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Jimin si lasciò andare, accarezzando il retro del collo del ragazzo, avvicinandolo maggiormente a se e ricambiando quindi il bacio. Fu un bacio colmo di lussuria e desiderio, niente di più niente di meno. Si spingevano l'uno contro l'altro, ormai neanche considerando più la musica. Fu il rosa a voler approfondire il bacio, probabilmente per l'alcool o soltanto perché voleva farlo. Nonostante ciò il moro non rimase insoddisfatto e lo assecondò.

Si allontanarono soltanto per poter riprendere fiato.
-Non c'è un luogo più appartato?- chiese il rosa vicino all'orecchio dell'altro per farsi sentire e facendogli recepire il messaggio di ciò che intendesse realmente. Il moro accennò un leggero sorriso prendendo successivamente il rosa per mano e portandolo fuori dalla pista con se. Jimin lo seguì, ridendo e fermandosi con il moro non appena uscirono dal locale. Inciampò sui suoi stessi passi cadendo letteralmente di sedere sulla strada. Il moro si voltò non riuscendo a trattenere le risate, per poi scoppiare a ridere.

-Yah! Che ti ridi- urlò Jimin, rialzandosi goffamente e camminando con difficoltà, troppo preso dalla vergogna per la figuraccia fatta.
-Smettila di ridere!- Jimin diede un leggero schiaffo al petto dell'altro facendo soltanto aumentare la sua risata. Il rosa si morse il labbro inferiore notando finalmente il viso del ragazzo. Quasi non cadde a terra. Come poteva esistere nel mondo terreno una tale bellezza? Stava avendo delle allucinazioni per caso?

-Vuoi che ti faccia zittire a suon di ceffoni??- lo ammonì portando le braccia al petto, quasi offeso.
-Scherzavo, ma se vogliamo essere cliché perché non mi zittisci in un altro modo?- il ragazzo finalmente parlò, lasciando di sasso Jimin. Pure la voce mica male, pensò il rosa.

-Mi fa male il sedere, prendimi in braccio- rispose arrabbiato il rosa, alzando le braccia e dondolandosi sul posto, non avendo voglia di stare in piedi. Il moro non disse niente, facendo ciò che gli era stato chiesto, prendendo dai fianchi il rosa ed iniziando a camminare con quest'ultimo che cingeva le gambe attorno al suo bacino.

Dopo qualche minuto di camminata il rosa iniziò a muoversi, sentendosi scomodo. In risposta il moro mugugnò, stringendogli una coscia per fermarlo.
-Stà fermo o mi creerai problemi- disse il moro fermandosi e facendolo scendere. Si trovavano davanti ad una palazzina. Non appena il moro aprì finalmente la porta principale, il rosa iniziò a lasciargli vari baci sul collo, mettendosi in punta di piedi. Il moro alzò un sopracciglio evidentemente sorpreso, accarezzandogli un fianco.
-Vieni- lo incitò, facendosi seguire mentre saliva le scale e apriva un'altra porta, probabilmente il suo appartamento.

Entrarono e Jimin, preso dal momento iniziò a levarsi la camicia che indossava.
-Possiamo sempre risolverli i problemi. In due è più facile, non credi?- rispose a ciò che aveva detto precedentemente il moro.

Ripresero di tutto punto a baciarsi mentre man mano i vestiti venivano lanciati da una parte all'altra dell'appartamento precedentemente ordinato, presi entrambi dalla troppa foga. Avevano soltanto bisogno di sfogarsi, di liberarsi dallo stress. Avevano un'opportunità e non l'avrebbero di certo sprecata.

Pian piano il moro trascinava con se l'altro, aprendo la sua stanza velocemente e portandolo con se sul suo letto. Jimin gli salì a cavalcioni spingendosi contro di lui e più specificamente contro la sua intimità. Si leccò le labbra alzandosi ed allontanandosi così dal bacio mentre il moro lo scrutava attentamente, portandosi indietro i capelli, leggermente umidi.

Percorse con una lunga scia di baci il suo collo, il suo petto e il suo bacino, soffermandosi su quest'ultimo. Si alzò definitivamente dal letto, essendo entrambi rimasti in boxer; abbassò velocemente quelli dell'altro, deglutendo ed inginocchiandosi. Il moro portò una mano sul suo viso, accarezzandolo, mentre con l'altra si teneva seduto stabilmente sul letto.
-Sei proprio bello- sussurrò il moro, accarezzandogli con il pollice il labbro inferiore.
-Non è il momento giusto per essere dolce tesoro- rispose il rosa prendendo poi a leccare la lunghezza del moro, lasciandolo a bocca aperta.

Non aveva mai conosciuto un ragazzo così impulsivo e piacevole. Non poteva essere più soddisfatto di così. Lo aiutò man mano con i movimenti non appena prese a muoversi su tutta la sua lunghezza, mandandogli in tilt il cervello. Era sicuro che non si sarebbe mai dimenticato quella sensazione divina. Il viso angelico del rosa rendeva il tutto più eccitante. Il fatto che mantenesse imperterrito il suo sguardo incatenato al suo rendeva la situazione soltanto più calda dal punto di vista del moro.

Non durò tanto, dato che il rosa si bloccò di tutto punto alzandosi velocemente e levando anche i propri boxer.
-Hai intenzione di continuare a farmi aspettare?- lo ammonì il rosa mordendosi leggermente il labbro inferiore. Si stese nuovamente sul moro, riprendendo a baciarlo, mentre quest'ultimo si avvicinava al proprio cassetto, prendendo velocemente un preservativo.

Il moro lo allontanò delicatamente da se  mordendo e tenendo tra i denti poi la piccola bustina colorata per poterla aprire, senza ovviamente distogliere i propri occhi affamati da quelli del rosa che lo osservava con desiderio.

-Non vuoi prima essere preparato?- chiese calmo il moro mettendosi il preservativo.
-Cazzo no, non me ne frega. Muoviti e scopami, non ce la faccio più- ringhiò frustrato il rosa, quasi pregandolo. Probabilmente se fosse stato sobrio si sarebbe dato uno schiaffo in pieno viso per aver pregato quel ragazzo di farlo suo.

Il moro capovolse le loro posizioni, spingendo il rosa sotto di se e sistemando velocemente le cosche del più basso sulle proprie spalle, prendendolo senza preavviso, gemendo rumorosamente e facendo urlare il rosa che strinse le mani sulla sua schiena, graffiandola quasi violentemente a causa del movimento deciso del moro dentro di se.

-L'hai voluto tu- ringhiò il l'altro muovendosi però più lentamente dentro di lui, prendendo poi il ritmo e muovendosi con più velocità, forza e decisione. Il rosa lo attirò a se facendo scontrare nuovamente le loro bocce in un bacio sconnesso.
-stronzo- mormorò tra i gemiti il rosa portando una mano a tirare i capelli dell'altro, inarcando la schiena, ormai impotente sotto di lui, iniziando a sentire decisamente più piacere dell'inizio.

Con una mano iniziò a muoversi sulla propria lunghezza, seguendo i movimenti del moro che ringhiava dalla troppa eccitazione. Diverse goccioline di sudore presero a scendere dalle fronti di entrambi ed unendosi non appena ripresero a baciarsi, mischiando i propri gemiti ed ansimi.

Solo dopo svariati minuti vennero entrambi, respirando affannosamente. Non appena ripresero a regolarizzare il loro battito, il moro uscì dal rosa, buttando il preservativo e prendendo invece dei fazzoletti per il più piccolo, ancora steso sul letto, nel mentre che si puliva del proprio seme.

Si stesero entrambi sotto le coperte e dopo qualche minuto di silenzio fu il moro ad avvicinare il rosa a se, poggiandolo sul proprio petto.
-Dormi con me per stanotte- mormorò, accarezzandogli i capelli. Jimin si sistemò meglio sul suo petto, non prima di avergli lasciato un veloce bacio a stampo. Il moro sorrise, abbandonandosi, ormai sfinito, insieme al rosa, tra le braccia di Morfeo.

















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1160 parole e non sono ancora soddisfatta di questo capitolo. Nonostante ciò spero sia di vostro gradimento.

Premetto fin da subito che questa sarà una storia alternata tra la serietà e la comicità. :)

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