chapter 6💨

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Mi stropicciai gli occhi, scostando le coperte con fastidio.

Perchè diavolo non ho tirato le tende ieri sera?
Anche se, sinceramente, non ricordo proprio nulla di ieri ser...

oh

Mi devo essere addormentata sul tetto... Dovrei ringraziare Levi per avermi riportato a letto.

Sbuffai. Meglio non pensarci.

Andai a farmi una doccia veloce, indossando poi un paio di pantaloncini neri da pallavolo (n.a. non so se effettivamente in aot sappiano cosa è la pallavolo lol, per farvi capire,, sono semplicemente pantaloncini neri corti aderenti.) e la mia solita felpa grigia extra large.
Non avevo voglia di legarli, quindi lasciai i lunghi capelli castani sciolti.

Indossai le scarpe da ginnastica e uscii dalla mia stanza, dirigendomi nella sala colazioni.

Ho proprio bisogno di caffeina.

"ABBY!"

Riconobbi immediatamente la voce e mi voltai infastidita, ma non feci in tempo ad aprir bocca che il mio viso si trovò appoggiato contro il petto del ragazzo, che mi aveva stretto forte tra le sue braccia.

Mi irrigidii, cercando di lamentaremi, ma lui mi interruppe sul nascere, iniziando a parlare a vanvera, palesemente nel panico.

"mi dispiace, mi dispiace così tanto Abby! non avrei dovuto, no, non ne avevo il diritto, non avrei proprio dovuto parlarti così. solo che ero così triste, e arrabbiato, e frustrato, che io non sapevo proprio... insomma non potevo saperlo però mi sento così in colpa, e probabilmente tu mi odirerai ora, ma vorrei tanto che sapessi che mi dispiace, io quelle cose non le pensavo davver-"

"Jean."

" cosa?"

Lo abbracciai a mia volta. " non ti preoccupare. ho capito, davvero, non c'è problema. eri chiaramente scinvolto e non avrei dovuto scaricarti addosso tutto il peso della mi vita.  scusami."

"quindi mi hai già perdonato?"

"uhm, si?"

Senza staccarsi dall'abbraccio il ragazzo mi sollevò, facendomi girare (?) e causando uno di quei rari sorrisi da parte mia.

"grazie mille, ti prometto che mi comporterò meglio! andiamo a fare colazione ora?"

"sì ti prego, ho bisogno di una tazza di caffè."

Entrammo chiacchierando in mensa e sentii gli occhi di metà sala addosso.
Presi Jean per la manica e lo trascinai al primo tavolo vuoto. Dopodichè presi la caraffa di caffè nero e mi riempii una bella tazza. Piegai le gambe e poggiai i piedi sulla sedia, appoggiando a loro volta le ginocchia al tavolo.

"bevi litri quello schifo senza zucchero e ti siedi in modo decisamente strano. mi stupisci Ab"

"hey non mi siedo in modo strano! e il caffè si beve senza zucchero."

"tu sei pazza"

"nah"

"buongiorno ragazzi!"

"ciao Ray"

"come va Abby?"

"bene. credo. insomma, ora lo sanno tutti..."

"già. beh se ne faranno una ragione."

"hai ragione"

"sai vero che Eren ti sta guardando male da un po'?"

"nah, guarda male Jean"

' 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤𝙨𝙪𝙤𝙡𝙤 ' | 𝗅𝖾𝗏𝗂 × 𝗋𝖾α𝖽𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora