[parole: 9226]
-------------------------------------------------
FUTAKUCHI
"Come?"
"Oh dio perché sei così idiota?! Non ci senti per caso?!" sbottò, abbandonando quella voce flebile, appena udibile.
Scossi la testa per riprendermi completamente dal mio stato di trance scaturito da quella rivelazione. Mi resi effettivamente conto che quella mia reazione era piuttosto penosa, non la biasimai per avermi urlato contro di essere scemo, solo che mi prese un attimo di sorpresa, non mi immaginavo che dietro quel suo stato d'animo ci fosse un motivo così complesso. Dopotutto però, complicato o meno, cercai di trovare le parole giuste per risponderle in un modo un po' più intelligente.
L'avrei anche liberata da quella posizione se non fosse che stringeva saldamente i miei polsi, per rabbia o chissà quale altro motivo, quasi a farmi male."Cioè...devi operarti..." ripetei, più con me stesso cercando di comporre il significato di quelle parole che con lei, mentre un sorriso pian piano si formò sul mio viso al posto di quell'espressione allibita.
"È fantastico no?! Puoi tornare a vedere!" esclamai.Ma lei sembrava avere una visione diversa della cosa, anzi, cel l'aveva e basta.
Strinse maggiormente la presa sui miei polsi all'altezza del suo viso contornato dai suoi capelli rosa che ora le andavano a coprire leggermente gli occhi, strinse i denti, reprimendo chissà quale emozione avrebbe voluto far uscire dal suo petto. La sua testa era chinata, come a celarsi da mille occhi inesistenti...come se non volesse essere vista così fragile davanti a quella notizia, così timorosa verso se stessa.
Anche io, vedendo la sua reazione tutt'altro che felice, mi ritrovai a stare un po' allo stesso modo, triste e preoccupato."Certo...come le altre nove volte" mormorò con voce rauca.
"Tokyo-"
"Io sono...così stanca di tutto questo. Perché non posso vivere normalmente? Se sono destinata ad essere cieca tutta la vita perché si ostinato a cambiare ciò che è già scritto? Hai promesso di rendermi la vita migliore, come posso darti retta se continuo a vacillare tra le convinzioni altrui che io possa tornare a vedere e la cecità permanente?" sospirò direzionando lo sguardo ovunque tranne che su di me. "Voglio stare da una parte sola...mi sento continuamente sbalottata dalle scelte e dai desideri altrui...voglio poter decidere io della mia vita, per una volta...una sola volta. È chiedere troppo?"
La guardai e ascoltai attentamente tutte le sue parole. Seguii i suoi occhi che si posavano su qualsiasi cosa senza sapere realmente cosa fosse, occhi ciechi che si fermavano ovunque e da nessuna parte, così desiderosi di vedere anche il nulla apparire su un comune oggetto, solo per fissare quel punto per ore senza un determinato motivo. I suoi occhi spenti, illuminati dal riflesso invisibile di tutto ciò che, in quel momento e per anni, non gli era possibile ottenere, illuminati da sentimenti negativi perché solo il marcio del mondo l'aveva toccata, quel tossico veleno continuamente somministrato nelle vene, condannata all'impossibilità di guarire, condanna infertale da me.
La guardavo con insistenza, quasi ossessione, cominciando a riflettere realmente sulle sue parole.
Mi chiesi, mentre i suoi occhi puntavano dappertutto, quante volte avesse desiderato di sapere cosa i suoi occhi catturavano, quante volte immaginasse oggetti o persone lontane da come realmente fossero, costretta ad accontentarsi, non avendo scelta.
Quanta fatica facesse a ricordare i volti altrui, gli oggetti, se ricordava ancora i colori o qualche minimo altro dettaglio prima di finire in balia di quel buio.Mi chiesi quante volte davvero quella ragazza avesse avuto il potere di scegliere per se stessa. Il modo di vestire, di tenere i capelli, le persone da frequentare...erano davvero scelte sue? Che avrebbe detto se per una frazione di secondo sarebbe riuscita a guardarsi allo specchio? A guardarsi intorno per davvero, assimilando tutto ciò che la circondava ogni giorno senza che se ne rendesse conto. La vastità delle sue capacità visive.
STAI LEGGENDO
Different || Haikyuu || Kenji Futakuchi
Fanfic> "Immagino che tutti voi che siete capitati qui sappiano che solitamente la protagonista della storia è la classica ragazza nuova arrivata, sfigata e secchiona che viene presa di mira dalla stronza o dallo stronzo di turno. Magari bullizzata in pas...