Ci trovavamo tutti intorno al fuoco, un'atmosfera tetra gravava su di noi.
Beh, quasi tutti...
C'eravamo io, Ray, Eren, Armin, Mikasa, Jean, Sasha, Connie, Reiner, Berthold, Annie, Christa, Ymir, Petra, Oruo, Eld, Gin, Erwin, Hanji, Moblit e il capitano Levi.
Erano passati 4 giorni dall'attacco
Il primo giorno avevamo combattuto contro i giganti, il secondo Eren aveva richiuso la breccia nel muro, il terzo ci eravamo riposati e avevamo curato le nostre ferite e il quarto il ragazzo aveva avuto il processo, e ora era in squadra con me e Ray.
Era stata una vittoria, ma per noi non lo era affatto.
Chi le aveva ancora stava versando le sue lacrime, per Marco.
Quello messo peggio sembrava proprio Jean.Mi avvicinai al ragazzo, piegandomi sulle ginocchia accanto a lui. Il calore del fuoco che tanto odiavo riscaldava il mio viso, ma la mia espressione rimaneva glaciale. Appoggiai una mano sulla spalla del ragazzo.
"Jean, forse è il caso di..."
Lui scostò la mia mano.
"Non mi toccare. Non... solo, stammi lontana"
"come prego?"
"Con che coraggio? Con che coraggio vieni qui, a chiedermi di fare qualcosa, a tentare di consolarmi, di far passare questo momento, quando a te non è mai fregato niente di lui?! Lui era sempre così gentile con tutti, soprattutto con te. Era... era il mio migliore amico. Come potrei stare meglio?! Come. Come osi, venire qui, con quella tua faccia fredda e schifata, senza aver versato nemmeno una lacrima per Marco, a tentare di farmi passare la tristezza? Tu... hai quella faccia così- così insensibile, forse è solo perchè sei Ackerman, e siete tutti così, ma tu non sai come sto io. Come sto soffrendo. Cosa sto provando. Non sai come ci si sente quando vedi la persona a cui tenevi di più morta. Tu non sai-"
Qualcosa in me scattò. Non ci vidi più dalla rabbia. Ero perfettamente consapevole del fatto che avrei rovinato tutto, e la voce di Ray risuonava nella mia testa 'Ab, non dire nulla, ignoralo'. Ma questa volta la mia coscienza, il mio buonsenso, il mio modo di fare pacato, possono tutti andarsene a fanculo. Mi alzai e presi il ragazzo per il colletto, sollevandolo di peso, senza lasciargli finire il suo inutile e insensato discorso.
"Come oso? COME OSO? IO?! COME OSI TU, VENIRE A DIRE QUESTE COSE A ME. TU NON SAI NIENTE DI ME. ASSOLUTAMENTE NIENTE. NON SO COME CI SI SENTE? OH MA DAVVERO? HAI ANCHE SOLO LA PIÙ PALLIDA IDEA DI COSA VOGLIA DIRE VIVERE NEL SOTTOSUOLO? HAI IDEA DI COME CI SI SENTA VEDERE TUO FRATELLO MAGGIORE MORIRE ACCOLTELLATO DI FRONTE AI TUOI OCCHI A QUATTRO ANNI? QUATTRO JEAN. QUATTRO. E PER COLPA MIA. È STATA COLPA MIA, LUI VOLEVA PROTEGGERMI. E POI, POCHE SETTIMANE DOPO, VEDER MORIRE TUA SORELLA PERCHÉ NON AVEVAMO ABBASTANZA SOLDI PER COMPRARE LE MEDICINE E CURARE QUELLO STUPIDO RAFFREDDORE CHE SI ERA PRESA. PERÒ IO NON SO COME CI SI SENTE GIUSTO?"
Ray mi stava guardando preoccupato, ma si tenne a distanza. Sapeva che avevo bisogno di sfogarmi, e sapeva anche che non era una buona idea intralciarmi quando ero così arrabbiata.
"OH MA HA SOFFERTO SOLO LUI, OVVIAMENTE. FOSSE FINITA QUI. AHAHA NO, PROPRIO PER NIENTE. DUE ANNI DOPO. AVEVO SEI ANNI JEAN, HAI SENTITO BENE? SEI. UN GENDARME È PASSATO E HA DATO FUOCO A CASA MIA. MIA MADRE. MIO PADRE. MIA SORELLA. MIA NONNA. TUTTI MORTI. BRUCIATI VIVI, DAVANTI AI MIEI OCCHI. E POI ANCORA, ANCORA E ANCORA. GENTE CHE CONOSCEVO, MIEI AMICI, UCCISI PER QUALCOSA DI INSIGNIFICANTE, COME UN PEZZO DI PANE. CON CHE CORAGGIO VIENI A DIRMI CHE NON SO COSA VOGLIA DIRE SOFFRIRE?"
"Abby..."
"E PER QUALE MOTIVO? AH GIUSTO. SONO ACKERMAN. ACKERMAN È DIVENTATA LA RISPOSTA A TUTTO ORMAI. PERCHÈ È FORTE? BEH È ACKERMAN. PERCHÈ È APATICA? OVVIAMENTE PERCHÈ È ACKERMAN. PERCHÈ COMBATTE BENE? TALENTO ACKERMAN. BEH MI DISPIACE DELUDERVI BRUTTE TESTE DI CAZZO, MA IO NON SONO ACKERMAN."
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' 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤𝙨𝙪𝙤𝙡𝙤 ' | 𝗅𝖾𝗏𝗂 × 𝗋𝖾α𝖽𝖾𝗋
Fanfiction|| 3^ in #leviackermanxreader e #leviackerman ,, 25-07-2020 || || 4^ in #shinjekinokiojin ^^ day|| || 9^ in #levihan same day^^💗||