𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈

14

Tornarono entrambi per ora di pranzo, yoongi aveva solo due corsi ed era riuscito a stare a casa il tempo di buttare giù qualcosa.

Taehyung aveva messo l'acqua per il riso e Yoongi aveva messo a tavola le bacchette e due bicchieri.

Era silenzioso quel tavolo e fino alla sigaretta accesa in cucina del castano, Yoongi non avrebbe avuto neanche voglia di parlare.

"Avevi promesso che non avresti più fumato in cucina"
"Era per farti iniziare a parlare, quindi, come stai?"
"Come sto? Non ne ho la più pallida idea"

Si sedette triste sulla sedia con le mani tra i capelli, non sapeva più che fare, era lì, con Taehyung, un progetto da finire e il pranzo da iniziare e sembrava che tutto andasse a rotoli.

"Facciamo così, se ne vuoi parlare, io sarò in balcone per le cinque, che prima devo finire un quadro"

Gli porse la ciotola di riso e delle fettine di carne.

Mangiarono in silenzio, con il moro a pensare già a cosa dire sul balcone e il castano che si stava godendo il suo riso.

Si, ci stava già pensando perché ci sarebbe andato sul balcone a parlare, non avrebbe mai potuto stare in silenzio come ha sempre fatto e doveva per forza chiarire.

Ma cosa dire, quando mentire e dire di non volerne ancora gli faceva più male che la verità, la verità era che voleva avere Taehyung per lui, per sempre, dare il nome alla sua opera e poi sposarlo.

Quando sapeva benissimo che uno spirito libero non potrebbe mai volere una cosa del genere.

Tutte quelle libertà a morire dietro un architetto indaffarato, con un artista di quadri in casa ad aspettarlo, facendo appassire tutta la sua bellezza.

Non sapeva cosa fare, la sigaretta era quasi finita e le mani di Yoongi ballavano sul tavolo, picchiettando la punta di esse nel castagno scuro.

Mentre con i suoi occhi dipinti da Giotto, il castano lo guardava da tutto il pranzo, lo guardava muoversi e farsi una foto, anzi un quadro, da portare sempre nel suo cuore.
Lo avrebbe chiamato:

"L'indecisione"