Do I Wanna Know?

I will wait

I giorni dopo il mio coming out con Nico erano passati abbastanza in fretta, tra chiacchierate a cuore aperto, giri per le strade affollate del Giappone, tour culinari firmati HumanSafari e battute che solo noi avremmo capito. Il mio rapporto con Nicolò si era rafforzato ancora di più e lui stesso un giorno mi ha detto "Non te l'ho detto esplicitamente perché mi conosci, ma io non vedo assolutamente niente di diverso in te, lo sai vero? Ti voglio bene". 

Sono felice di essermi finalmente fidato di qualcuno e di avergli affidato il mio segreto più grande. Siamo in aeroporto pronti a ripartire e Nicolò nota la mia ansia nel dover tornare a casa, dove temo che il turbinio di pensieri che mi sono lasciato dietro mi stia spettando. "Che figo quell'assistente di volo eh? Credo ti stia guardando, se vuoi abbiamo ancora mezz'oretta prima di imbarcarci" mi dice Nic cercando di tirarmi su ed effettivamente mi fa ridere. "Sicuro che non stia guardano te invece?" gli rispondo.

"Sicuramente io sono più figo di te, quindi avrebbe buon gusto. Forse dovrei provarci io" mi fa con un tono così serio da farmi scoppiare a ridere "Adesso vuoi diventare gay anche te?" gli chiedo tra le risate.

"Ti è andata bene che sono innamorato di Giuli, altrimenti avrei potuto diventarlo tranquillamente e a quel punto mi avresti implorato di mettermi con te" e io continuo a ridere pensando a quella scena assurda. Dopo un po' Nicolò mi fa "Sai che non hai niente da temere, vero? I tuoi amici sono a posto, non ti giudicherebbero mai, anzi saranno felici di sapere la verità. Anche Cesare. Digli cosa provi e secondo me ti stupirà" e detto questo si alza per andare a prendere da bere, lasciandomi a riflettere su quanto mi ha appena detto.

Well I came home

Like a stone

And I fell heavy into your arms

These days of dust

Which we've known

Will blow away with this new sun 

Appena torno a casa mi butto sul divano esausto per il viaggio. Mi era mancata casa mia, i miei spazi, questo silenzio confortante che mi permette di pensare con calma. Mi tornano subito in mente le parole di Nicolò e il suo sguardo commosso dopo il mio coming out. 

Non è stato così pauroso come pensavo, non mi è successo nulla, il mio corpo non ha iniziato a bruciare dopo aver ammesso la mia omosessualità. Forse mi ero fatto prendere dal panico per una sciocchezza, forse è davvero così semplice. Sono gay, punto. Forse non è qualcosa di cui vergognarmi, forse i miei amici non cambieranno il loro atteggiamento nei miei confronti, forse il mondo non mi odierà, perlomeno non tutto il mondo. Forse i miei genitori non saranno delusi. Nicolò ha ragione, non ho niente da temere. È solo qualcosa che sono ma che non mi definisce, riguarda chi potrei amare ma non cambia la persona che sono. Sono sempre il solito idiota sbadato che fatica ad esprimersi. Ho deciso: è arrivato il momento di dire la verità, di uscire allo scoperto, non solo perché c'è chi merita di saperlo, ma soprattutto per me stesso, perché non posso più trascinarmi dietro questo segreto come se fosse qualcosa di estremamente brutto e non ne posso più di fingere di essere quello che non sono. È il momento di vivere la mia vita al cento per cento, senza più menzogne.

But I'll kneel down

Wait for now

And I'll kneel down

Know my ground

And I will wait, I will wait for you 

La mattina successiva mi reco in studio e, come avevo previsto, sono tutti già lì a lavorare. Appena varco la soglia dello studio mi guardano sorpresi e forse anche felici di vedermi vivo e vegeto. Cesare corre subito ad abbracciarmi e io rilascio il respiro che non mi ero reso conto di star trattenendo. Appena mi lascia andare mi tira uno scappellotto e mi dice con rabbia "Dove diavolo eri finito? Ti sembra il modo di comportarsi questo? Partire da un giorno all'altro e non rispondere più al telefono facendomi... facendoci preoccupare per la tua integrità" e io lo guardo un po' sorpreso da questo scatto di rabbia. Non mi aspettavo che si preoccupasse così tanto.