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[flashback]

Taehyung era disperato, cercava casa prorpio il giorno in cui sarebbe dovuto arrivare a Seoul per l'università, aveva saltato un anno, era andato in Francia a lavorare per poi pentirsi re dodici mesi dopo, non era la sua città la sua ispirazione.

Mentre si pagava la casa con i quadri, con i soldi dei ragazzi che dormivano da lui si pagava colori e pennelli.

Lavorava ogni giorno per permettersi di vivere lì, il balcone gli ricordava la Francia, quella città rumorosa e fuori contesto da quello che dipingeva.

Quel giorno, con le ma i sudate e le tele dentro ad un camion che sarebbero arrivate il giorno dopo, cercava qualsiasi posto in cui alloggiare.

L'università era piena e i posti letto tutti occupati da quelli arrivati prima.

Un ragazzo gli disse di guardare tra gli annunci dei ragazzi di architettura, cercavano molto spesso un coinquilino, anche perché le due sedi erano molto vicine e gli appartenenti di solito erano vicini e comodi per arrivarci.

Vide un foglio, con scritto che cercavano un coinquilino, appartamento per due persone, due stanze disponibili.

Prese il foglio e chiamò subito il numero scritto sopra, gli rispose un ragazzo dalla voce roca, quasi infastidita, diceva di incontrarlo tra un ora in una delle vie principali al numero quattrordici.

Prese un caffè al bar mentre aspettava l'orario che correva troppo lentamente secondo lui.
Prese la sua borsa e si sistemò la sciarpa, camminando sulla strada suggerita dal ragazzo al telefono.

Suonò al campanello e un ragazzo ben vestito gli chiese chi era
"Sono Taehyung, il ragazzo che ti ha chiamato per la stanza"
"Entra"

Gli fece vedere la casa, un open space con la cucina e il salotto aperto, un piccolo balcone e un bagno abbastanza grande per due, gli fece vedere le tre camera tra cui quella del moro e quella dove si sarebbe sistemato lui.

"Ho letto di due stanze disponibili, potrei usare l'altra come studio?"
"Fai figurativo vero?"
"Si, vorrei mettere le mie tele lì"
"Va bene"

Lo stesso giorno si accordarono per l'affitto, i lavori in casa e le valige.
"Quindi io cucino per entrambi e tengo il salotto in ordine, mentre tu il bagno e il corridoio"
"Io pulirò anche la cucina"
"Andata"

Era di poche parole il moro che lo decise di ospitare su due piedi, gli diede i primi due mesi di affitto prima, con i soldi che gli erano rimasti dagli ultimi lavori.

𝐋𝐀𝐁𝐘𝐑𝐈𝐍𝐓𝐇 || 𝐓𝐀𝐄𝐆𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora