Cesare's pov
Ecco qua il giorno del mio compleanno. E pensare che mi sarei potuto svegliare in uno chalet bellissimo e festeggiarlo lì. E invece no. Mi dovetti svegliare e aprendo gli occhi vedere il solito soffitto della mia stanza. Riprese la mia routine. bagno, colazione, denti, vestirsi. Era tutto tornato normale.
Nel pomeriggio, dopo aver risposto agli innumerevoli auguri che mi erano arrivati e che continuavano ad arrivarmi, decisi di andare con Chewbe al parco per fare una corsetta. nel ritorno decisi di passare per una pasticceria e prendere alcuni pasticcini per quella sera. Avevo invitato Nelson e gli altri per cercare di migliorare un po' la giornata e passare il giorno del mio compleanno insieme alle persone a cui volevo più bene. Nelson sarebbe arrivato prima per aiutarmi a preparare, dato che avremmo festeggiato insieme il compleanno siccome lui avrebbe compiuto gli anni solo un giorno dopo di me. Successivamente verso le 17.00 decisi di andare a farmi una doccia per poi vestirmi. Saremmo stati a casa mia e poi saremmo usciti per andare in qualche locale. Verso le 18.30 arrivò Nelson ma decidemmo insieme che avremmo iniziato ad allestire il tutto non prima delle 19.30. Gli altri sarebbero arrivati alle 20.00 quindi avevamo tutto il tempo per prendercela con comodo. Accendemmo la televisione per guardare qualcosa e ingannare il tempo. Nel momento esatto in cui stavamo per accendere la televisione, il mio telefono iniziò a suonare. Mi alzai e mi diressi verso il tavolo della cucina dove l'avevo lasciato. Era Tonno. Che strano, nonostante fossimo amici non capitava mai che mi chiamasse, solitamente mi mandava messaggi o note vocali, le chiamate le riservava per quando succedeva qualcosa di grave. Senza pensarci due volte risposi alla chiamata."Oi tutto a posto?"
"In realtà no Cesare, è successo un casino con mia sorella, era in macchina con un suo amico e sono stati tamponati. Nulla di grave però devo andare perforza da lei perchè i miei non ci sono. Scusa non riuscirò proprio ad esserci stasera."
Rimasi senza parole, non sapevo cosa rispondere. Che giornata del cazzo.
"Va bene tranquillo Tone, ci sentiamo poi, fammi sapere come sta ok?"
"Sisi certo, e scusa ancora."
"Non devi scusarti, tranquillo. Ci sentiamo presto."
Chiusi la chiamata e sentii la voce di Nelson dal salotto
"Cesare, chi era?"
"Era Tonno, mi ha detto che stasera non ci sarà perchè sua sorella ha fatto un incidente, ma tranquillo nulla di grave, ha detto che mi farà sapere."
"Cavoli che brutta situazione, va be dai almeno saremo con gli altri, no?"
Nel momento esatto in cui Nelson finì di pronunciare questa frase mi arrivò un messaggio. Sbloccai il telefono e vidi che il messaggio era di Dario.
*Ciao Cesare, scusa se te lo dico con così poco preavviso ma non riuscirò ad esserci stasera. Mio papà è stato male e ho dovuto portarlo all'ospedale, non me la sento di lasciarlo da solo, mia mamma purtroppo lavorerà fino a tardi e non ha modo di venire qua al mio posto. Spero che tu possa capire, fidati che riusciremo ad organizzare un'altra serata per festeggiare. Scusa e ancora tanti auguri.*
Ma che cazzo, seriamente? Gli risposi semplicemente di non preoccuparsi e prendersi cura di suo papà. Lo dissi a Nelson il quale prontamente mi rispose con "ma che sfiga".
Per sdrammatizzare un po' la situazione decise di parlare e dire"Sarebbe proprio il colmo se ora ti scrivesse Frank per dirti che non c'è neanche lui."
"Mamma davvero eh, ti immagini?"
E proprio come dice il detto, parli del diavolo e spuntano le corna. Sentii il rumore di un messaggio, presi il telefono in mano, lo sbloccai e lessi ad alta voce
"Ciao Cesare, guarda che mi è venuta la febbre, non me la sento proprio di venire. Scusa, ci sentiamo.
MA SIAMO SERI CAZZO? Sapevo che sarebbe finita così, che palle."Nelson mi disse di calmarmi un attimo e propose di rimandare la serata per poter festeggiare tutti insieme. Effettivamente farlo in 3 non aveva molto senso. Decisi di scrivere sul gruppo che avevamo io e gli altri su whatsapp che sarebbe stato meglio rimandare i festeggiamenti. Appena inviato il messaggio arrivò immediatamente la risposta di Nicolas insapettata.
*Ma come rimandiamo? Io mi ero messo in tiro apposta, no, non posso accettarlo, tra dieci minuti sono lì andiamo da qualche parte insieme per sistemare la serata.*
Decisi di non controbattere perhè alla fine era comunque il mio compleanno e volevo godermelo. Risposi con un semplice "va bene" al messaggio e dopo pochissimo Nicolas era sotto casa ad aspettarci. Chiusi la porta di casa, scendemmo e salimmo in macchina. Cercai di nascondere l'ansia che avevo addosso. Ora ero sicuro che non mi piacesse più ma ero anche sicuro del fatto che non si fosse dimenticato come l'avevo trattato prima delle vacanze. Grazie a Dio si limitò a salutarci e chiederci come fossero andate le nostre due settimane in montagna. Riguardo alle sue ci disse semplicemente che ci avrebbe raccontato più tardi. Prima di andare in qualsiasi posto passammo per casa sua perchè aveva dimenticato il portafoglio. Saremmo rimasti in macchina ma ci disse di accompagnarlo per fargli compagnia. Una volta scesi dalla ci dirigemmo verso casa sua. Ci disse di seguirlo in giardino perchè aveva lasciato il suo portafoglio sul tavolo sotto il gazebo. Le giornate iniziavano ad accorciarsi, infatti non si vedeva nulla quando andammo fuori. Proprio nel momento in cui stavo per chiedere a Nicolas di accendere la luce perchè non sapevo dove stavo mettendo i piedi, accadde qualcosa tutto d'un tratto.
Le luci si accesero e un'ondata di persone davanti a noi urlò"SORPRESA!"
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Ciao a tutti ragazzi!
Ecco qua il decimo capitolo, so che sono passati tanti mesi ma mi sono totalmente persa via e non ci ho più pensato. Vi ringrazio tantissimo per le visualizzazioni!
Come sempre se vi va lasciate una stellina e un commento!
Alla prossima!
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Tutto Ciò Che Mi È Sempre Mancato- Cesolas (Space Valley)
Fanfic"Ma dentro è come se avessi un buco che nessuno è stato in grado di riempire, e che ho paura nessuno riuscirà mai." Riuscirà Nicolas grazie a Cesare a trovare finalmente se stesso e riempire un vuoto dentro di lui che gli sembra impossibile colmare?