Jasmine dorme al mio fianco mentre guido verso casa immerso nei miei pensieri.

Per un momento ho quasi avuto paura per lei. Il suo volto così perfetto era rigato da tante lacrime e continuava a digrignare i denti come se la rabbia la stesse mangiando, di tanto in tanto la rabbia mutava in tristezza per poi tornare al suo stato originario. Impugnava la mazza con fin troppo disappunto quasi a voler spezzarne il manico e dopo qualche botta la macchina era già deformata.

Volevo farla sfogare e ci sono riuscito fin troppo bene.

Me ne stavo appoggiato alla Cadillac rossa come un' idiota ignaro di quello che sarebbe successo nei successivi secondi. Sono rimasto paralizzato per vari minuti ad assorbire tutte le sfumature del suo dolore. Ho visto il suo muro di protezione crollare e far spazio ad una Jasmine così fragile da farmi venire l'impulso di proteggerla per sempre.

Ho sentito come una scossa e mi sono subito precipitato verso di lei; l'ho chiamata più volte ma non sembrava nemmeno riconoscermi, come se la sua mente si trovasse da qualche altra parte.

È crollata tra le mie braccia non appena l'ho toccata e si è accorta della mia presenza.

Continuo ad essere all'oscuro di ciò che la tortura e non riesco a stare in pace, non voglio assolutamente costringerla a parlare con me ma non vorrei che tutta quella sofferenza le fottesse il cervello.

So cosa vuol dire odiare così tanto i propri pensieri e se stessi da voler distruggere tutto quello che ti accerchia.

Quanto volte ho desiderato devastare la felicità degli altri perché io non sono riuscito ad averne nemmeno metà. Dopo anni continuo a sperare di poter creare la famiglia che mi è stata strappata.

Ho invidiato così tanto i bambini che al parco tornavano sorridenti dalle mamme o i marmocchi che si facevano spingere dai padri fino a fargli venire un mal di schiena atroce mentre io ero seduto sulla mia solita panchina ad aspettare lo spacciatore di turno.

Da lontani riesco ad intravedere Eiji ed Ian, un membro della gang, intenti in una conversazione che sembra abbastanza divertente affianco alle loro macchine parcheggiate e decido di fermarmi con loro.

Speriamo che facciano ridere a me.

"Cosa vi fa ridere così tanto idioti?" scendo dalla macchina cercando di chiudere la sportello il più piano possibile per non svegliare la ragazza riccioluta.

"Alec ma che piacere averti qui con noi!" grida Ian dandomi una forte pacca sulla spalla.
"Quella è Jasmine che dorme nella tua macchina?" chiede Eiji serrando gli occhi.
"Si" affermo, "Abbassa la voce" dedico uno scappellotto ad Ian.

"Mi è arrivata voce che ha dormito da te" dice il mio amico asiatico con un sorrisino fin troppo fastidioso.
"Già"
"Te la sei fatta?" domanda sfacciato Ian.
"Non dire cazzate" rispondo abbastanza stizzito.
"Stai perdendo colpi amico" ride Eiji.

Trattieniti Alec, non mi sembra il caso di ucciderlo.

"Smettetela idioti" ringhio "Non costringerò mai nessuno a venire a letto con me, tanto meno Jasmine" concludo al minimo della mia pazienza.

Ho visto fin troppe volte donne essere violentate per le strade e ammetto di non aver mai fatto niente per paura essendo troppo piccolo, ma me ne pento ogni giorno.

"Ti piace?" chiede curioso il mio compagno di gang.
"Ian, per favore chiudi quella bocca" stanno cercando in tutti i modi di farmi perdere la pazienza e ci stanno riuscendo.

"Ti piace" afferma convinto Eiji.
"No" nego subito.
"Si"
"No"
"Si"
"No"
"No"
"Si."

Mi accorgo di ciò che ho detto grazie ai loro sorrisi e schiudo la bocca stupito.

Merda, sono fottuto.

***

Scusate l'assenza <3

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

How To Save A SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora