La festa

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Dopo una lunga lite con mia sorella, incazzata con il mondo, decisi di andare a quella dannata festa.
Misi un pantalone di pelle, una canotta bianca e un paio di anfibi neri.
Presi la mia auto, pochi istanti dopo mi ritrovai davanti ad una mega villa, scesi ed entrai, suonai il campanello e il padrone di casa mi aprì la porta «Zuccherino sei venuta»
«Si ma non sentirti importante , sono qui perché ho bisogno di bere gratis» lo sorpassai e mi addentrai in quel caos.
Gente ubriaca.
Gente che limonava.
Gente che vomitava.
Erano quelle le super feste a casa degli Henderson di cui tutti parlavano? Beh se è così, era uno schifo.
Mi feci qualche drink e poi andai al piano superiore, andai in bagno, mi sciacquai il viso, c'era una sua foto da bambino sul mobiletto...
«Sicura di essere qui solo per l alcool gratis? Non è che ti manca anche l'acqua a casa?» lo guardai dallo specchio, mi voltai verso di lui «No sta tranquillo, comunque carina l'idea di mettere una foto della tua faccia da culo in bagno, è stimolante» si zittì, tornai di sotto, presi la giacca, «Kendall dove vai?» chiese, «Alexander torno a casa. Mi ubriacherò sul divano e poi userò la mia doccia»-«Resta»-«Cambia tattica, non attacca con me» me ne andai prima che potesse ribattere.
Guidai per la città, per qualche ora, mi schiarì le idee, tornai a casa, silenziosamente andai in camera mia dove mi buttai sul letto.
Ma che cosa avevo fatto, come era possibile che quella notte in testa avessi solo lui?

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