(Note: ci si avvicina alla fine purtroppo e se dopo questa scrivessi un'altra storia? Magari su ship già esistenti o un'altra inventata da me. Fatemi sapere cosa ne pensate. Ps. Piccolo capitolo di passaggio.)Jet era seduto sul letto a gambe incrociate, mentre guardava Alex sistemare la valigia. Sarebbe partito per un weekend con la squadra di nuoto e stava preparando tutto il necessario.
Alex aveva proposto al ragazzo di andare con lui, ma Jet doveva studiare per degli esami per cui sarebbe rimasto lì. Anche se gli dispiaceva.
Aveva parlato anche con Artym, decidendo che per quel weekend sarebbero tornati a casa del moro insieme, studiando e valutando se fosse o meno il caso di presentare Chris ai suoi genitori.
E avrebbero sfruttato l'occasione per sparlare dei due fratelli, certamente ne avrebbero approfittato."Finito."
Alex chiuse la piccola valigia, posandola poi vicino al muro. Aveva organizzato tutto per il giorno dopo e quella era l'ultima cosa da fare così da potersi dedicare completamente al suo ragazzo per quella notte.
Salì sul letto, sedendosi al suo fianco poggiando il mento sulla sua spalla. L'altro non gli aveva risposto e non aveva nemmeno notato la sua vicinanza, troppo preso nei suoi pensieri.
"Jet?"
Alex richiamò la sua attenzione scuotendolo, facendolo girare verso di lui.
Era così concentrato a pensare da non rendersi conto della presenza dell'altro.
"Mh? Dimmi."
Parlò in modo distratto, stendendosi sul letto. Non era molto tardi, avrebbero potuto fare ciò volevano prima di andare a dormire, ma in quel momento non voleva fare niente se non rilassarsi.
"Cosa farai domandi?"
Alex aveva notato quanto l'altro fosse distratto in quei giorni, sembrava costantemente pensieroso, ma diede la colpa agli esami ormai vicini.
Se avesse avuto dei problemi più seri ne avrebbe già parlato con lui."Ti accompagnerò all'autobus, poi con Artym andrò a casa sua per il weekend. Voleva venire a salutarti, ma avrà lezione."
Alzò le spalle spiegando brevemente il suo piano per il giorno dopo. Inizialmente lui e Artym dovevano andare a salutare Alex insieme, ma purtroppo gli avevano spostato una lezione e non sarebbe potuto andare.
Dopo aver salutato il ragazzo sarebbe andato a comprare da bere per l'amico, a dandolo poi a prendere nella sua facoltà. Aveva tanto tempo libero, l'avrebbe sfruttato.
"Dormirai da lui?"
Jet annuì, confermando. Sarebbe rimasto dal pomeriggio, fino alla sera dopo. Sarebbe rimasto lì a dormire, cosa che non faceva da tempo poiché il moro non tornava a casa sua da mesi.
Quasi si stava pentendo per non aver accettato di andare con lui, ma purtroppo non poteva permettersi di fallire l'esame. E Artym l'avrebbe ucciso. Aveva passato due ore ad infastidirlo per farsi aiutare, non poteva dargli buca così.
"Va bene. Chiamatemi quando arrivate a casa."
Alex passò una mano nei suoi capelli facendolo sorridere. Era carino da parte sua preoccuparsi di loro.
Jet si avvicinò a lui lasciando un bacio sul suo naso, facendoglielo arricciare infastidito. Era davvero carino, si.
Aveva pensato a lungo alla conversazione con Artym, aveva pensato a lungo alle sue parole e stava realizzando ciò che realmente provava.
Sentimenti che non gli dispiacevano affatto.
°
Artym uscì dalla classe sbuffando, passando una mano nei capelli. Era stanco morto, non vedeva l'ora di tornare a dormire.
La sera prima era tornato tardi dalla cena con Chris e i suoi dipendenti, era rimasto a dormire da lui e per questo si era dovuto svegliare prima per andare a lezione.
Sentiva i muscoli del suo corpo doloranti, aveva poche ore di sonno e l'essere rimasto piegato sul banco per tutta la mattinata non aveva aiutato.
Camminò fuori dall'edificio, trovando Jet ad aspettarlo. Si avvicinò a lui, prendendo dalle sue mani il bicchiere che gli stava porgendo.
"Grazie, ne avevo bisogno."
Bevve dal proprio bicchiere iniziando a camminare al suo fianco, dirigendosi verso il dormitorio. Dovevano andare a recuperare alcune cose del moro prima di poter partire e aveva bisogno di una doccia calda.
"Perché così stanco?"
Jet lo guardò, prendendo il suo zaino. Non era andato a lezione quella mattina, era completamente libero per cui avrebbe aiutato l'altro che sembrava sul punto di addormentarsi.
"Ieri sono tornato tardi dalla cena, sono rimasto da Chris e mi sono alzato prima del solito per venire a lezione."
Iniziò a raccontare della cena, soffermandosi sul suo piccolo litigio con Tar. Era ancora irritato per quel suo atteggiamento e il pensare che potesse avere a che fare con Chris quando voleva lo irritava.
Jet scoppiò a ridere ascoltandolo il suo racconto. Gli aveva detto di restare il più calmo possibile, ma ovviamente l'altro non ci era riuscito.
Comunque era rimasto calmo, cosa che lui non sarebbe mai riuscito a fare.
"I suoi dipendenti sono scoppiati a ridere, probabilmente nemmeno loro lo sopportano. Poi siamo andati a casa sua e anche se ha provato a non farlo, è scoppiato a ridere anche lui. È stata una soddisfazione."
Artym rise divertito pensando alla sera prima, era molto soddisfatto del trattamento servito.
Non voleva essere cattivo, voleva solo farsi rispettare.
Okay, forse voleva essere un po' cattivo.
"Anch'io sarei soddisfatto. E ti ha stancato Chris o non sei riuscito a dormire?"
Una dei problemi di Artym era proprio l'insonnia e il sonno leggero. Per lui era difficile dormire, dormiva sempre poche ore ed era facile per lui svegliarsi.
Basta un raggio di sole, il più piccolo rumore o il minimo movimento per farlo svegliare. E se si svegliava restava infastidito per tutta la giornata.
"Non riuscivo a dormire e Chris mi ha aiutato a stancarmi per addormentarmi."
Alzò le spalle entrando nel condomino nel suo dormitorio, non aveva voglia di salire tutte quelle scale.
Jet lo seguì su per le scale, lasciandogli piccoli pizzicotti sui suoi fianchi mentire lo infastidiva per farsi raccontare la serata.
"Ficcanaso."
Artym lo spinse via da se, arrivando finalmente in camera sua. Aprì la porta entrando, venendo seguito dall'amico.
"Vado a fare la doccia, aspetta qui."
Jet annuì sedendosi sul divano, ormai non si faceva troppo problemi a comportarsi come se fosse casa sua, mentre Artym prese dei vestiti puliti andando poi in bagno.
Non era pronto ad affrontare quella giornata, se lo sentiva.