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Davanti a Jimin si trovava una donna elegante, con un completo da ufficio. Al suo fianco si trovava l'ultima persona che Jimin si sarebbe immaginato di trovare. Precisamente il ragazzo della sera precedente.

Distolse velocemente il suo sguardo non appena incontrò il suo, altrettanto sbalordito.
-Beh, vi lascio a Jimin, vi spiegherà lui la situazione, se non vi dispiace- disse la collega di Jimin facendo un veloce inchino e allontanandosi.

Jimin rivolse la sua totale attenzione sulla donna, non volendo incontrare lo sguardo dell'uomo al suo fianco, vestito in giacca e cravatta. Spiegò attentamente ciò che aveva precedentemente detto anche alla sua collega.

-La ringrazio- riferì la donna sorridendogli. Jimin ricambiò, facendo un leggero inchino, tenendo stretta la bimba al suo petto, dormiente.
-Cercheremo di migliorare la situazione, la ringrazio ancora per i suoi consigli- finì la donna.
-Nessun problema, mi ha fatto piacere conoscere Yun. È una bambina davvero brava. È stata educata bene- rispose Jimin.
-Beh, si è addormentata, avete con voi un trasportino?- chiese subito dopo.

-Si certo. Jungkook, lo hai in macchina vero?- disse la donna voltandosi verso il ragazzo. "Ah allora si chiama Jungkook", pensò Jimin. Il diretto interessato annuì.
-Scusi ma devo scappare. Sono venuta per sapere come fosse andato il primo giorno. Se vuole può darmi il suo numero, la contatterò se più avanti dovrà dirmi altro- disse velocemente la donna rivolgendosi a Jimin che alzò un sopracciglio non capendo.
-Verrò a prendere Yun una settimana si ed una no. Per il restante dei giorni verrà il padre- spiegò regalandogli un sorriso sincero e accennando con lo sguardo verso Jungkook.
-Oh si sì, va benissimo certo- le disse il suo numero mentre la donna lo digitava nella tastiera.
-Grazie mille, ci rivedremo la prossima settimana. Ancora grazie di tutto. Mi dispiace ma devo scappare per lavoro- Jimin le sorrise cordialmente, mentre la donna si avvicinava alla testa della bambina per lasciarle un veloce bacio.

Rimasero soli e ad interrompere quel silenzio insistente fu Jungkook.
-Beh, allora prendo Yun e vado- mormorò allungando le mani verso la bambina. Jimin gliela porse delicatamente guardandolo finalmente in faccia.
-Quindi è tua figlia- sussurrò il rosa giocherellando con le proprie dita.
-Già. Sono padre di una splendida bambina- disse mentre si incamminava verso la propria macchina. Jimin lo seguì senza rendersene conto. Voleva probabilmente parlare della sera precedente ma si sentiva fin troppo in imbarazzo. Si sentiva quasi in un drama di Netflix, surreale.

Jungkook sistemò la bambina sul seggiolino della macchina richiudendo poi la portiera, dopo aver abbassato di poco il finestrino per la piccola che dormiva. Jimin abbassò lo sguardo non appena Jungkook si voltò nuovamente verso di lui.
-Ti da fastidio?- chiese poi avvicinandosi maggiormente al rosa. Quest'ultimo alzò la testa non capendo.
-Aver fatto sesso con un uomo...beh già padre. Non sembri felice- buttò fuori e Jimin spalancò la bocca coprendo con la mano quella dell'altro.
-Yah, stupido. Non dirlo a voce alta- lo ammonì il rosa e il moro non perse tempo, appoggiando le mani sui suoi fianchi innocentemente per dargli un pizzicotto.
-Non mi da fastidio, l'importante è che tu non l'abbia tradita, sarebbe un comportamento disgustoso- continuò il rosa, togliendo la mano e dandogli un leggero schiaffo sul petto per il pizzicotto ricevuto precedentemente.
-Non stiamo insieme, non più. Ormai da parecchi anni; non sarei mai capace di una tale vigliaccata- spiegò brevemente il moro accennando un leggero sorriso.
-Mh, bravo- sussurrò il rosa mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Perché te ne sei andato stamattina?- chiese Jungkook appoggiandosi alla propria auto.
-Perché era meglio per entrambi. Tu hai avuto la fortuna di non vedere la mia faccia da assonnato, ed io ho evitato momenti di disagio andandomene- spiegò con un'alzata di spalle.

asilo nido;; JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora