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NARRATRICE
Quella mattina il sole splendeva alto nel cielo come non aveva mai fatto fino ad ora, il suo calore riempiva l'aria e i raggi si insinuavano anche nelle più piccole fessure.
La luce entrava nelle finestre aperte del Dateko e con essa il calore che avvisava l'imminente arrivo dell'estate, il venticello quasi inesistente muoveva appena le foglie degli alberi e la polvere sul terreno.
Una giornata particolarmente calda direi, gli studenti ormai erano passati dalla giacca verde scuro alla camicetta a maniche corte bianca che faceva spiccare di più i pantaloni e le gonne grigie della divisa.
Eravamo ormai a maggio inoltrato, tra più di un mese sarebbero iniziate le vacanze estive che tutti bramavano da agosto dell'anno scorso, finalmente sarebbero incominciate le giornate al mare, in discoteca, a restare svegli fino alle 3 di notte o addirittura ad aspettare l'alba, alle notti movimentate passate con la persona che si ama, alle bibite ghiacciate al divertimento e all'adrenalina che solo l'estate poteva suscitare, sarebbe stato tutto fantastico...ma non per il ragazzi della squadra di pallavolo.
La loro estate sarebbe stata piena di allenamenti in preparazione del torneo primaverile, quindi, forse, il mare lo avrebbero visto col binocolo...o nelle storie Instagram di quegli infami che si divertono a spammare il fatto che loro hanno soldi e tempo per permettersi una vacanza ad Okinawa mentre loro comuni mortali devono spaccarsi di allenamento. Che bella la vita.Erano passate poco più di tre settimane da quando avevano perso contro il Karasuno agli interscolastici, i terzi anni si erano ritirati lasciando la squadra molto triste e vuota da un certo lato...oltre che nelle mani di Kenji Futakuchi, il nuovo capitano.
Fin da subito si è dimostrato molto sorpreso quando gli è stato affidato il compito, ma davanti al sorriso speranzoso di Moniwa come poteva rifiutare?
Non poteva ecco.
E così si ritrovò a far da capo e punto di riferimento a un intera squadra, dire che sentiva la pressione addosso era poco effettivamente, ma non gli importava finché sapeva di poter contare sul sostegno di tutti.
Anni fa non avrebbe mai detto così."Hey Futakuchi, tutto ok?" chiese Mai, la manager del club del secondo anno.
Teneva il suo solito blocco di fogli tra le mani pronta ad appuntare qualsiasi cosa le venisse in mente per una nuova strategia di gioco, o semplicemente per appuntare errori e miglioramenti dei giocatori. I suoi occhi guardavano la figura di lato del castano, molto più alto di lei, mentre gli metteva una mano rassicurante sulla spalla per assicurarsi stesse bene.Lui girò la testa non appena sentì il peso della mano sulla spalla destra incontrando gli occhi marroni della ragazza, la guardò per qualche secondo prima di fare un sospiro e girare nuovamente la testa verso la sua squadra che era intenta ad allenarsi con le battute.
"Si, ho solo...un brutto presentimento""Come mai?"
"Non lo so...ho quella strana sensazione che mi stia per capitare qualcosa di brutto"
"Forse sarà solo una sensazione!" esclamò sorridendo.
"Non pensarci troppo e va ad allenarti, tra un po' dobbiamo andare che iniziano le lezioni!" Disse poi dandogli una leggera spinta in avanti."Ok ok" sbuffò prima di eseguire l'ordine della ragazza e allenarsi con gli altri suoi compagni.
Però quella sensazione non se ne andò, anzi, si faceva sempre più forte man mano che passavano le ore.
Appena entrò a scuola dalla porta sul retro salutò i suoi compagni di squadra e si avviò con i ragazzi del secondo anno nel secondo piano dell'istituto. La temperatura certo non cambiò e sembrava di stare in un forno crematorio, ma in questo momento era l'ultimo dei problemi di Futakuchi.
Continuava costantemente a guardarsi intorno, come se si sentisse osservato, o peggio, seguito, guardava gli altri come nemici da temere e andava spesso a sbattere da qualche parte.
Tutto ciò parve davvero molto strano ai due secondi anni dietro di lui, che appena davanti le scale per accedere al secondo piano rimasero confusi nel vedere il loro compagno fermarsi di punto in bianco con un piede sullo scalino e lo sguardo rivolto a un gruppetto di ragazzi e ragazze poco lontano da loro.
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Different || Haikyuu || Kenji Futakuchi
Fanfiction> "Immagino che tutti voi che siete capitati qui sappiano che solitamente la protagonista della storia è la classica ragazza nuova arrivata, sfigata e secchiona che viene presa di mira dalla stronza o dallo stronzo di turno. Magari bullizzata in pas...