8 - Memories [part 2]

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[parole: 5479 ]

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NARRATRICE


Il ragazzino lanciava ripetutamente la pallina da tennis contro il tronco d'albero e la prendeva al volo, colto dalla noia che gli stava suscitando la pausa pranzo quel giorno. Accanto a lui il suo gruppetto parlava tra loro non sentendo minimamente quel sentimento del loro amico. Stavano tutti e cinque seduti sul prato, i loro benti vuoti accanto a loro e la leggera aria che muoveva le chiome dell'albero poco lontano dalla loro postazione, gli altri ragazzini erano sparsi sul resto di quella distesa d'erba o girovagavano per i corridoi all'interno della scuola usando tutto il tempo necessario prima che la pausa pranzo finisse.
Futakuchi lanciò un'ultima volta la palla contro la ruvida corteccia e fu pronto a riprenderla, ma a causa della superficie irregolare deviò andando da tutt'altra parte accanto a lui, fece una smorfia infastidito e allungò la mano prendendo la piccola sfera giallastra che aveva rubato da un ragazzino del club di tennis. 
Si stese completamente sull'erba e guardò la pallina con un occhio solo e uno chiuso coprendo con essa il sole, poi, vedendo che nessuno lo filava di striscio, in un sonoro sbuffo, richiamò l'attenzione dei suoi amici.

"Ce c'è ora?" sbuffò Sosuke girandosi verso di lui.

"Mi annoio"

"Non ci posso fare nulla"

"Uffa! Tokyo non c'è oggi! Perchè non c'è?!" si lamentò il castano mettendo le braccia dietro la testa.

"Bho, sai te dov'è quella? Sarà in qualche ospedale" rispose annoiato il biondo facendo un gesto con la mano.

"Quindi a casa sua" rise Eiichi.

"Dite? Manca da una settimana ormai" disse Kenji mettendosi seduto e appoggiando la pallina sull'erba.

"Io dico che tu sappia benissimo perchè non è venuta"

Tutti si girarono verso Hiroji che guardava Futakuchi di lato. Quest'ultimo fece una faccia contrariata e sbuffò stendendosi di nuovo sul prato.

"Non so nulla"

"A no? Vuoi che ti ricordi cosa le hai fatto una settimana fa?" riprese il moro con un tono di voce più alto di prima, sentendo la rabbia salire.

"Assolutamente niente degno di nota~" rispose con superficialità, con occhi chiusi e le gambe accavallate.

"Sii serio per una volta! Hai esagerato! Le sanguinava il sopracciglio!" urlò stringendo l'erba sotto di lui per la frustrazione e per reprimere l'istinto di saltargli addosso.

"Sentite...è stupido litigare per una sciocchezza..." disse Hideo cercando di calmare gli animi, senza successo.

Futakuchi sospirò, si mise seduto sorreggendosi sulle braccia che teneva tese dietro di lui e fulminò il più piccolo con lo sguardo facendogli inghiottire la saliva.
"E tu...da che parte stai?"

Il moro rimase immobile a guardarlo per qualche secondo, e strappò inconsapevolmente i fili d'erba nel ricordarsi ciò che le disse Goshiki il giorno dopo che Tokyo fu spinta dalle scale.

Quel giorno Tokyo non era venuta scuola e sapendo in che condizioni era il giorno prima gli venne quasi naturale andare a chiedere informazioni a suo fratello, troppo preoccupato che le fosse successo qualcosa di grave, ma qundo andò a informarsi non ottenne particolari spiegazioni. Goshiki sapeva che lui stava nel giro di Futakuchi e quindi parlare con lui era l'ultimo dei suoi desideri, ma gli disse comunque perchè la sorella non era venuta a scuola, e nel sentirlo il ragazzino provò un tale schifo per sè stesso, per averla lasciata andare il giorno prima in quelle condizioni.
Infatti Tokyo era dovuta andare al pronto soccorso quella sera, per farsi mettere i punti a causa della ferita, e da quello che poteva intuire lei non aveva detto nulla sul fatto che l'arteficie della sua caduta era Kenji, disse che era scivolata, e ovviamente le credettero, infondo era cieca, poteva capitare. Ma Tsutomu non ci credette nemmeno per un attimo a quella balla, sapendo benissimo la situazione di sua sorella.

Different || Haikyuu || Kenji FutakuchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora