiare da dietro. Mi giro e vedo T/N seduta che mi sorride.
<<Hey ciao.>>dico rindendo <<Tre? È successo qualcosa?>>
<<Uno è per me, ti lascio io gli altri, credo che servano più a te che a me.

Aveva assolutamente ragione. Si notava così tanto che ero turbato?

<<Che hai Luc?>>
<<Niente, tranquilla.>>
<<Come no... sai qualcosa che non so.>>
<<So molte cose, ricordati che ho visto sia il Paradiso che l'Inferno.>>
<<Su quel tizio in centrale.>>
Mi blocco. Sapevo che voleva arrivare a quello, ma cercavo comunque di raggirare il discorso.
<<Ho letto i suoi fascicoli poco fa, so che era il tenente della centrale, il famoso Peccatore, ma c'era scritto... che era morto. O mi hanno dato i fascicoli sbagliati o sta succedendo qualcosa di strano. E tu lo sai, dico bene?>>
<<Sei astuta.>>
<<E menomale, direi>>
Bevo un sorso. <<Bhe credo centri mio Padre. Ci manipola in modo assurdo.>>
<<Tuo Padre? Intendi...>>
<<Si, Dio.>> le sorrido, innervosito dal proninciarne il nome.
<<Oh!>> esclama lei e noto che per un paio di secondi guarda in alto.

<<La tua ipotesi è questa quindi.>> dice riposando il suo sguardo su di me.
<<Ha detto che è tornato per risistemare le cose>> esito <<con Chloe.>>
<<Perché lei?>>
<<Stavano insieme...>> dico con un tono di nervosismo. Scolo il bicchiere.
<<Ti da molto fastidio questa persona.>>

Mi sposto da dietro il bancone <<Conosci la storia di Caino e Abele?>>
<<Figli di Adamo ed Eva. I primi due fratelli della storia. Oltre che la prima vittima, Abele, e il primo assassino della storia, Caino. Si conosco la Bibbia anche io grazie>> mi risponde lei con aria curiosa
<<Ti correggo, ora si fa chiamare Marcus Pierce.>>
Rimane in silenzio, a guardarmi con gli occhi sgranati.
<<È-È lui Caino??!>>
<<Purtroppo.>>
<<Ora capisco perché sospetti di tuo Padre, ma... stava con la detective??!!>>
<<Si... bastardo.>>
La sento ridacchiare non appena lo chiamo così. Si alza e viene da me. Prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia delicatamente. <<Credo ti serva un po di riposo, Luc.>>dice lei una volta che si stacca da quel bacio.

<<Solo se vieni con me.>>dico lasciando che si formi un sorrisetto malizioso che mi increspa le labbra.

La stringo più forte e mi ribacia più intensamente rispondendo "ovvio".

La prendo di peso mentre le sue braccia sono intorno al mio collo e mi dirigo in camera.

***
Caino, amore mio, è tornato...
Lucifer cosa farà?
Arriveranno guai anche per la nostra protagonista?

To be continued...

Lucifer: L'Inferno che divenne ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora