Jet e Alex erano seduti ad aspettare Artym ad un tavolo all'aperto della facoltà d'ingegneria. Le lezioni della giornata non erano state molto pesanti fortunatamente e ora, con l'aria fresca che tirava di tanto in tanto, i ragazzi potevano dire di star toccando in cielo con un dito.Jet era intento a guardarsi intorno senza un vero obbiettivo da fissare, cercando di restare calmo d'avanti ad un Alex che invece ignorava tutto per prestare attenzione al suo telefono. Cercò con tutto se stesso di non procurargli nessun tipo di dolore fisico, era pur sempre un suo amico.
Mentre pensava ai possibili danni da arrecare all'amico vide arrivare Artym che buttò la cartella sul tavolo e si sedette al fianco di Alex, sussurrando insulti tra se e se.
"Sono così brutte le matricole quest'anno?"
Alex posò il telefono e prestò, finalmente, attenzione ai suoi amici parlando ironicamente. Ricevette un occhiataccia da Artym che prese a lamentarsi mentre tutti e tre prendevano il proprio cibo dalle rispettive cartelle, iniziando finalmente a pranzare. Finalmente per Jet e Alex.
"Non li sopporto. Sono maleducati, indisciplinati, stupidi e senza gusto. Ho sentito una matricola dire che mi sono vestito male. Se solo sapesse quanta gente ama i miei vestiti e quanta non vede l'ora di strapparmeli di dosso non parlerebbe così."
Jet cercò di non ridere a quelle parole per non far aumentare la rabbia del ragazzo, non voleva far rischiare qualcosa al suo cibo, e concentrò la sua attenzione sul panino che aveva d'avanti per non far vedere il proprio sorriso.
In realtà amava il modo che Artym usava per sfogarsi, ogni contesto aveva un pizzico di di ironia o malizia che alleggeriva il discorso, strappando sempre un sorriso. Non faceva mai pesare troppo le cose.
"Non ascoltarli, probabilmente l'hanno detto perché vorrebbero vederti senza. Potrei essere quasi geloso"
Jet fece un'espressione fintamente gelosa e fece scoppiare a ridere Artym che annuì, dandogli ragione.
Il loro rapporto era così. Tutti e tre scherzavano sempre in questo modo tra di loro, facendo battutine o finte dichiarazioni d'amore, ma sono sicuri che sia proprio questo ad unirli ancora di più. Per quanto ognuno di loro possa essere permaloso i vari insulti che si dicono non offendono mai perché sanno che verranno sempre ricambiati, finendo per ridere insieme il più delle volte.
Nonostante questo insultarsi o provocarsi tenevano l'uno all'altro. Raramente mostravano l'affetto che davvero li legava, molti non lo capivano nemmeno, ma ai tre non importava. Si capivano tra di loro, questo era l'importante.
Artym lo diceva sempre: "auguro davvero a tutti di avere un'amicizia come la nostra, è difficile trovarne di così vere."
Effettivamente i loro caratteri si completavano a vicenda sotto vari aspetti. Alex e Jet tendevano a difendere Artym in caso di litigi e quest'ultimo era colui che si preoccupava di calmare la loro impulsività. Jet e Alex erano i più protettivi,Artym invece cercava sempre di ricordare a chiunque che lui verrà sempre prima per i due ragazzi. Erano abbastanza bizzarri.
Insomma, avevano un'amicizia particolare.
"P'? Vorremmo chiederti una firma."
Due ragazzi e una ragazza si erano avvicinati ai senior con dei libretti tra le mani e, il ragazzo più coraggioso, si era rivolto al capo Hazer chiedendo una sua firma.
La matricola che ha parlato non era niente male. Alto, spalle large, tratti decisi, occhi scuri, capelli chiari e mani grandi. Potrebbe tranquillamente piacere al moro, secondo Jet.