[parole: 3892]
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FUTAKUCHI
Il rancore è un abisso senza fondo e una landa senza frontiere.
Nessuno merita di vivere in un simile scenario.
Chi porta rancore si trascina dietro massi ardenti che sono pronti a lanciare a chiunque faccia a loro un singolo torto. Ciò che brucia però non sono quelli colpiti ma loro stessi. Bruciano di rabbia, odio, vendetta che non aspetta altro che esplodere e uscire.
Chi porta rancore ha una cassaforte dentro di sé, dove custodisce, quasi con gelosia, tutto il dolore subito, ogni minima cosa possa averli feriti. Comprimono il tutto insieme al loro desiderio di vendetta e alla rabbia che piano piano tramuta in odio.
Perché fanno tutto ciò ci si chiede, non è meglio divertirsi e buttarsi il passato alle spalle?
Bhe no. Il fatto è che poche persone hanno la forza di andare avanti, di dimenticare il dolore, i pianti, i sentimenti negativi e la faccia sorridente di chi ti ha ferito e se ne è sbattuto il cazzo. E, infondo, queste cose non si potranno mai dimenticare davvero, forse non potranno più farti male ma saranno sempre impresse nella tua mente come una marchio e appena tornerà fuori ti si creerà un groppo in gola nel ricordarlo.
Ci sono persone che cercano di dimenticare e persone che non vogliono dimenticare.
Persone che si portano dietro anni di dolore solo per poter avere la loro rivincita, persone che si lasciano logorare l'anima per anni solo per vedere il loro carnefice inginocchiarsi ai loro piedi e chiedere perdono in lacrime, persone che sono pronte a distruggersi pur di far provare a chi gli ha feriti le stesse pene e torture che loro hanno dovuto subire. Persone che attraversano l'inferno per il loro desiderio di nuocere.
Persone che diventano pazze e ossessionate dal loro desiderio di vendetta, perché nella loro testa altro non c'è che quella fottuta cassaforte che grida di essere aperta e spalancata, altro non c'è dentro di loro che un desiderio di rivincita e odio profondo, altro non vedi in loro se non una nube scura circondarli e due occhi vuoti. Altro loro non vedono che la loro meta da raggiungere e il desiderio di raggiungerla il prima possibile per liberarsi finalmente da quel tornando di spiriti del passato che li tormentano da mattina a sera.
Chi porta rancore è mosso da odio, sete di vendetta, dolore e orgoglio. Non si fidano di nessuno, pensano solo ai loro obbiettivi, alla loro testa che esplode di pensieri e con questo loro comportamento da "so cavarmela da solo" finiscono per farsi isolare e mal vedere da tutti. Perché questo comportamento autodistruttivo, anche se forse non lo sappiamo, influisce anche sugli altri.Quando vidi Tokyo dopo quattro anni, l'unica cosa che sapevo con certezza era che portava tanto di quel rancore nei miei confronti, da potermi uccidere con una parola se volesse.
Era qui per me, lo sapevo."Allora che ne pensi della formazione Futakuchi?" mi chiese Mai dopo aver finito di scrivere su un pezzo di carta strappato da un quaderno.
Guardai il mio bento assorto nei pensieri.
"Hm" risposi senza nemmeno averla ascoltata."Mi hai ascoltata almeno?" sbuffò incrociando le braccia.
"Hm"
"Allora sei d'accordo se seppelliamo il corpo di Aone nel tuo giardino?"
"Hm"
Mi arrivò un calcio da sotto il tavolo che mi fece risvegliare di colpo.
"Cazzo Mai! Hai i piedi di piombo?!" sbottai massaggiandomi il punto colpito."La prossima volta mi ascolti invece di pensare a chissà quali problemi esistenziali ti sei creato in testa" rispose lei lanciandomi un'occhiataccia.
"Mi hai chiesto di aiutarti nel scegliere i titolari e te ne stai a fissare il tuo riso come se ti potesse parlare!"
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Different || Haikyuu || Kenji Futakuchi
Fanfic> "Immagino che tutti voi che siete capitati qui sappiano che solitamente la protagonista della storia è la classica ragazza nuova arrivata, sfigata e secchiona che viene presa di mira dalla stronza o dallo stronzo di turno. Magari bullizzata in pas...