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"Compro casa ma non voglio l'affitto"

~Cacao


Lessi meticolosamente tutti i vari messaggi e il mio viso si incupì.
I miei due amici lo notarono e non tardarono a chiedermi spiegazioni.
In risposta mi alzai senza proferire parola, andai a pagare anche per loro e tornai in camera.
Non mi girai per vedere le loro facce, sinceramente m'importava poco e niente di quello che pensavano.
Era il momento di risolvere delle cose.
Chiusi la porta della camera e mi sedetti sul letto scorrendo la chat e rileggendo ciò che mia madre mi aveva scritto.
Com'era potuto accadere?
Stavano per sbatterla fuori di casa.
Dovevo capire di più su quella faccenda.
Tutto a un tratto mi venne in mente l'e-mail che non riuscii a leggere prima di andare a pranzo.
Poteva essere rilevante o si trattava delle solite pubblicità?
Controllai la posta ed era lì, in cima alle notifiche.
In men che non si dica cliccai e iniziai a leggere.
Dopo alcuni minuti arrivai all'ultima riga.
Il messaggio era rivolto a mia madre, ma per le faccende burocratiche aveva preferito dare la mia mail anche se sono sempre molto impegnato per leggerle tutte.
Di solito queste cose le gestiva il mio manager Amede ma in quei giorni non c'era.
Il messaggio era stato spedito dall'avvocato e diceva chiaramente che entro una settimana dal ricevimento della lettera avrebbero sfrattato tutti i residenti dell'appartamento.
Risultavano esserci dei debiti e delle spese non pagate da mesi.
Mia mamma era lì da sola ma ci sarei stato anch'io se non fossi partito per Rio.
Forse era arrivato il momento di prendere la palla al balzo.
Nel giro di una settimana non avremmo avuto più una casa.
Restava poco tempo, dovevo fare qualcosa.
La prima cosa da fare era capire come mai risultavano delle spese non pagate.
Da quando abitavamo lì avevamo sempre pagato l'affitto e tutto il resto.
Mentre riflettevo mi sentii chiamare dall'altra parte della porta da Giulio e Luca.
Andai ad aprire.
<<Che succede Ghali?>> Mi chiese Luca non appena mi vide.
<<Vorrei saperlo anch'io>> Risposi abbassando un po' la voce.
Porsi loro il telefono e cominciarono a leggere quella maledetta e-mail.
Mi guardarono straniti e increduli, a tratti preoccupati.
<<E adesso?>> Chiese Giulio incrociando il mio sguardo.
<<Comprerò una nuova casa>> Me ne uscii senza pensarci troppo.
<<Ma così dal nulla senza vederla...>>
<<Non ho altra scelta, andrà mamma a vederla e le spedirò i soldi per l'acconto poi una volta tornato in Italia ci penserò io>> Riflettei abbassando lo sguardo verso il parquet.
<<Se possiamo fare qualc...>>
<<No>> Risposi senza far terminare la frase a Giulio che si zittì.
<<Comprerò una casa come si deve e non dovremo più pagare l'affitto>> Dissi sollevato.
I miei due amici erano ancora li che non dicevano una parola, poi mi diedero due pacche affettuose sulle spalle annuendo al mio discorso.

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