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NARRATRICE
Venere.
Il pianeta più caldo del Sistema Solare con i suoi 460 gradi, abbastanza da fondere il piombo. Dove il sole sorge a ovest e tramonta ad est.
Con il suo anno di 224 giorni e il suo giorno di 243.
Col suo bassissimo campo magnetico e la sua capacità di essere l'astro più luminoso del cielo notturno dopo la Luna, causa le sue nubi altamente riflettenti.
Col suo nome appartenente alla dea romana della bellezza e del piacere carnale, protagonista di dipinti, poesie, opere e qualsivoglia fantasia inerente alla perfezione. Un afrodisiaco per gli scrittori dell'epoca.
Ma anche un pianeta con la sua atmosfera prevalentemente di anidride carbonica e in parti minori di azoto, più in superficie di poco ossigeno.
Con le sue nubi di acido solforico, il suo spaventoso effetto serra e le sue piogge di acido che a causa della pressione e del calore non raggiungono mai in tempo il terreno.
Con più di 1500 vulcani, il terreno colmo di laghi di lava e un insopportabile odore di zolfo nell'aria.
Con la sua pressione superficiale 93 volte quella della Terra, pressione che qui si potrebbe trovare a 950,36 metri di profondità in un oceano.
Pressione e temperature in grado di uccidere, fondere o disintegrare qualsiasi cosa o persona in pochissimi secondi.
Con i suoi venti che viaggiano a 355 k/m negli strati più in superficie e a più di 700 a lungo addentrarsi. Più veloci dei tornadi più forti e devastanti registrati sulla Terra.Un pianeta che un tempo sarebbe stato adatto alla vita secondo molte teorie, con acqua liquida e temperature ottimali seppur lievemente più alte.
Luogo caldo e confortevole, rovinato dal suo stesso campo magnetico, troppo debole per resistere al vento solare che ogni volta spazzava via la sua fragile ed effimera protezione, troppo debole per tenersi un'atmosfera temperata e leggera. Incredibilmente sfortunato a causa di tutti gli impatti subiti che contribuirono a danneggiare il pianeta. Asteroidi che spesso colpivano la sua superficie senza essere mai fermati dal fragile campo magnetico o dalla sommessa atmosfera, colpito ripetutamente senza avere le capacità per potersi difendere.Luogo evaporato poco a poco, abbandonando il suo stato moderato e amichevole, lasciato andare a un lento e distruttivo cambiamento che ora come ora non permetterebbe a nessun essere umano di viverci, come molte altre specie.
Luogo divenuto ostile, tremendamente infernale a causa di tutte le volte che i venti solari e altri corpi celesti colpirono la sua superficie.Un luogo presumibilmente stato incantevole e poi trasformato nell'inferno che è oggi.
Vi ricorda qualcuno?
Anche a Futakuchi ricordava tremendamente qualcuno, credeva che quel pianeta fosse davvero troppo accurato per lei, nemmeno fatto a posta, eppure in quel momento non stava paragonando quel corpo celeste a una specifica persona...no, stava piuttosto pensando a quanto avrebbe preferito farsi uccidere da quel luogo sfavorevole piuttosto che trovarsi in quella situazione. Dinanzi a quell'uomo tremendamente intimidatorio.
Già, quel pianeta sembrava sicuramente meno ostile dell'atmosfera pesante che si era creata attorno a loro, che soffocò Futakuchi.
"Oh merda" imprecarono all'unisono i gemelli, la prima dietro la premeditata vittima e il secondo dietro il premeditato carnefice.
"Salve... signor. Goshiki" quasi mormorò il castano drizzando la schiena al cospetto dell'uomo.
Avrebbe volentieri lanciato un'occhiataccia alla rosa dietro le sue spalle, ma oltre a non sembrargli consono davanti al padre aveva paura ad abbassare la guardia, temendo di venir sbranato l'attimo dopo. Gli sembrava di stare in un film, tipo Jurassic Park, che se ti muovi o distogli lo sguardo dal predatore sei morto prima di rendertene conto.
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Different || Haikyuu || Kenji Futakuchi
Fanfic> "Immagino che tutti voi che siete capitati qui sappiano che solitamente la protagonista della storia è la classica ragazza nuova arrivata, sfigata e secchiona che viene presa di mira dalla stronza o dallo stronzo di turno. Magari bullizzata in pas...