ʀᴏᴏᴍᴍᴀᴛᴇꜱ ᴡɪᴛʜ ʙᴇɴᴇꜰɪᴛꜱ

📞ʟɪᴋᴇ ʜᴀɴᴅ ᴘʀɪɴᴛꜱ ɪɴ ᴡᴇᴛ ᴄᴇᴍᴇɴᴛ📞

[ M E G A N ]

Dopo una gara con Colson ero decisamente troppo stanca, mi misi a sedere sulle sue gambe e mi sorrise.
Vidi Pete dargli una gomitata, mi spostai leggermente verso il cavallo dei suoi pantaloni per poi vedere Pete sbarrare gli occhi.
Presi il joint che stava fumando Pete, feci un tiro e iniziai a fare alcuni anelli.
Entrambi mi fissavano sorpresi.

"Lo finisco tutto io questo"
"Per me va bene, io vado da quella tipa"
Si alzò e si allontanò.
Appoggiai la testa al petto di Colson, mi accarezzò i capelli e sorrisi.
Ormai il sole stava tramontando ma si stava bene da morire, specialmente tra le sue braccia.
Dopo poco Pete tornò tristissimo con la testa rivolta verso il basso, sembrava a pezzi.

"Mi ha bidon-AHAHAHHA
VI PIACEREBBE BRUTTI STRONZI"
Tirò fuori il cellulare con il numero della ragazza.

"Davidson non fallisce mai e domani abbiamo un appuntamento, qui"
"Amico questo posto è penoso per avere un appuntamento"
E Slim aveva ragione.

"In realtà me l'ha chiesto lei"
Si sdraiò completamente a terra, si accese una sigaretta.
Mugulai tenendo il viso contro il petto di Colson.

"Stanca?"
Annuii tenendo gli occhi chiusi.

"Andiamo a casa a piedi, in navetta o chiamo un autista privato?"
"Mhh come vuoi..."
Lo abbracciai forte.

"Dobbiamo anche pensare alla cena"
Mugulai ancora, non avevo fame.

"Vi do un passaggio io"
Ci alzammo e seguimmo Pete sino alla sua macchina, ci portò a casa.
Aprì la porta e appena entrati lo spinsi sul divano, mi misi su di lui e lo abbracciai tenendo la testa sul suo petto.
Lo sentii sorridere mentre accendeva la tv e mi addormentai sul suo petto.

Mi svegliai ancora abbracciata a lui, ero un disastro, mi stavo fidando di chiunque e avevo dormito consecutivamente per due notti con un ragazzo che conoscevo da pochissimo.
Russava debolmente, decisi di non disturbarlo ma rimasi a fissarlo a lungo, la forma dei suoi occhi, del suo naso con quel piercing che gli stava da dio e le sue piccole labbra...
Cristo le sue labbra...
E poi la sua mascella, era delineata ma non troppo, era davvero perfetto...

"Continuerai a fissarmi tutto il giorno?"
Aprì gli occhi di scatto e mi sorrise, mi coprii il viso con le mani, mi abbracciò.

"Oggi ti porto a fare shopping"
"Cos- sei sicuro?"
Annuì.

"Ho portato tante ragazze a fare shopping, so come funziona, aspetto un'ora buttato fuori dal camerino, mi stufo e finalmente uscite con un vestito mozzafiato"
"Non so che ragazze tu abbia avuto ma sono molto peggio di loro, porto lo shopping a un livello estremo"
Fece spallucce.

"Va bene così"
Che dolce, spesso penso sarebbe un fidanzato perfetto.
Andammo a prepararci, indossai una delle sue felpe e un paio di jeans, lui abbinò i miei vestiti ai suoi, sembravamo proprio una coppia.  
Passammo la giornata in giro per i centri commerciali con buste e buste di vestiti nel cofano dell'auto, il tutto pagato da lui.
Mi lamentai ancora mentre lui stava al cellulare fuori dal camerino, non sapevo quale dei due vestiti prendere: un vestito a tubino blu corallo o un vestito rosso con uno spacco profondo che partiva dal basso per arrivare all'altezza della coscia?

"Dovrei essere io a lamentarmi"
Ridacchiò pronunciando quelle parole.

"Dai, fatti vedere"
Spostai la tendina facendomi vedere mentre indossavo il vestito rosso, mi guardò cercando di parlare, non gli uscivano le parole dalla bocca, era successa una cosa simile anche le altre volte in cui mi ero fatta vedere mentre indossavo altri vestiti ma questa volta sembrava molto piú sconvolto.

"Sei-"
Si bloccò.

"Sei davvero bellissima"
Sorrisi imbarazzata.

"Anche l'altro mi piace un sacco"
"Indossalo"
Così mi cambiai, poi spalancai ancora la tendina.

"Oh-"
Sembrava veramente sorpreso.
Mi si avvicinò lentamente, mi fece voltare verso lo specchio, si mise dietro di me e spostò delicatamente i miei capelli da una parte, appoggiò la testa sulla mia spalla, chiusi gli occhi.
Mi cinse i fianchi con le braccia, lasciò qualche bacio umido sul mio collo, poi sentii un leggero suono provenire dallo scontro del palmo della sua mano contro la mia natica.
Arrossii, sorrise.

"Li prendiamo entrambi"