Numero sconosciuto: baci fottutamente bene ;)
Quel messaggio gli era arrivato nel pomeriggio, già sapeva da chi veniva. Non capiva perché li aveva risposto, lo aveva appena fatto.
Benji: potresti smettere di essere tanto stupido per un momento?
Jorge stupido Garay: fammici pensare... no
Benji: sul serio, sei stanco.
Jorge stupido Garay: scusa (no scusa)
Jorge stupido Garay: mi mancano le tue labbra :(
Benji: non si disturbi.
Jorge stupido Garay: so che ti mancano anche le mie.
Jorge stupido Garay: e so anche che gli vuoi intorno al tuo pene. ;)
Benji: CHE SUCCEDE IMBECILLE PERVERTITO, NON PARLARMI NEMMENO.
Jorge stupido Garay: suona come passivo e so che non lo sei, agisci come un'attivo in un buon momento.
Benji: mi comporto come me e se ne ho voglia.
Jorge stupido Garay: oh, così va meglio, daddy :)
Benji: wtf
Desideri bloccare questo contatto?
Si. No.
Si
Contatto bloccato.La sua sveglia lo svegliò come ogni giorno alla stessa ora, andò a dormire dopo aver bloccato Jorge, non lo disturbò su nessun'altra rete sociale.
Dopo aver fatto i suoi bisogni mattutini si dirise a scuola.
Camminò con le cuffiette senza dare importanza a ciò che lo circondava e così continuò fino a quando non raggiunse l'istituto e andò dal suo armadietto.
— Ciao, daddy — sentí molto vicino il suo odio, cosa che lo fece rabbrividire. Si girò e vide Jorge con un sorriso arrogante di sempre.
—nei tuoi sogni— mormorò chiudendo l'armadietto e cominciando a camminare per i corridoi par sbarazzarsi di Jorge, però lui lo seguì.
— vieni con me.
Benji rise così forte che attirò l'attenzione di qualcuno, però non importò — sì certo — rispose sarcastico.
— geniale— fece un piccolo saltello
— che? Jorge, No io ah-
— verrò a cercarti oggi alle 7, fatti bello, anche se già lo sei— fece l'occhiolino e se ne andò senza farlo parlare.
Sospirò. Jorge ovviamente lo aveva detto scherzosamente .... no?
Benji scosse la testa, ovvio che lo aveva detto scherzosamente.
La campanella della sua prima classe suonò e si dirisse nella sua aula.
Al termine delle lezioni andò a casa si tolse gli abiti scomodi e si mise il suo pigiama, anche se non era ora di dormire, voleva stare comodo in casa sua.
Si sedette sul sofà con una ciotola di patatine fritte e la Coca-Cola e mise netflix vedendo la sua serie preferita: skins. Dopo alcuni capitoli suonò il campanello.
Guardò l'orario: le 7. Accigliò le sopracciglia, i suoi non lasciavano il lavoro a quell'orario e pure se fosse non avrebbero suonato alla porta.
Mise il cibo sul tavolino, aprì la porta, ad aprirla i suoi occhi si spalancarono
— ciao —salutò Jorge. Aveva un maglione color verde acqua abbinato ad un jeans color celeste chiaro e delle scarpe bianche. Aveva un po' di glitter sul viso, sugli zigomi e i suoi occhi erano dipinti dello stesso colore del maglione.
—Che fai qui?— era senza parole, sembrava carino, perché mentire.
—Stai bene— lo squadrò dalla testa ai piedi — mi avresti dovuto avvisare e sarei venuto con il mio pigiama da unicorno, così ci vedevamo un po' di gol— sorrise.
—c-che? Per- che? Vattene da qui!
— hai dimenticato? — si finse sorpreso— abbiamo la nostra uscita— gli guardò i piedi per vedere se avesse le scarpe e si, indossava un paio di vans nere. — ok, andiamo!
Lo tirò per il braccio, chiuse la porta e lo portò nella sua auto, sedendosi capitano. Tutto questo con un benji che si lamentava supplicandolo di lasciarlo andare.
—sul serio, stai molto male di testa!— gridò provando a scendere dall'auto però Jorge mise la sicura.
— per te.— disse mettendosi nell'auto — non farò nulla che tu non voglia.
—Non voglio star con te! Allontanati da me per un poco di fottutissimo tempo!
—Bene, non faccio miracoli— inizió a guidare.
Benji incorciò le braccia sbuffando. Sarà una brutta notte.
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Ti amodio
Teen FictionHo tradotto una storia spagnola di nome te amodio perché è tipo bellissima e penso che tutti dovrebbero leggerla.