1 - Rise up

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Febbraio 2017, Boston

L'inverno era ancora lontano dal terminare, soprattutto in una città come Boston dove era possibile in quel periodo vedere ancora dei fiocchi di neve scendere dal cielo. Le persone per strada erano poche, specialmente in quella piovosa giornata, dove il sole era oscurato dalle nuvole, coprendo la città di un grigiore che donava tristezza a chiunque portasse lo sguardo fuori dalla finestra. Chiunque, tranne che per Aurora cui l'inverno era la stagione preferita: l'atmosfera natalizia e la sensazione di iniziare un nuovo anno l'avevano sempre accompagnata sin da piccola, sperando che le cose migliorassero una volta seduti intorno alla tavola, con le persone che più si amano, però col tempo aveva capito che l'unico modo era... Il tempo.

Di tempo ne era passato dalla piccola ragazzina che aveva paura di andare a scuola, perché dodici anni dopo, Aurora, era una donna indipendente che si era lasciata il passato alle spalle, iniziando una nuova vita e una nuova carriera lontana da casa. Osservava la pioggia colpire le finestre mentre teneva tra le mani una tazza di cioccolata calda e una coperta sopra le gambe, nel suo nuovo appartamento. Era arrivata in città solo da pochi giorni e ancora non aveva trovato la voglia di aprire gli scatoloni che si trovavano sparpagliati in giro per le stanze, poiché la sua mente era occupata dal nuovo impiego che l'aveva costretta al trasferimento.

Era sempre stata una persona artistica, sin dal liceo, capace di esprimere i propri sentimenti attraverso l'arte. Però, negli ultimi anni la sua volontà di esprimere ciò che provava era cambiata: dal classico foglio e pennarelli che l'avevano accompagnata per tutta l'adolescenza aveva iniziato ad esprimere se stessa direttamente sul suo volto. All'inizio, era stata tutta una scusa per nascondere le insicurezze che i classici bulli del liceo le avevano fatto nascere dentro, ma poi aveva capito che il trucco non doveva essere usato per nascondersi ma per valorizzarsi. Così, aveva deciso deciso di iniziare gli studi e diventare una truccatrice qualificata, facendo della sua passione il suo lavoro.

Dopo anni a lavorare come commessa nel negozio di sua cugina Grace e utilizzare il suo attestato da make-up artist, una volta ogni tanto che qualcuno notasse la sua pagina su Instagram, finalmente il suo sogno si stava realizzando e non poteva esserne più che contenta: aveva avuto la fortuna di avere una cara amica, Cheree, che lavorava per una grande azienda sportiva nel mondo del wrestling, e lei aveva fatto il suo nome quando aveva scoperto che stavano cercando una nuova truccatrice per gli show settimanali. Si era subito entusiasmata, poteva lavorare full-time con il suo lavoro dei sogni e soprattutto, passare del tempo con una delle sue amiche più care, che purtroppo negli anni e con il crescere della sua carriera, aveva visto sempre meno. Nonostante il colloquio fosse andato alla grande, però, non si aspettava di ricevere la chiamata in cui le annunciavano che aveva avuto il lavoro. Appena aveva staccato la telefonata, si era subito messa a saltare sul letto, quasi con le lacrime agli occhi. Le era dispiaciuto molto lasciare suo padre, specialmente a causa della malattia diagnosticatogli un anno prima, e la sua famiglia per andare in un'altra città, ma loro l'avevano supportata sin dal primo istante; era stata cresciuta con l'insegnamento di seguire sempre i propri sogni e finalmente il suo si stava realizzando.

«Pronto?» il suono del telefono interruppe i suoi pensieri mattutini. «Papà!» la gioia nel sentire la voce di suo padre era impagabile. Tutti i suoi sogni non si sarebbero realizzati senza il suo supporto. Lasciarlo era stata una decisione difficile, ma in fondo al cuore sapeva che lui avrebbe voluto che accettasse questa grande occasione.

«Ecco la mia piccola stella! Come stai tesoro?» Aiden Robertson aveva aspettato trepidante il momento di giusto per chiamare sua figlia che si trovava troppo lontano da lui per i suoi gusti, ma sapeva che un giorno avrebbe dovuto lasciarla andare.

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