Capitolo 10. (+18)

485 32 22
                                    


Artym suonò al campanello della casa di Alex, aspettando di essere aperto.

Non si era vestito in modo complicato, aveva optato per dei semplici skinny neri e per un maglione bianco, qualche taglia più grande di lui. L'aveva rubato a Jet qualche giorno prima perché amava come le maniche lunghe gli coprissero le mani a cui, quel giorno, aveva tolto gli anelli.

La porta si aprì mostrando l'alta figura di Chris con addosso un grembiule nero. Probabilmente stava cucinando.

"N'Artym, sei tu. Prego entra."

Il moro sorrise gentilmente al più grande e dopo averlo salutato educatamente entrò in casa. Non sapeva ci fosse anche lui, si sarebbe vestito in modo decente altrimenti.

"Come mai qui? Alex non c'è."

Artym si bloccò immediatamente al centro del grande salotto, chiudendo lentamente gli occhi cercando di restare calmo. Si, avrebbe ufficialmente ucciso Jet prima o poi.

"Figlio di puttana."

Sussurrò tra di se sperando di non essere sentito, fallendo miseramente infatti l'altro gli chiese di ripetere.

"Niente, non parlavo con te, stavo pensando ad alta voce."

Si girò lentamente nella sua direzione e mise le mani nelle tasche posteriori dei jeans. Avrebbe avuto modo di uccidere Jet, ma nel mentre perché non approfittare di quella bellissima compagnia? Non era stupido come Jet, ne avrebbe approfittato.

Mostrò all'altro un sorriso, inclinando leggermente la testa di lato cercando di fare l'espressione più carina possibile.

"Credevo che Alex fosse qui, ma a quanto pare mi sbagliavo. Ho fatto più di un'ora di macchina per venire, ora non ho voglia di tornare indietro. È un problema se resto qui con te?"

Chris scosse la testa sorridendogli dolcemente, andando verso la cucina aspettando che l'altro lo segua.

°

"Come mai sei qui? Cioè, ovviamente è casa dei tuoi genitori, ma credevo vivessi da solo."

Artym era seduto sul bancone della cucina e dondolava le gambe avanti e indietro guardando Chris cucinare.

"Dovevo venire a cena con i miei genitori, ma sono stati bloccati a lavoro per cui sono venuto lo stesso per preparare così che possano cenare una volta tornati a casa. Comunque si, vivo da solo e sono qui solo qualche volta."

Annuì lentamente guardandolo. Era così carino con la fronte accigliata per la concentrazione.

"Ti piace vivere da solo o vorresti tornare a vivere con i tuoi genitori?"

Era realmente interessato a sapere più cose su di lui. Non sapeva perché, trovava solo che quell'uomo fosse bello quanto interessante.

"A volte mi manca vivere qui, ovviamente, così come mi manca vedere i miei fratelli ogni giorno, ma preferisco vivere da solo. Mi piace essere indipendentemente, poter decidere le mie azioni e poter manovrare la mia vita come meglio credo. Tu invece preferisci vivere da solo o con la tua famiglia?"

Chris concentrò l'attenzione sul ragazzo avanti a se, cercando di nascondere il sorriso divertito nel vedere le sue gambe dondolare. Ovviamente non toccava stando seduto sul bancone, ma in quel modo e con quel maglione sembrava ancora più piccolo e adorabile.

"Mh, mi piace vivere da solo. Non so, trovo incredibilmente sexy la gente capace di gestire se stessa senza dipendere da nessuno."

Una luce maliziosa attraverso gli occhi di Artym e il più grande si ritrovò a guardarlo, indeciso se trovarlo effettivamente adorabile.

But i still want you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora