Le strade del Michigan scorrono velocemente sotto i miei occhi mentre sono alla guida della mia amatissima auto. Questa macchina ne ha viste di tutti i colori e sono strettamente legato a lei.
Al mio fianco si trova Jasmine che canta ciò che viene trasmesso alla radio con il capo appoggiato al finestrino; la sua voce è estremamente rilassante e se non stessi guidando mi addormenterei sul volante. Quando sento le prime note della mia canzone preferita inizio a tamburellare le dita sul manubrio, improvvisamente Jasmine sussulta e allunga la mano verso lo stereo.
"Devo assolutamente alzare, questa canzone mi fa impazzire!"Sta scherzando vero?
"Anche a me" dico accennando una risata. Mi guarda con occhi sognanti e un sorriso smagliante che farebbe impazzire chiunque.
"Never a night alone
Anywhere you wanna go
Woke up in the morning wearing someone else's clothes
Pictures in my phone
With people I don't know
Woke up in the morning how the hell'd I make it home
And they wondered how long I could keep it up
While I wondered if I'd ever, if I'd ever get enough
And I did some shit I never should have done
I would do it over now, I'd do it over" iniziamo a canticchiare insieme.La canzone in questione è Old Me dei 5 Secons Of Summer e ha un posto riservato nel mio cuore. Non vado fiero del mio passato; dopo che sono rimasto solo ho iniziato a fare parte di giri orribili nonostante mio padre ci fosse morto in quelle circostanze, ma se non avessi fatto tutto ciò non sarei la persona che sono oggi. Non avrei conosciuto tutta la gang e di conseguenza ora non avrei un fratello come Aron e una sorella splendida come Clea.
"Non ti facevo un amante di questo genere di musica" mi prende in giro ammiccando
"E come mi facevi?" chiedo curioso
"Credevo fossi il solito badboy che gioca con le ragazze e che va sempre in giro con una faccia incazzata" dice tutto d'un fiato lasciandomi interdetto
"Ah... Grazie" é l'unica cosa che esce dalle mie labbra. So per certo di non essere così, ma il fatto che mi immaginasse in quella maniera mi rattrista."Mi sono dovuta ricrendere però" dice dopo qualche secondo di silenzio facendo spuntare un sorrisino sulle mie labbra.
"Tu invece sei esattamente come pensavo"Gira tutto il corpo verso di me per prestare attenzione a ciò che sto per dirle e mi fissa intensamente come se quello che si sta creando tra di noi dipendesse da ciò che sto per dire.
"Sei cazzuta. Hai sofferto molto, io lo so nonostante cerchi di nasconderlo, ma hai sempre quel sorriso mozzafiato stampato in faccia e oltretutto non è mai finto"
Abbassa il capo accennando un sorriso mentre si morde il labbro.È bellissima.
"Avevi aspettative molto alte insomma" continua a sorridermi e se non la smette potrei perdere la testa.
"Continuo ad averle ragazzina" gli faccio l'occhiolino dopo aver parcheggiato. Scendo dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata del palazzo accompagnato da Jasmine. Appena entriamo nell'ascensore si gira verso l'enorme specchio per sistemarsi un po' nonostante sia già perfetta.
La borsa sembra stargli scomoda sulla spalla anche se semi vuota e allungo la mano per afferrarla, mancano ancora parecchi piani per arrivare al mio appartamento e voglio che si senta a suo agio con me."Che c'è?" chiede notando che la sto fissando da un po'.
Stavi anche sbavando ma non importa.
"Niente, perché?"
"Non so" scrolla le spalle prima di continuare "Ho per caso qualcosa che non va?" chiede allarmata mentre le porte dell'ascensore si aprono.
"No Jasmine" dico divertito dalla sua inutile preoccupazione.Entro nell'appartamento lasciando la sua borsa e la mia giacca sul divano e lei mi imita prima di riaprire bocca.
"Alec non ridere! Sono seria" dice con un broncio fintissimo.
"Sei perfetta ragazzina" rispondo dandole un bacio sulla guancia mentre mi sorride come una bambina a cui sono state date delle caramelle."Bella la casa" dice guardandosi attorno per poi sedersi sul divano.
"È decente" faccio una smorfia avvinandomi.
"A me piace" ammirando la vista che espongono le vetrate del salone.Casa mia non è molto grande; è un appartamento all'ultimo piano ma vivendo da solo va più che bene.
"Hai bisogno di qualcosa?" chiedo smorzando il silenzio che si era creato
"Il bagno"
"Certo, se vuoi farti una doccia fai pure" le faccio segno di seguirmi, afferra la sua borsa e si avvicina a me.
"Prego" dico aprendo la porta del bagno. Appoggia la borsa sul ripiano del lavandino e si toglie la felpa scoprendo una delle sue mille cannotiere, mi fermo a guardarla ammirando la bellezza del suo corpo formoso e potrei giurare di non aver mai visto una donna così affascinante."Alec mi servirebbe privacy, se non ti dispiace" ride con un sopracciglio alzato notando che sono ancora appoggiato allo stipite della porta con un espressione da ebete stampata in faccia.
"Ehm c-certo, scusa" le sorrido prima di chiudere la porta e dirigermi in salotto.Chissà cosa le piace mangiare?
Indeciso se cucinare o meno non essendo a conoscenza dei sui gusti decido di ordinare due pizze, a tutti piace la pizza.Mentre aspetto che esca dal bagno mi levo la maglia rimanendo solo in tuta sperando che non le dia fastidio.
Dopo circa cinque minuti mi vengono consegnate le pizze e apparecchio la tavola in modo che sia tutto pronto quando lei arrivi.
Nell'esatto momento in cui sto sistemando le posate Jasmine fa capolino nella stanza; indossa una maglietta bianca enorme e dei pantaloncini neri, viene verso di me sistemando i capelli ancora bagnati e quando vede la tavola piena di cibo i suoi occhi si illuminano."Pizza!" esclama sedendosi davanti al piatto
"Non sapevo cosa ti piacesse quindi ho pensato di ordinare"
"A tutti piace la pizza" mi fa l'occhiolino addentando una fetta.Prevedo una bella serata.
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How To Save A Soul
RomanceJasmine Cross ha diciannove anni e vive in uno dei quartieri più malfamati e tristi del Michigan insieme a suo fratello, il compagno della madre defunta e il figlio. Nonostante viva con loro è sempre stata sola e per sopravvivere alla realtà che la...