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Avevano iniziato a parlarsi a cena, nelle sere buie con le sigarette in cucina, che creavano una cappa grigiastra che si mischiava nei loro piatti.

Yoongi odiava il fumo di tutti i tipi, ma non aveva la confidenza per dirlo a quel ragazzo quasi hippie che ballava cucinando il pollo per entrambi.

Era Taehyung a fare tutte le prime mosse tra di loro come chiedergli per una volta di cenare insieme.

Si era strano, stranissimo essere in un tavolo uno difronte all'altro ma come sempre, il castano decise di parlare per primo.

"Ti vedo nervoso Yoon, tutto bene all'università?"

Doveva mentire o doveva vomitargli ansie e paranoie? Doveva parlargli di tutte le sue notti insonni? Non lo sapeva.

"Diciamo che non so cosa inventarmi"
"Oh non dirlo a me stella, mi soffermo troppo su dettagli senza guardare l'inisieme che a volte vorrei piangere per lo schifo dei miei quadri"
"I tuoi quadri sono belli"

Disse mentre ingoiava litri di acqua, sperando di potersi ubriacare e tiare via almeno un po' di paura che quella conversazione gli stava dando.

Molti quadri di Taehyung erano appesi per la casa, regalavano un aria tranquilla e moderna, che cozzava con l'arredento e tutte le costruzioni ipermoderne e realistiche di Yoongi.

Con tutti quei modellini per scuola di costruzioni artistiche non sapeva cosa farsene e il castano gli ripeteva sempre di tenerle come ricordo.

Ad esempio un suo vecchio modellino di un teatro greco era diventato il posacenere di Taehyung ed era il modo migliore per utilizzarlo.

"Grazie Yoongi"

𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora