Quando devo "ricaricare le batterie" e ritrovare un po' di calma e serenità sento proprio la necessità di immergermi nella natura. Niente mi fa stare meglio con me stesso che riconnettermi con l'armonia che solo la natura riesce a regalare: quel silenzio assoluto riempito dal fruscio del vento fra gli alberi, dal frinire delle cicale, dal cinguettio degli uccelli, dall'abbaiare dei cani in lontananza. Sono completamente circondato dal verde e dal blu brillante del cielo sopra di me e non riesco a non sorridere; tutte le preoccupazioni e le ansie e il nervosismo mi sembrano lontani e inutili di fronte a questo equilibrio degli elementi. È incredibile come la natura continui la sua crescita ed evoluzione anche quando noi uomini ci sentiamo fermi, quando vorremmo urlare che noi stiamo male, che non ce la facciamo ad andare avanti; è come se lei volesse dirci che non importa cosa succede, non importa quanto dolore ci sia sulla Terra, non importa quante disgrazie accadano, è tutto effimero e di passaggio, la vita va avanti, il mondo va avanti. Lo stesso ciclo delle stagioni è una metafora del fatto che dopo ogni inverno ci sarà sempre una nuova primavera, dopo ogni morte c'è una rinascita; la vita va avanti.
It's empty in the valley of your heart
The sun it rises slowly as you walk
Away from all the fears and all the faults you've left behind
Vorrei sentirmi sempre così ma purtroppo, da solo, immerso nella mia vita, non ce la faccio a pensare che tutto si evolverà eventualmente. Mi sento bloccato, preda delle mie ansie che cercano di trattenermi e spingermi verso un oblio dal quale non si fa ritorno.
Tutti pensano che io sia sicuro di me, forte, deciso e sempre convinto, indipendente e anche un po' distante, come se niente potesse scalfirmi. Magari fosse vero. La verità è che io ho un bisogno costante di rassicurazioni, ho bisogno di approvazione e non faccio altro che dubitare di me stesso e delle mie scelte; e se appaio distante è solo perché ho una fottuta paura di mettere a nudo i miei sentimenti, non sono capace di esprimere tutte le emozioni che provo, che sono tante, forse troppe. Ho sempre cercato di migliorare queste parti di me, di chiedere aiuto, di aprirmi con le persone per vedere cosa potrebbe succedere, per scoprire se avessi sempre sbagliato finora a non buttarmi a capofitto in ogni sentimento, non foss'altro perché alcune persone nella mia vita si meriterebbero davvero tutta la mia sincerità e la dimostrazione che di loro mi fido più che di me stesso.
E' solo che non so come si fa ad aprire la valvola dei sentimenti, non so come si fa ad affidarmi totalmente ad un'altra persona senza remore. Vorrei che fosse facile come quando mi immergo in questa natura e mi sento libero e sento che potrei dire qualunque cosa, che le mie parole verrebbero raccolte dal vento e che ogni fruscio tornerebbe indietro per dirmi che vado bene cosi, che non sono sbagliato, che devo smettere di preoccuparmi di ogni cosa e iniziare a vivere davvero, che non devo nascondermi.
The harvest left no food for you to eat
You cannibal, you meat-eater, you see
But I have seen the same I know the shame in your defeat
Forse dovrei provare davvero ad urlarlo a questo cielo così blu da far male agli occhi: Ehi, io sono gay! Mi piacciono gli uomini. Mi piace il loro odore, mi piacciono i loro tratti decisi, mi piacciono le loro voci! Ecco, l'ho detto.
L'ho detto e sento già quel senso di vergogna che mi assale ogni volta che mi ritrovo a guardare un ragazzo un secondo di più di quanto dovrei. Lo so che non è sbagliato essere omosessuali, che non è qualcosa di cui doversi giustificare o vergognare, è solo che mi sento come se stessi deludendo qualcuno. So che la mia famiglia lo accetterebbe, ma al tempo stesso mi sento già di averli delusi per la carriera lavorativa che ho scelto, non voglio dargli qualche altro motivo di sconforto che mi riguardi. E i miei amici mi vorrebbero bene lo stesso, per fortuna ho saputo scegliermi degli amici che non fossero stronzi o meschini o bigotti; però non voglio che mi trattino diversamente, che si sentano come se dovessero limitarsi o stare attenti a quel che dicono davanti a me.
Forse la verità è che la persona il cui giudizio temo di più sono proprio io. È sciocco anche solo dirlo, ma mi sento come se stessi deludendo me stesso, l'idea che ho di me o che credevo di avere. Ho sempre pensato di essere e dover essere in un certo modo e ora sto scoprendo che non lo sono, che non ci riesco e non so come tornare indietro, non posso tornare indietro. Come si smette di provare qualcosa, come si smette di sentire attrazione verso qualcuno? Dovrò convivere con questo peso che non riesco a condividere con nessuno proprio perché sono un idiota che non riesce ad aprirsi con le persone che gli vogliono bene e che non riesce ad esternare neanche una briciola di sentimento. A volte spero che qualcuno se ne accorga, che lo capiscano da soli, così non sarò più costretto a nascondermi e, sì, dovrò dare delle spiegazioni forse, o forse no, in ogni caso non dovrei essere io a prendere coraggio e confessare. La cosa ironica è che sono sempre stato abbastanza coraggioso con la mia vita, con le scelte che ho fatto e tutti mi hanno sempre detto che lo sono, ma allora dov'è adesso questo declamato coraggio? Adesso che mi servirebbe tutto, dov'è andato a finire? Adesso che ho un segreto da confessare che mi pesa sul petto come un macigno.
E c'è qualcosa che ancora non ti ho detto caro cielo blu: sono innamorato del mio migliore amico.
But I will hold on hope
And I won't let you choke on the noose around your neck
And I'll find strenght in pain
And I will change my ways
I know my name as it's called again
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Do I Wanna Know?
FanfictionQuanto è difficile essere se stessi quando ciò che sei ti fa così paura? Lo sa bene Nelson, che ha messo da parte un po' di segreti perché la paura di deludere è più forte della voglia di provare. Forse imparerà che a volte un po' di coraggio è prop...