"Quindi era tutto un gioco?..."

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Stava baciando Astoria...e non un semplice bacio a stampo. Un bacio passionale. Senza che me ne accorga sto correndo verso la mia camera, sonp arrivata in cima alle scale quando qualcuno mi afferra il polso.
Io mi divincolo e inizio a camminare più velocemente. Lui mi chiama ma non mi volto.
Quando mi afferra e mi sbatte al muro perdo quel briciolo di pazienza che avevo.
-MA CHE PROBLEMI HAI!- urlo.
-IO!? SEI TU CHE SEI CORSA NELLE BRACCIA DI LENTICCHIA!!- ora lui grida più forte. Mi fa quasi paura.
Sento le lacrime rigarmi il viso e mi volto per non farmi vedere in quello stato.
-Perché hai baciato Astoria?- chiedo in tono calmo. Non voglio sapere davvero la risposta ma quello che voglio e quello che dveo fare sono due cose opposte.
-Beh...io....- cerca di dire. -Dimmelo- voglio che vada dritto al punto ora o mai più.
-L'ho baciata perché...beh ti ho vista nelle braccia di lenticchia e in quel momento sembrava la cosa più sensata da fare. Ero arrabbiato e il mio primo istinto è stato quello di baciare Astoria perché sapevo che ti avrebbe fatto del male...Mi dispiace tanto Herm- dice. Quindi l'ha baciata per farmi dispetto!?
-Va' al diavolo Malfoy- sbotto tra lacrime e risate. Sto impazzendo. Lui indietreggia come se l'avessi spintonato e fa per andarsene.
-Cosa mi nascondi?- gli chiedo prima che se ne vada.
-Io....io non posso dirtelo- dice. -Ok allora me lo dirà Blaise- taglio corto.
-Non lo farebbe neppure se lo pagassi- dice ghignando.
-Ma con il Veritaserum si- ghigno. Voglio sfidarlo. Si, lo provocherò finché non mi dirà la verità.
Lui esita per un momento e poi dice: -Ok te lo dirò io...ma in camera-
Ci avviamo verso la camera di lui e ci sediamo. Io sul letto e lui sulla poltrona.
-Beh, per riacquistare la mia popolarità...ho dovuto fare una cosa.- dice. Guarda il vuoto come per ricordare e poi guarda di nuovo me.
-Mi hanno proposto...beh di....- cerca di dire. -Cosa?- lo incito.
-Di farti innamorare di me- dice distogliendo lo sguardo. Mi vengono le lacrime.
-Quindi...quindi era tutto un gioco?- chiedo. Lui annuisce. Inizio a piangere a dirotto, lo guardo neglio occhi e vedo solo freddezza. Nel suo sguardo impassibile capisco che è serio.
Come ho potuto essere così stupida?! Sapevo che mi nascondeva qualcosa ma...ma questo è troppo anche per lui.
-Mi dispiace..ti ho amata per tutto il tempo e ti amo ancora- dice.
-Non ti credo- dico. Corro fuori da quella stanza. Il dolore cresce sempre di più. Sento che mi chiama ma non mi volto, non cadrò in uno dei suoi giochetti. Di nuovo.
Non mi accorgo che sono arrivata nella sala da pranzo. Tutti mi guardano sorpresi.
Harry si alza e viene verso di me. -Herm? Cosa succede?- dice.
Scoppio a piangere, non riesco a parlare. -Draco...- riesco a dire. Sto per avere una crisi di nervi. Sento che il mio cuore batte sempre più veloce e le lacrime escono in sintonia con esso. Non avrei mai immaginato di poter stare così male.
Mentre Harry mi abbraccia sento Draco venire verso di noi.
-Ti prego Herm, perdonami- non lo guardo. Già sentirlo fa male.
-Credo che tu debba andartene Malfoy- dice Harry. -Cosa??! No che non me ne vado.- sbotta Draco.
-Voglio....voglio tornare a Hogwarts, domattina- dico e mi avvio di nuovo verso camera mia. La raggiungo senza che nessuno mi segua. Appena finisco di mettere il pigiama sento qualcuno bussare alla mia porta.
-È aperto- singhiozzo. Quando la porta si apre trovo Blaise sulla soglia che mi guarda con aria dispiaciuta.
-Hermione, mi dispiace che sia andata così.- dice.
-Ah quindi Draco già te ne ha parlato- dico con sarcasmo.
-In realtà...c'ero anch'io quando hanno fatto quella scommessa. Vederti a pezzi per la sua popolarità. Sei la strega più invidiata nella nostra casata...- dice.
-Cos....Perché non gli hai impedito di fare quella scommessa?- chiedo urlando.
-Perché se non l'avesse fatta non si sarebbe mai avvicinato a te! Lui è innamorato di te dal terzo anno e ha sempre cercato di negarlo!- urla. Scoppio a piangere di nuovo.
-Scusa. Herm non volevo farti piangere...mi dispiace- dice e mi abbraccia. Mi asciugo gli occhi e cerco di riprendermi.
-Non fa niente Blaise. Io...non ce la faccio a vederlo.- dico. Lui annuisce ed esce dalla stanza dandomi la buonanotte. Mi addormendo tra le lacrime. Spero che prima o poi questo dolore si plachi.


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Sono le 7.00 di mattina. Mi alzo e corro in bagno a fare una doccia. Mi metto un jeans e una felpa ed esco. Una volta in camera preparo la valigia e mi avvio verso la porta. Però poi credo che dovrei lasciare almeno una lettera. Mi siedo e inizio a scrivere.

Mi dispiace tanto per come siano andate le cose, io ora torno ad Hogwarts. Vi verrò a trovare presto. Passate un buon capodanno.
Chiedo scusa ancora. Ci vediamo presto.
H.J.G.

Poso la lettera sul letto e mi avvio verso le scale con la mia valigia. Quando arrivo in cucina uno spettacolo drammatico mi appare davanti.
Draco che piange e Molly che lo consola. Ma cosa sta succedendo??!
-Io...io le ho fatto una cosa orribile non me lo perderò m...mai- singhiozza Draco.
-Tranquillo. Herm conosce il perdono, dimostrale che la ami- lo consola Molly. Vorrei gridarle che quello che ha fatto è stato orribile ma non ci riesco. Mi avvio verso la porta ma poi penso che non è una buona idea andare a piedi fino alla stanzione quindi mi smatelrializzo.

Una volta nel treno inzio a pensare che forse è pentino davvero e che potrei perdonarlo...no, non devo cedere.
Mi addormento sul sedile e quando apro gli occhi vedo qualcuno davanti a me.
-Ciao..- è  Blaise.
-Ciao- dico fredda.
-Allora....con lui?- chiede Blaise, non serve un nome per capire di chi sta parlando.
-Ha sbagliato non posso perdonarlo- sbotto e distolgo lo sguardo.
-Si Hermione ha sbagliato, ma..ma è pentito. Lui ti ama e lo sai. So che lo sai, ti prego perdonalo- mi supplica Blaise.
-Ah ora ha mandato te a supplicarmi. Bene, non poteva cadere più in basso- dico con ironia. Mi stanno già venendo le lacrime agli occhi a tutti i nostri ricordi.
Blaise non replica e restiamo in silenzio per tutti il viaggio.

Una volta arrivati a Hogwarts vado dritta in camera mia. Sono tutti a casa per le vacanze e ci siamo io e qualche grifondoro del secondo anno nel dormitorio. Decido di uscire a cercare Blaise per passare il tempo.
Arrivo nei sotterranei e chiedo in giro ma tutti dicono che non l'hanno visto.
Decido che è inutile continuare a cercare e mi avvio verso il lago nero. E lo trovo.
-Ciao Blaise- gli sorrido.
-Ciao- risponde.
-Senti scusa se prima ho sbottato in quel modo. Non ho il diritto di sfogare la rabbia che provo per lui su di te...- mi scuso. I suoi occhi si addociscono e mi sorprende abbracciandomi.
-Tranquilla- dice. Mi sento stranamente a mio agio e in pace, come non accadeva da un po'.
-Aaaallora...atavo pensando, dato che entrambi restiamo qui a capodanno, che ne dici di andare a Hogsmade insieme?- dice. Non so cosa risponde, lui sta con Ginny...
-E Ginny?- chiedo.
-Mi ha lasciato...per Potter- dice con tristezza.
-Ah...comunque ok- dico sorridendo.
-Ok cosa?- chiede confuso.
-Ok vengo a Hogsmade con te- dico velocemente, prima di cambiare idea.
-Davvero?- chiede.
-Si ma a una condizione- dico. Questa conversazione mi ricorda, me e Draco, quando mi ha chiesto di andare nella Torre di Astronomia..la prima sera.
-Herm? Ci sei?- chiede Blaise riscuotendomi dai pensieri.
-Si scusa stavo pensando a....-
-A lui..- mi precende e glie ne sono grata.
-Scusa..- dico.
-Tranquilla. Ti stavo chiedendo qual è la condizione?-
-Che non si parli di Dr...di lui- dico.
-Okay- mi sorride. E si alza.
-Okay- replico sorridendo.
Passiamo il pomeriggio passeggiando per il castello tra conversazioni e risate. Poi si fa tardi e andiamo a cena.
-È un mortorio- dice. E io scoppio a ridere.
-Siamo solo noi gli sfigati che passano le feste natalizie a scuola- dico ridendo.
Lui ride con me. -Si-
-Che ne dici di fare qualcosa di più interessante?-mi chiede. Ma non con malizia, solo con divertimento.
-Cosa?-
-Andiamo a prendere del cibo nelle cucine e mangiamo nella stanza delle necessità- dice.
Lo guardo e inizio a correre verso i sotterranei.
-Me la pagherai Granger- dice ridendo e rincorrendomi.
-Sto tremando di paura Zambini- urlo ridendo.
Lui mi raggiunge e mi tira per un braccio ma mentre svoltiamo l'angolo andiamo a sbattere contro qualcuno.
Oh no.

#SpazioAutrice
Ragazzi mi dispiace di essermi assentata così tanto. Lo sapete che tra lo studio e le altre cose non ho molto tempo.
Perdonatemi.
Spero che la storia vi stia piacendo. Se volete votate e commentate con le vostre opinioni.
Baci.

-Natasha

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