Capitolo 8

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Nic's pov

La settimana dopo la mia ricongiunzione con Virginia era stata strana. Avevamo avuto modo di stare tanto insieme, raccontarci ciò che ci era successo nel periodo in cui non ci eravamo parlati. Tutto sommato era stata proprio una bella settimana, tranne per un problema che continuava a riproporsi.
La notte non chiudevo occhio, pensavo che nel tornare con Virginia si sarebbe sistemato tutto e invece l'unica dormita che mi ricordo di aver fatto benissimo era quella che avevo fatto con Cesare circa un mese fa.
Già, Cesare. Non mi ero dimenticato di lui ovviamente, mi capitava di pensarlo spesso e domandarmi ancora il perché delle sue azioni. Avevo iniziato però a darci meno peso grazie alla compagnia di Virginia che non mi dava tempo di pensare e rimuginare sui fatti accaduti.

Una mattina ero intento a mettermi il costume, mi ero svegliato in ritardo rispetto agli altri e mi aspettavano già in spiaggia. Proprio nel momento in cui stavo per mettere piede fuori dalla porta di casa mi fermai per rispondere ad una chiamata totalmente inaspettata.

"Oi Dario, tutto bene?"

"Si Nic tutto benissimo grazie, senti scusa se ti disturbo, hai 5 minuti?"

"Sisi certo, dimmi pure tutto"

"Allora come sai il 30 e il 31 Cesare e Nelson compiono gli anni e volevamo fare una festa a sorpresa con tutti gli altri, sai i soliti, più magari altri amici che si vogliono aggiungere. Il problema è che nessuno di noi ha lo spazio necessario per poter ospitare almeno 20 persone e dato che tu hai un giardino abbastanza grande volevamo chiederti cosa ne pensassi e se potessimo eventualmente farla a casa tua. E in più tu dovresti venire almeno il 29, avevamo in mente di farla il 30"

Cosa avrei fatto? Ancora non mi andava giù ciò che aveva fatto Cesare. In più sarei dovuto tornare 2 giorni prima dalle vacanze e questa cosa un po' mi scocciava. Ma la festa non sarebbe stata solo per Cesare e mi dispiaceva rovinare un' intera idea solo per un piccolo rancore che provavo ancora inutilmente. E in più per una volta avrei rinunciato a 2 giorni delle mie vacanze.

"D'accordo accetto, ma allestite tutto voi e poi ripulite anche. Affare fatto?"

"Oddio si Nic grazie mille davvero."

"Ah Dario prima di mettere giù, volevo dirti che alla festa ci sarà anche Virginia, non l'ho ancora detto a nessuno ma siamo tornati assieme, poi vi spiegherò."

"Ma come Nic? Non ti è bastato soffrire così tanto a causa sua? Bah io non ti capisco. Comunque, vita tua scelte tue, grazie per avermi avvisato, la aggiungo subito alla lista. Grazie ancora Nic, ci teniamo aggiornati, magari ci troviamo a casa tua il 29 per organizzare il tutto, ti scrivo per l'orario! Ci sentiamo, ciao."

"Si, ciao."

Chiusi la chiamata, non volevo mostrarlo ma ero rimasto offeso da ciò che aveva detto, cioè si insomma, aveva ragione, Virginia mi aveva davvero fatto soffrire tantissimo, ma una seconda possibilità si da sempre a tutti. Ero felice della mia scelta e nessuno avrebbe potuto cambiare la mia opinione a riguardo.

Cesare's pov

"Ma cosa vuol dire che devi andare giù oggi? Avevamo detto che quest'anno saremmo rimasti fino al 31 per festeggiare qua. Non puoi farci questo Tonno."

Che palle. Eravamo d'accordo che quell'anno saremmo rimasti in montagna fino alla fine delle vacanze ma Tonno aveva avuto un'emergenza. A sua mamma si era rotta la macchina e l'unica che poteva utilizzare era proprio la sua, che però avevamo usato noi per venire in montagna. In poche parole eravamo obbligati a tornare a casa il 29, avremmo passato un noiosissimo compleanno a casa nostra a far niente come al solito.

Nonostante le continue lamentele da parte mia e di Nelson in cui cercavamo di convincere Tonno a restare, e nonostante i nostri consigli sul da farsi per far si che sua mamma trovasse un' altra macchina, non si scostò dalla sua idea, per nessuna ragione al mondo, testuali parole.
Rinunciammo alla missione che consisteva nel convincerlo, che non andò a buon fine e ci arrendemmo. A quanto pare quell'anno avrei passato il solito compleanno a Bologna. Mai che mi andasse bene qualcosa nella vita.

Alla fine mi ritrovai nella posizione di poter solo accettare questa condizione.
Puntuali come un orologio svizzero alle 7.00 del mattino avevamo già caricato in macchina le valigie ed eravamo pronti per iniziare il viaggio che ci avrebbe riportato alla nostra città. Ancora un po' frustrato per l'accaduto e stanco a causa dell'orario a cui ci eravamo svegliati, appena messo piede in macchina mi addormentai subito, sperando di riuscire a passare un compleanno memorabile anche a Bologna.

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Ciao a tutti! Ecco qua l'ottavo capitolo, cosa ne pensate? Spero vi sia piaciuto, in caso lasciate un commento o una stellina che mi fa sempre piacere! Detto questo grazie mille per tutte le letture, mi rendete davvero felice.
Alla prossima!

Tutto Ciò Che Mi È Sempre Mancato- Cesolas (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora