Capitolo 6

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Nic's pov

Era ormai da qualche mattina che arrivavo in orario, con mia grandissima sorpresa, forse per l'emozione. Da lì a poco infatti sarebbero iniziate le vacanze, finalmente. Io e i ragazzi avevamo deciso di prenderci una pausa dalle riprese per ricaricarci al massimo per il nostro rientro a Settembre. L'unica cosa che mi bloccava dall'essere veramente felice era il comportamento di Cesare, non so cosa avesse ma sembrava quasi volesse starmi lontano. Quel giorno sarebbe stato l'ultimo prima delle vacanze. Le mie entrate in studio così presto sorpresero molto anche gli altri i quali decidevano di accogliermi con degli applausi. Quella giornata in particolare, decisi di avvicinarmi a Cesare per sentire qualche sua battutina e scherzare un po' per risolvere questa questione prima di mettermi a lavorare. Quando però lo raggiunsi il risultato fu deludente

"Oi Cesi, hai visto? Non sei fiero di me?" esclamai con il più grande orgoglio che qualcuno potesse avere.

"Si Nic fierissimo davvero, ora scusa ma devo lavorare."
Mi rispose così e poi si allontanò, lasciandomi in mezzo alla stanza. Rimasi ancora senza parole. Magari poteva sembrare una cosa normale ma io sapevo che non era così. Insomma quello non era Cesare. Mi sarei aspettato minimo 3 battute seguite da altre cazzate che era solito dire. Non riuscivo a togliermi dalla testa il modo in cui me l'aveva detto. Non mi aveva neanche guardato in faccia, non mi aveva rivolto un accenno, non si era minimamente interessato a quello che gli avevo detto. Cercai di non pensarci continuamente ma mi risultava impossibile. Cosa avevo fatto? Gli avevo risposto male? L'avevo fatto arrabbiare?
Che scemo probabilmente mi stavo solo montando la testa. Cercavo di ripertemelo ma il pensiero che fosse effettivamente successo qualcosa era più rumoroso di quello che mi diceva che non era nulla di cui preoccuparsi. Decisi che avrei potuto passare la giornata a metterlo alla prova per capire se fossi io quello che stava esagerando o effettivamente Cesare non voleva avere niente a che fare con me.
Era ora di entrare in scena.

La prima cosa che decisi di fare fu quella, subito dopo pranzo, di sdraiarmi sul divano. Non ricordavo una sola volta in cui Cesare non si fosse messo dietro di me a dormire. Dopo essermi sdraiato gli lasciai il giusto spazio.
Passarono 10 minuti e di Cesare ancora nessuna traccia. Decisi di chiamarlo con una scusa per scaturire successivamente una sua reazione
"Cesare puoi venire un attimo?"
Decisi di appoggiare velocemente il telefono a terra, così l'avrei fatto avvicinare chiedendogli di raccogliermelo.
"Si arrivo". Quando arrivò gli esposi il mio problema
"Mi è caduto il telefono, me lo raccogli?"

"Cioè tu mi hai fatto alzare e venire fino a qua solo per prenderti il telefono?"

Mentre diceva queste parole si avvicinava man mano

"Tieni bimbo molesto, la prossima volta non vengo a prenderlo"

Detto questo prese il telefono, me lo passò e se ne andò. Come era possibile? Non gli era venuto neanche lo stimolo? Cosa gli stava succedendo?
Decisi di non arrendermi e continuai il mio piano. A costo di tornare a casa più tardi avrei capito cosa aveva Cesare.

Come seconda cosa decisi di avvicinarmi a lui. Ero seduto alla scrivania e stavo finendo di scrivere. Mi alzai con nonchalance ed arrivai dietro la sua sedia. Decisi di avvolgere le mie braccia attorno a lui e abbracciarlo quindi da dietro mentre lui era seduto a scrivere. Rimase 10 secondi senza dire o fare nulla e proprio nel momento in cui pensavo che si fosse risolto tutto e mi ero fatto le pare per niente tutti quei giorni se ne uscì con questa frase

"Dai Nic che devo ancora finire di montare questa parte di video, non adesso per cortesia"

Ma porca paletta!
Lo guardai e lentamente mi staccai. Non avevo neanche intenzione di velare il mio dissenso e in un certo senso anche la mia delusione. Non so perché fossi deluso da lui in realtà, alla fine non aveva fatto nulla di male. Non aveva il dovere di starmi sempre attaccato e di farmi ridere però proprio non capivo. Me ne andai decidendo di porre fine totalmente a questa mia indagine che non era andata esattamente come speravo. Mi sedetti alla scrivania e cercai di scacciare le brutte sensazioni da cui mi sembrava essere circondato.

Cesare's pov

Inferno.
Questa era l'unica parola che mi veniva in mente per descrivere quella giornata. Stare tutto il giorno staccato da Nic si era rivelato più difficile del previsto. Non poter neanche scherzare, farlo ridere, vederlo sorridere. Uno strazio.
In più avevo l'orribile sensazione che l'avesse capito e ci fosse rimasto male.
Scacciai questi pensieri che mi martellavano in testa e cercai di essere felice per le tante aspettate vacanze. Ero felicissimo ma anche demoralizzato. Insomma, finalmente relax, lontano da tutti e da tutto. Però non avrei potuto vedere Nicolas e questo bastava a peggiorarmi l'umore. Però forse senza Nic per due settimane i miei sentimenti per lui sarebbero svaniti. Magari aveva iniziato ad interessarmi proprio perché passavo troppo tempo con lui.
Era l'occasione giusta per staccare la testa e capire cosa davvero provavo.
Finita la giornata salutai tutti e uscii dallo studio sperando di eliminare tutte le mie ansie e paranoie e sperando anche di eliminare tutti i miei sentimenti per Nicolas.

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E siamo arrivati al sesto capitolo!
Voglio ringraziarvi davvero tantissimo per le letture, non avrei mai pensato di raggiungerne così tante!
Come sempre se volete lasciate un commento o una stellina che mi fa sempre molto piacere.
Detto questo, alla prossima!

Tutto Ciò Che Mi È Sempre Mancato- Cesolas (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora