Capitolo 5

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Cesare's pov

Quella mattina in studio era tutto noioso, dovevo montare un video e ci stavo mettendo un'eternità, ero ancora da solo e in più avevo dormito malissimo. Iniziai a svegliarmi un po' quando vidi gli altri arrivare, ad eccezione di Nic che ovviamente sarebbe arrivato con 45 minuti di ritardo.
Finalmente decise di fare la sua entrata in studio e involontariamente sfoggiai uno dei miei sorrisi più veri. Non so cosa mi capitasse con Nicolas, però mi faceva sempre sorridere.
Forse era la semplicità con cui faceva le cose, il senso di calma e serenità che riusciva sempre a trasmettermi o semplicemente il suo essere lui e basta.
Dopo essermene accorto ed essermi tolto quel sorriso da ebete dalla faccia, ritornai serio e mi concentrai sul computer sperando che né lui né qualcun'altro mi avesse visto. Passata la mattinata, all'ora di pranzo mentre prendevo il cibo dal frigo vidi Nelson venirmi incontro. Aveva lo sguardo che era un misto tra il confuso, il preoccupato e forse anche dispiaciuto. Mi colse totalmente alla sprovvista quando mi disse

"Dobbiamo parlare, vieni in bagno. Ora."

Ancora confuso da quel suo ordine iniziai a farmi diverse domande a cui però non trovavo risposta. Senza indugiare ancora decisi di seguirlo per capire cosa avesse da dire.
Entrai in bagno e chiusi la porta per far si che nessuno sentisse ciò che voleva dirmi, anche se non ero davvero sicuro di cosa si trattasse.

"Quando pensi di dirglielo?"

Non capivo.

"Scusa ma di cosa stai parlando?"

"Sai benissimo di cosa sto parlando Cesare."

Sperai davvero tanto che non intendesse ciò che intendevo io e quindi decisi di continuare a fare il finto tonto per sviarlo dalla sua convinzione. Avevo parlato con Tonno e me ne ero già pentito. Non che non mi fidassi di lui, però alla fine non ne ero neanche sicuro no? Non volevo che questa cosa diventasse di dominio pubblico. Poi si sapeva che in quello studio nessuno sapesse mantenere un segreto. Ora lo sapevano già 2 persone, non ci sarebbe voluto molto prima che ne venissero a conoscenza tutti, compreso l'interessato che in quel momento era l'ultimo che doveva saperlo.

"Eh no che non ho presente Nels."

"Si vede lontano chilometri, dai."

"Di cosa stai parlando, non capisco davvero."

"Ti piace Nicolas, lo divori con gli occhi, gli stai sempre attaccato, lo abbracci sempre, lo baci, ridi con lui, scherzi. Ormai è ovvio."

A sentire quelle parole iniziai a sentire delle vampate alla faccia, come se un vulcano mi fosse appena esploso davanti. E ora? Cosa gli avrei detto? Forza Cesare pensa, pensa

"Nelson sei sicuro che il caldo non ti stia dando alla testa? No perché stai dicendo un sacco di boiate davvero, vatti a bere un po' d'acqua e rinfrescati.
A me che piace Nicolas, certo come no."

Ormai avevo capito che io e le scuse non viaggiavamo sulla stessa linea d'onda ma speravo comunque che Nelson ci sarebbe cascato e non mi avrebbe più chiesto nulla a riguardo.
Pensavo veramente di averlo convinto fino a quando non disse

"Senti quando sei pronto ne parliamo ok? Però se non vuoi farlo sapere a nessuno cerca di non sorridere ogni volta che lo guardi, si nota."

Detto questo mi sorrise e poi uscì dal bagno lasciandomi dentro da solo.

"Cazzo, cazzo, cazzo." dissi tra me e me.

Poggiai le mani ai lati del lavandino e mi guardai allo specchio. Ero tutto rosso e iniziavo a sudare. Decisi di aprire il rubinetto e sciaquarmi la faccia, speravo che il rossore mi andasse via per non far sembrare che avessi corso una maratona di 10km una volta uscito dal bagno. Dopo 5 minuti circa decisi di rimettermi insieme e uscire come se non fosse successo niente. Mi sedetti alla scrivania e proprio in quel momento Dario, Nicolas e Tonno entrarono dalla porta parlando e ridendo. Proprio mentre sentii che la mia bocca stava per sorridere mi bloccai e cercai di concentrarmi sul computer.
Avevo capito. Per qualche giorno avrei dovuto essere totalmente distante, ovviamente però non drasticamente, altrimenti sarebbe stato strano e ci sarebbero state altrettante domande da parte degli altri.
Avrei dovuto trovare un equilibrio, il quale si rivelò molto più difficile del previsto.

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Ciao a tutti! Ecco qua il quinto capitolo! Grazie mille per le letture e tutte le stelline e i commenti che mi avete lasciato. In caso siete sempre liberi di scrivermi un commento o votare la storia se vi piace.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a presto!

Tutto Ciò Che Mi È Sempre Mancato- Cesolas (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora