Sono ormai due settimane che la vedo tutti i giorni.
Il giorno dietro un bancone a sorridere ai clienti e la notte seduta al tavolo della cucina con gli occhi chiusi mentre le accarezzo i capelli.
Io le racconto di me e lei fa lo stesso, rimanendo sempre un po' vaga.
Sono andato spesso a farle compagnia al bar e ho notato come quando un ragazzo ci prova troppo con lei i suoi occhi vengono coperti da un velo di paura e dolore; si vede da un miglio che soffre molto e voglio davvero aiutarla.
Mi siedo sempre al bancone difronte a lei e rimango seduto fino all'ora di chiusura.
Alcuni ragazzi ci provano ma lei sembra non darci caso. Si comporta con tutti alla stessa maniera e regala a chiunque un sorriso smagliante.
Un sorriso che ormai per me è droga.
Per questo ora mi trovo davanti alla porta del bar; sono quasi le sette di sera e dovrebbero chiudere a breve.
Entro e la prima cosa che riesco a vedere è la chioma bionda di Clea che è intenta a prendere le ordinazioni a un gruppo di ragazzi.
Per essere quasi ora di chiusura, il bar è abbastanza pieno."Buona sera bella bionda" saluto Clea dandole un bacio sulla mano quando vedo che un ragazzo ci sta provando un po troppo. Clea non deve essere toccata da nessuno, deve essere protetta e per questo è sempre controllata da qualcuno di noi; ha già sofferto molto in passato e dobbiamo evitare che succeda di nuovo.
"Ciao Alec" mi sorride dolce sotto lo sguardo attento dei ragazzi. Le stringo la mano per poi avviarmi al bancone.
Clea è come una sorella per me e chiunque le faccia del male la pagherà.
Mi siedo sullo sgabello davanti alla ragazza riccioluta intenta a versare il caffè un una tazzina.
"Ciao, cosa posso portarti?" mi dice distratta appena sente lo stridio dello sgabbello non accorgendosi di me.
"Magari un saluto fatto per bene" sputo un po' offeso.Quando alza lo sguardo per incontrare il mio mi sorride come sempre, facendo sorridere anche me.
"Ciao Alec! Come stai?" dice mentre mi porge un piattino con i due muffin al cioccolato e caramello che prendo sempre. I miei preferiti.
"Ciao ragazzina. Tutto bene, te?"
"Starei meglio se tu smettessi di chiamarmi così" risponde un po amareggiata.
"Ragazzina ti si addice" ammicco.Scuote la testa accennando un sorriso per poi darmi le spalle per sistemare dei bicchieri.
In queste settimane ho osservato il suo modo di vestire e devo dire che la ragazza ci sa fare.
Indossa sempre jeans; che siano blu, neri o bianchi devono essere sempre strappati a tutti i costi. Sul busto porta cannotiere con felpe di tre taglie più grandi, ma gli stanno una favola. Qualche volta indossa magliette oversize di band o con foto di quelli che presumo siano i suoi cantanti preferiti, e anche in musica la ragazza non scherza.
Oggi porta una felpa oversize bianca con qualche stampa, dei jeans neri e ai piedi le solite Nike immacolate.
Tutto ciò accompagnato da qualche catena al collo e i capelli ribelli raccolti in una coda disordinata che la rende adorabile.Quando nota che la sto guardando più del dovuto abbassa il capo e arrossisce. Sento una mano posarsi sulla mia spalla e quando mi giro noto Aron sedersi affianco a me.
"Mi devi fare un favore"
"Ma che succede? Avete perso tutti l'abitudine di salutare per bene?" mi lamento guardando sia Jasmine che Aron, si guardano per qualche secondo per poi scoppiare a ridere e darsi il cinque."Alec sono serio" mi ripete il mio amico
"Vi lascio parlare" dice subito Jasmine avvicinandosi alla porta dello sgabuzzino
"No!" sbotta Aron "Ho bisogno anche di te" la guarda dolcemente. Jasmine mi guarda preoccupata e io scrollo le spalle non avendo la più pallida idea di cosa voglia il mio migliore amico."E' successo qualcosa?" domanda lei abbassando il tono della voce in modo che gli altri clienti non si intromettano.
"No, ma ho bisogno di voi" ci dice serio più che mai.
"Spara" sancisco al limite della curisità."Oggi è l'anniversario mio e di Clea" annuncia con il sorriso più grande che io abbia mai visto. Clea e Aron si sono conosciuti quando lei aveva sedici anni e lui quasi diciannove, da quel momento non si sono mai lasciati. Si sono amati dal primo momento in cui si sono guardati negli occhi, lui le ha promesso di non lasciarle mai la mano ed ha sempre rispettato questa promessa in tutti questi anni, non perché si sente costretto ma perché l'amore che prova per lei è immenso.
"Da quanto state insieme?" chiede Jasmine curiosa
"Questo è il nostro quarto anno" "Oh..." dice lei sorpresa
"Già" le rispondo divertito dalla sua reazione.
"Volevo portarla fuori a cena e poi mi servirebbe casa libera per tutta la notte se possibile" guarda Jasmine prima di continuare "Ti dispiace dormire da qualche parte stanotte?" domanda infine con sguardo colpevole.Jasmine mi guarda un po' esitante per poi sorridergli "Certo! Cercherò un hotel in cui stare" dice nascondendo un po' di frustrazione.
Ma come gli viene in mente di chiedergli una cosa del genere?!
Prendo Aron per un braccio in modo da dare le spalle alla ragazza mulatta "Scusaci un attimo" le dico prima di darle totalmente la visuale della mia schiena.
"Sei per caso impazzito?" gli dico trattenendomi dal prenderlo a schiaffi davanti a tutti
"Cosa ho fatto di male?" mi chiede più preoccupato del previsto
"Hai appena chiesto ad una ragazza che è scappata di casa nemmeno due settimane fà perché stava di merda, di levarsi dai piedi e andare a dormire in un maledetto hotel" la sua faccia improvvisamente perde colorito e assume un'espressione colpevole si fa strada sua suo volto.
"Alec ti giuro che non ci avevo pensato" si scompiglia i capelli per poi sbuffare "Sono un coglione".
"Sei decisamente un coglione" dico prima di girarmi verso Jasmine.Sta pulendo da svariati minuti un bicchiere ormai limpido e non osa alzare lo sguardo. Non ho intenzione di lasciarla dormire sola chissà dove e per questo tutto ciò che esce dalla mia bocca successivamente viene fuori senza che io me ne renda conto.
"Appena chiude il bar passiamo a prendere delle cose a casa" dico alla ragazza
"Io e te?" chiede confusa "Esattamente"
"E... Perché?" è sempre più confusa e la cosa mi diverte parecchio."Dormi da me ragazzina" dico infine incurvando le labbra all'insù.
***
Ecco il capitolo 6! Spero vi sia piaciuto, a venerdì <3
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How To Save A Soul
RomanceJasmine Cross ha diciannove anni e vive in uno dei quartieri più malfamati e tristi del Michigan insieme a suo fratello, il compagno della madre defunta e il figlio. Nonostante viva con loro è sempre stata sola e per sopravvivere alla realtà che la...