Bakugo Katsuki - Parte 1

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-Andiamo (T/n) non potrai restare chiusa lì per sempre.- dice Shoto dall'altro lato della porta con un tono abbastanza alto da far sì che potessi sentirlo, non ho affatto voglia di uscire, l'ultima cosa che voglio è vedere Bakugo che mi guarda con quello sguardo freddo e accigliato mentre io mi sento nuda davanti ai suoi occhi.

Nuda perché tre settimane fa gli avevo letteralmente detto che ho una cotta per lui dall'inizio dell'anno. Lui, ovviamente, mi ha rifiutata dicendo "Tsk, come se una ragazzina debole come te potesse essere alla mia altezza. Ora smamma." non mi aspettavo certo che mi chiedesse di sposarlo, ma almeno un modo più carino per respingermi, gli ho solo confessato i miei sentimenti.

Avrò forse sbagliato? Questo non lo so, da una parte mi sento umiliata e con il cuore a pezzi, dall'altra sento come se mi fossi tolta un peso dal petto.

-(T/n), giuro che se non esci di qui di tua spontanea volontà faccio irruzione. E non funzionerà la scusa del "sono nuda".- continua Todoroki, è diventato il mio migliore amico da tre mesi.

All'inizio si comportava come se di me non gliene importasse nulla, come se non fossi nessuno, ma conoscendolo ho capito che c'è altro oltre quella facciata neutra e distaccata che tende ad utilizzare. Ci siamo conosciuti meglio, mi sono avvicinata nonostante i suoi tentativi falliti per respingermi.
Gli voglio bene, glielo dimostro spesso e lui me lo dimostra a modo suo senza esporsi troppo.

-Non voglio vederlo, sono tre settimane che mi guarda con quell'aria di superiorità e menefreghismo, come se mi stesse rinfacciando i miei sentimenti...- sento il mio amico sospirare.

-(T/n)...- fa per parlare ma lo interrompo:- Tiene quella maschera di freddezza e indifferenza che mi fa impazzire! Ogni volta che mi guarda con quello sguardo privo di emozioni mi si spezza il cuore perché improvvisamente si fa viva la consapevolezza che non avrò mai una possibilità con lui. Mi vengono le lacrime agli occhi se ripenso al tono pieno di disprezzo che ha usato quel giorno quando mi ha rifiutata!-

-(T/n)...-
-Perché non ha nemmeno provato a non spezzarmi il cuore? Perché è stato così cattivo? Forse sono davvero solo una delle tante che gli si sono dichiarate...-

-(T/n)...-
-Eppure, a differenza delle altre, con me ha passato dei momenti.- ricordo quando dopo una battaglia persa contro Midorya lo portai con me nel mio "posto speciale" per farlo stare meglio, mi aprii un po' di più con lui e, con mia grande sorpresa, fece la stessa cosa.

Il posto era un piccola cascata nascosta nel bosco, quasi sempre deserta e illuminata dal sole, era un posto che amavo, mi faceva rilassare in ogni situazione. Ora non posso fare a meno di odiarlo, gli avevo confessato che mio padre è scappato di casa abbandonando me e mia madre quando ero solo una bambina, di come il mio unico genitore si sia fatto in quattro per non farmi mai mancare il minimo indispensabile e di come mi mancasse una figura paterna.

-Forse dovrei lasciare la Yuei...- continuo il mio discorso pietoso e a quel punto Shoto perde la pazienza ed entra nella stanza:-CAZZO (T/N), MA TI SENTI?! Credi davvero che abbandonare la Yuei e restare qui a deprimerti per Bakugo sia la cosa migliore da fare? Questa non è la mia migliore amica! Tira fuori le palle e fa vedere a quella testa di cazzo che sei forte e che nulla può abbatterti-

Fisso sconcertata il ragazzo prima di sfoggiare un bel sorriso che stona con le lacrime che mi rigano le guance, mi alzo dal letto e corro in bagno.

Lavo via dal viso le traccie del mio dolore sotto il getto della doccia, mi asciugo e indosso la divisa in modo meno trasandato del solito per far capire che oggi voglio emanare solo vibrazioni positive.

Vado in salotto, dove Shoto mi sta aspettando e lo abbraccio dicendogli quanto gli sia grata per avermi fatta tornare in me.

Quando arriviamo a scuola, in particolare prima di entrare in classe, l'angoscia torna a farsi sentire. Shoto deve accorgersene dalla mia espressione poiché, da vero amico, mi afferra la mano stringendola nella sua per darmi conforto.

Facciamo il nostro ingresso in classe e sento improvvisamente gli occhi di tutti su di noi, più precisamente, sento il suo bruciarmi sulla pelle ma, non so come, trovo la forza di non dargli nemmeno la soddisfazione di incontrare i miei occhi per vedermi crollare dinanzi ai suoi.

-(T/n), ti vedo in forma questa mattina!- esclama Kirishima sorridendo a trentadue denti, evidentemente è felice di vedere che sto cercando di riprendermi dalla delusione immensa che mi ha dato il suo migliore amico.

-Già, una persona speciale mi ha fatto capire che è inutile dare importanza a persone che non la meritano.- affermo io lanciando un'occhiata d'intesa a Todoroki. So che Bakugo ha sentito quello che ho detto e non potrei esserne più compiaciuta.

-Sei grande, (T/n)! Vorrei avere anch'io la tua tenacia!- dice Mina osservandomi serena, è come se la mia positività stesse influenzando gli altri. Forse perché tengono a me.

-Ma non dire stupidaggini, baka! Sai bene che sei fortissima!- le do un pugnetto giocoso sulla spalla e vado a sedermi accanto a Tsuyu Asui, la quale mi sorride.

Sento ancora lo sguardo del biondo su di me e non resisto alla tentazione di voltarmi e incrociare quelle iridi cremisi che tanto amo e odio, la sua espressione è un misto tra l'irritazione e la sorpresa. Inutile dire che gli ho fatto un bel ghigno soddisfatto.




SPAZIO ME:

Bene, questa sarà una raccolta di brevissime storie sui personaggi anime. Ho deciso di iniziare con Bakugo, ma ci saranno anche altri. Volevo scusarmi in caso di errori grammaticali e nulla, spero che la storia vi stia piacendo.
Byeeeee ❤

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