Io e Charlie avevamo collaborato molto.
Ci conoscevamo da un po' e tutte le tracce di "Album" le aveva prodotte lui.
Era come un fratello per me ma purtroppo sapete che le cose non durano per sempre.
Ci distaccammo, ma chissà magari in futuro avremmo potuto fare qualcosa di nuovo insieme.
Iniziai a lavorare con Luca, tempo prima avevamo collaborato a "Zingarello" e poi mi  aiutò per realizzare alcune tracce di "DNA".
È un bravo beatmaker, non a caso suo padre è Duke Montana.
La nuova canzone avrebbe fatto da apripista ad un progetto che ideai io stesso.
Avremmo caricato il video spoiler su YouTube dopodiché avremmo rilasciato alcuni brani inediti con dei featuring o dei remix.
Era come se fosse una versione deluxe dell'album.
Ormai era passato qualche minuto e Luca era di fronte a me con aria interrogativa.
<<A cosa stai pensando?>> Mi chiese incuriosito.
<<Nulla>> Risposi sottovoce.
Non mi andava di parlare di Charlie proprio in quel momento.
<<Va tutto bene?>> Incalzò fissandomi dritto negli occhi.
<<Si certo>> Replicai cercando di risultare convincente.
Giulio intanto era già uscito dall'acqua e ci fece segno di seguirlo.
Mentre avanzavo verso il bagnasciuga calai lo sguardo sui miei pettorali e vidi le goccioline d'acqua scorrere velocemente verso il basso.
Mi ricordarono che anche il mio tempo passava velocemente.
Rientrammo in hotel con un certo languorino ma prima di recarci al ristorante dovevamo  cambiarci.
Avevamo preso 3 suite separate per evitare di discutere per delle scemenze, però le nostre camere erano attaccate.
Giulio che era sempre organizzato al meglio, tirò fuori dal borsello le nostre schede.
Mi porse la mia e tutti entrammo nelle nostre rispettive stanze.
Se l'avessi persa sarebbe stato un casino.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi verso il bagno.
La mia pelle era ancora umida e avevo bisogno di togliermi di dosso il sale del mare, così iniziai a regolare la temperatura dell'acqua della doccia.
Ad un tratto mi ricordai di aver lasciato il cellulare sul comodino, tornai in camera ed effettivamente lo trovai ancora lì.
Lo presi e senza sbloccarlo guardai l'ora, poi lo posai sul lavandino e tolto il costume entrai in doccia.
Di solito ero una persona con mille impegni e quindi facevo tutto di fretta ma quella volta mi rilassai e feci con calma.
Un quarto d'ora dopo uscii dalla doccia e il mio telefono vibrò.
Mi legai un asciugamano bianco in vita e intanto mi asciugai le mani.
Lo presi e vidi la notifica di una nuova e-mail, ma proprio mentre stavo andando a guardare nella posta elettronica, sentii bussare insistentemente alla porta.

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